Cos'è per voi l'amore?

Vladimir

New member
"L'amore è lo stato più vicino alla demenza che si conosca." C.G. Jung
 

Dory

Reef Member
Non c'è niente più forte dell'amore, più intenso e distruttivo.
E' qualcosa di dirompente e incontrollabile.

Fuoco che divampa, come alito d'inferno
caldo abbraccio senza posa, passione che uccide
chi mal la domina.


ciò non toglie che ha la durata di una candela nera...

Salve Dorian Gray, quello che stai descrivendo più che amore è una catastrofe naturale... che per altro non è poi così negativa, perché chi vi sopravvive ne risulta estremamente fortificato e impara qualcosa di più...

ciò non toglie che ha la durata di una candela nera...

Ti cito una frase di Pennac:
"Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere"
 

vale.24

New member
Bhè credo che sia un pò azzardato affermare ke senza amore si vivrebbe meglio...l'amore è un sentimento bellissimo se provato in piena sincerità...può darci gioie,dolori, momenti di serenità, felicità e xk no, momenti di sconforto, tristezza...ma nn è per questi momenti che bisogna "odiare l'amore"...in ogni caso colora la nostra vita...dopotutto...un pizzico di tristezza ci sta anke bene no? Nn può essere tutto rose e fiori...:mrgreen:
 

Lauretta

Moderator
Torno dagli esercizi spirituali di 2 giorni e mezzo..ho riflettutto sull'amore perchè varie vicissitudini dell'ultimo anno mi portano a renderlo un tema centrale della mia crescita e del mio cambiamento. Leggendo il Vangelo, confrontando l'Antico Testamento e il Nuovo sono sorte in me delle riflessioni e delle definizioni sull'amore.

L'amore è affidarsi, affidarsi all'altro è consumarsi per l'altro, è soffrire per e con l'altro è un po' lasciarsi "morire". E' desiderio di bene è voglia di fare, purezza interiore, slancio e generosità sincera. l'amore è ospitale..la prima ospitalità proviene dall'ascolto, l'amore vive di ciò che si ascolta. L'amore si vive con il cuore; ogni gesto d'amore conduce al cuore; un abbraccio , lo sguardo, la fiducia, la stima, dichiarazione e promessa. Per amare ci vuole un cuore buono e maturo perchè sappia ospitare bene l'altro.
L'amore custodisce, amare significa essere custodi dell'altro. L'amore è fecondo, non è mai fermo, è in cammino. L'more progetta e cresce e produce frutto, un frutto più grande di quello che ci immaginiamo.
L'amore implica la perseveranza, la capacità di gestire il tempo della vita e delle diverse stagioni..mette in gioco intelligenza, fiducia, ricchezza, fragilità e grazia.
 

elena

aunt member
Torno dagli esercizi spirituali di 2 giorni e mezzo..ho riflettutto sull'amore perchè varie vicissitudini dell'ultimo anno mi portano a renderlo un tema centrale della mia crescita e del mio cambiamento. Leggendo il Vangelo, confrontando l'Antico Testamento e il Nuovo sono sorte in me delle riflessioni e delle definizioni sull'amore.

L'amore è affidarsi, affidarsi all'altro è consumarsi per l'altro, è soffrire per e con l'altro è un po' lasciarsi "morire". E' desiderio di bene è voglia di fare, purezza interiore, slancio e generosità sincera. l'amore è ospitale..la prima ospitalità proviene dall'ascolto, l'amore vive di ciò che si ascolta. L'amore si vive con il cuore; ogni gesto d'amore conduce al cuore; un abbraccio , lo sguardo, la fiducia, la stima, dichiarazione e promessa. Per amare ci vuole un cuore buono e maturo perchè sappia ospitare bene l'altro.
L'amore custodisce, amare significa essere custodi dell'altro. L'amore è fecondo, non è mai fermo, è in cammino. L'more progetta e cresce e produce frutto, un frutto più grande di quello che ci immaginiamo.
L'amore implica la perseveranza, la capacità di gestire il tempo della vita e delle diverse stagioni..mette in gioco intelligenza, fiducia, ricchezza, fragilità e grazia.

