Inconcludente.
Devo arrivare all'ultima pagina per capirci qualcosa dell'intreccio giallo e la soluzione è la meno convincente che ci sia.
Non si giri nella tomba il simpatico scrittore catalano, ma il giallo che ha messo su sembra un pretesto per parlarci di cibo, di sesso, di politica e per fare i conti con vari scrittori, i cui libri vengono utilizzati per accendere il caminetto.
E' il secondo libro che leggo di Montalban, il primo è Il centravanti verrà assassinato all'alba, e tutto mi sembrano fuorché dei gialli.
Se non ci fuorviasse con la ricerca dell'assassino sarebbero anche divertenti, anche se sembrano esserci molti punti in comune con il nostro Camilleri, direi che la formula è la stessa ma cambia il risultato, in Camilleri è un mix ben dosato, in Montalban è un bric à brac un po' caotico.
Montalbano poi è molto più umano di Carvalho, improbabile "annusapatte" idealista e cinico allo stesso tempo.
Devo arrivare all'ultima pagina per capirci qualcosa dell'intreccio giallo e la soluzione è la meno convincente che ci sia.
Non si giri nella tomba il simpatico scrittore catalano, ma il giallo che ha messo su sembra un pretesto per parlarci di cibo, di sesso, di politica e per fare i conti con vari scrittori, i cui libri vengono utilizzati per accendere il caminetto.
E' il secondo libro che leggo di Montalban, il primo è Il centravanti verrà assassinato all'alba, e tutto mi sembrano fuorché dei gialli.
Se non ci fuorviasse con la ricerca dell'assassino sarebbero anche divertenti, anche se sembrano esserci molti punti in comune con il nostro Camilleri, direi che la formula è la stessa ma cambia il risultato, in Camilleri è un mix ben dosato, in Montalban è un bric à brac un po' caotico.
Montalbano poi è molto più umano di Carvalho, improbabile "annusapatte" idealista e cinico allo stesso tempo.
Ultima modifica: