Non mi sorprende che così tanti abbiano da esprimere pareri entusiastici su questo libro, ma devo ammettere che la mia opinione è molto più conflittuale.
Innanzitutto premetto che di base io ho trovato un grosso problema con questo libro... Ha fatto il balzo ed è diventato un classico della letteratura. Cosa comporta questo? Comporta che viene trattato come un pezzo di letteratura anzichè come intrattenimento. Per esempio nell'edizione che ho io il traduttore fa spoiler continui con le note a piè di pagina.
E' una cosa che ho notato in tanti altri "classici", tutti si mettono a disseizionarli, ad analizzarli e si perde completamente di vista la ragione principale per cui molti romanzi vengono scritti: intrattenere il lettore con una buona storia. Non me ne frega una sega che Dumas venti pagine più avanti contraddice una informazione data in precedenza. Non voglio mi venga spoilerato il ***** di finale del libro entro i primi due capitoli.
Traduttori ed editori, tirate fuori la testa dal culo!
Ma questo non è un problema con il libro in sè, quanto con l'edizione. Quindi ecco i miei problemi con il libro:
Non mi piace Dumas. Non mi piace il suo modo di scrivere, il suo "rompere la quarta parete" di continuo, il suo anticipare le vicende che lui stesso narra (ci sta già pensando il traduttore, Dumà). C'è un continuo senso di autocompiacimento nel suo modo di scrivere che mi fa sentire come se leggendo io stessi assecondando un suo esibizionismo. Leggere Dumas a volte è come guardarlo che si masturba vigorosamente facendo l'occhiolino.
Oltre a questo, non mi sono piaciuti molto i protagonisti. Eh già, non apprezzo D'Artagnan e i moschettieri. Perchè? Beh perchè non sono eroi, per dirla semplice. Sono certamente personaggi ben caratterizzati e interessanti, ma sono essenzialmente degli stronzi egoisti la cui unica motivazione per agire è l'acquisizione di beni materiali, fama e un senso di superiorità con il quale si sentono di essere al di sopra della legge e della morale. Picchiano i loro servitori, che tengono essenzialmente in schiavitù. Si fanno mantenere da delle dame per le quali essenzialmente si prostituiscono. Athos (spoiler) tenta di impiccare la donna che aveva detto di amare perchè la scopre marchiata d'infamia. D'Artagnan (altro spoiler) in pratica stupra Milady, portandosela a letto fingendo di essere un altro. Sì, è tecnicamente stupro, mi spiace. Inoltre D'Artagnan compiendo questo deplorevole atto tradisce la fiducia della donna della sua vita, che vorrei ricordare in quella fase del libro lui nemmeno sapeva se era ancora viva.
I nostri eroi, signori e signore.
A metà libro io disprezzavo ferocemente i moschettieri e facevo attivamente il tifo per Milady, che almeno nella sua perfidia ha motivazioni molto più umanamente comprensibili e giustificabili (la sopravvivenza, essenzialmente), e Richelieu che è dipinto come un condottiero abile e astuto che fondamentalmente sta cercando di vendicarsi delle umiliazioni subite da una regina la cui unica virtù sembra essere la bellezza e di tenere insieme un paese governato da un re costantemente dipinto come incompetente, frivolo e infantile.
Detto questo, immagino che Dumas sia stato abbastanza accurato nel dipingere la morale dell'epoca, in ogni caso per me è importante avere dei protagonisti che siano non dico eroici ma quantomeno non dei pezzi di merda. E Dumas è chiaramente convinto che i suoi protagonisti siano in definitiva più eroi che stronzi. Cosa che non ritengo vera.
Si può dire che il libro venga salvato da Milady, personaggio che mi è piaciuto moltissimo, e dagli ultimi capitoli, molto più tetri, cupi e adatti all'amoralità della vicenda narrata. Ero sinceramente inquietato dalla straziante scena in cui (spoiler) Milady viene giustiziata.
In definitiva il libro mi è piaciuto, perchè nonostante i suoi innumerevoli lati negativi i pochi lati positivi sono davvero buoni. Gli ho dato un 4, ma con il senno di poi non riesco a capire perchè questo libro in particolare è diventato così famoso e ha ispirato così tanti derivati.