Che belle riflessioni Lauretta.....esprimono la vera essenza dell'amore :D
 

shvets olga

Member
" Basta guardarsi e poi/ avicinarsi un po'/ e non lasciarsi mai/ impaurire no/ amarsi un po'/ e' un po' morire" (Lucio Battisti)

"Tu, tu che sei diverso
almeno tu nell'universo
non cambierai
dimmi che per sempre sarai sincero
e che mi amerai davvero, di piu', di piu', di piu." (B.Lanzi- M.Fabrizio)

Adesso quando sono gia quasi anziana mi dispiace moltissimo che sempre avevo paura dire da prima che amo: da paura, da pudore.
" Non c'e amore sprecato" (Miguel de Cervantes)

Personaggio di "Evghenij Oneghin" di Pusckin - Tatiana prima aveva scritto ad Oneghin: " Vi amo..." e questo quasi 300 anni fa e lei non fu certa сhe Oneghin la ama ; perche adesso, quando noi donne sono piu' libere, piu forte, piu' independente a confronto delle donne di allora abbiamo paura fare primo passo. O, magari, in Italia non e' cosi?
C'e un personaggio femminile in literatura italiana che fa come Tatiana?
Scusate di sbagli.
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
L'amore è affidarsi, affidarsi all'altro è consumarsi per l'altro, è soffrire per e con l'altro è un po' lasciarsi "morire". E' desiderio di bene è voglia di fare, purezza interiore, slancio e generosità sincera. l'amore è ospitale..la prima ospitalità proviene dall'ascolto, l'amore vive di ciò che si ascolta. L'amore si vive con il cuore; ogni gesto d'amore conduce al cuore; un abbraccio , lo sguardo, la fiducia, la stima, dichiarazione e promessa. Per amare ci vuole un cuore buono e maturo perchè sappia ospitare bene l'altro.
L'amore custodisce, amare significa essere custodi dell'altro. L'amore è fecondo, non è mai fermo, è in cammino. L'more progetta e cresce e produce frutto, un frutto più grande di quello che ci immaginiamo.
L'amore implica la perseveranza, la capacità di gestire il tempo della vita e delle diverse stagioni..mette in gioco intelligenza, fiducia, ricchezza, fragilità e grazia.
Nelle tue parole vedo una bilancia nella quale il piatto "io" viene completamente ignorato e privato di ogni peso. Secondo me l'amore è "un qualcosa" nella quale l'ipotetica bilancia con il piatto IO ed il piatto COPPIA ha lo stesso peso.
E' molto rischioso impostare un amore sul "mi do tutto a te e soffro insieme a te".

Perchè viene sempre dimenticato quanto importante sia amare anche se stessi?
 

oea

New member
Perchè viene sempre dimenticato quanto importante sia amare anche se stessi?

Due opere nelle quali non viene dimenticato che ci è stato detto di amare l'altro come noi stessi:
1) La cura, di Herman Hesse
2) Io-Tu (tradotto in Italiano ne "Il principio dialogico"), di Martin Buber

Per me, amare e conoscere sono due aspetti dello stesso processo. Che si può riassumere in tre passaggi, così:
Non puoi conoscere te stesso se non conosci almeno un'altra persona (la conoscenza ed il pensiero sono, come insegna Socrate, dialogici).
Non puoi conoscere un'altra persona se non la ami (nesuno si lascia conoscere ino in fondo, nesuno ci si rivela fino in fondo, se non è certo di esere accettato ed amato).
Non puoi amare un'altra persona se non ami te stesso (non narcisisticamente, ma come parte dell'umanità).
 

Lauretta

Moderator
Perchè viene sempre dimenticato quanto importante sia amare anche se stessi?

il piatto io non viene dimenticato..nella mia descrizione dico due cose importanti del piatto io:
- intelligenza: per amare ci vuole intelligenza..un percorso su noi stessi deve essere fatto. Bisogna conoscersi a tal punto da poter essere in grado di prevedere un progetto con l'altro.
- purezza interiore: essere in pace con se stessi, essere sereni e stare bene. puri interiormente. Se non ci si sente bene non ci si sente adeguati, come si fa ad essere puri?

ecco il mio piatto io...
(l'amore di cui io parlo non è quello che finisce..è quello che dura per sempre..in cui ancora io credo..solo in quello è condivisibile tutto quello che ho descritto)
 

lillo

Remember
Lauretta le tue parole sono bellissime e le sento profondamente vere; l'amore significa anche donarsi all'altro e questo non riduce od oblia il nostro senso di sè; anzi lo accresce. Perchè amando l'altro si apprezza se stessi; senza nessun narcisismo. Concordo con oea: il narcisismo impedisce l'atto di amare e bisogna amare se stessi per poter amare l'altro.
Finisco con una frase di Gesù "ama il prossimo tuo come te stesso". Secondo me l'individuo nella sua egoità ama naturalmente se stesso ma non sempre altrettanto naturalmente sente l'amore per l'altro.
Caro Vladimir, mi dispiace per Jung, se veramente pensava questo aveva bisogno di un buon psicanalista :mrgreen:.
 

Dory

Reef Member
Per me l'amore, di qualsiasi genere esso sia, è come due superfici diverse con i bordi molto irregolari che quando vengono messe l'una vicino all'altra ci si accorge che, come per magia, combaciano perfettamente.
Diciamo che è sostanzialmente una questione di equilibrio, alcuni di voi hanno parlato di bilancia, solo un po' più complesso.

Questo vale anche per l'amore verso se stessi. Noi siamo fatti di tante sfaccettature, alcune spesso contrastanti da cui nascono quei conflitti interiori che non ci fanno vivere bene. Amare se stessi è riuscire a far coestistere armonicamente questi contrasti.
 

elesupertramp

Active member
-" L’amore è come il carbone: scotta quando arde e sporca quando è freddo " bella citazione da Vita e destino che sto leggendo in questo periodo.
 

mame

The Fool on the Hill
L'amore del prossimo (...) incomincia da te stesso.

In realtà ci sono anche persone talmente innamorate di se stesse che gli altri non se li filano proprio..... :wink:

(Apro un piccolissimo fuori tema su una cosa di cui si era parlato di recente: questo è il classico esempio in cui sé può essere scritto con l'accento anche e proprio perché seguito da stesso. Il tutto perché il se senza accento potrebbe essere confuso, in questo caso, con il se ipotetico seguito da congiuntivo. Posto che poi dal contesto se ne comprende il senso.)
 

sergio Rufo

New member
l'amore del prossimo (...) incomincia da te stesso.

Non e' una questione, secondo me, di essere innamorati di se stessi. Letta cosi' risulta un po' troppo ...come dire...facile.
S'intende dire che forse l'amore vero ( se ne esiste uno) e' quando non si ha bisogno di un altro necessariamente.
Molte volte si confonde l'amore con altro...
Parte da te stesso va' inteso cosi': tu stai talmente bene che la tua sovrabbondanza ( disinteressata) si puo' riversare sull'altra persona. Forse e' l'unico modo per non " prendere" ma anche dare. :)
E per stare bene bisogna voler-si bene. Forse amarsi. :)
 

mame

The Fool on the Hill
l'amore del prossimo (...) incomincia da te stesso.

Non e' una questione, secondo me, di essere innamorati di se stessi. Letta cosi' risulta un po' troppo ...come dire...facile.
S'intende dire che forse l'amore vero ( se ne esiste uno) e' quando non si ha bisogno di un altro necessariamente.
Molte volte si confonde l'amore con altro...
Parte da te stesso va' inteso cosi': tu stai talmente bene che la tua sovrabbondanza ( disinteressata) si puo' riversare sull'altra persona. Forse e' l'unico modo per non " prendere" ma anche dare. :)
E per stare bene bisogna voler-si bene. Forse amarsi. :)

Avevo capito cosa intendessi, infatti c'era :wink:. La mia era una riflessione su quello che tanti intendono per "amare se stessi" prima degli altri.

Voler bene a se stessi significa non pretendere che gli altri siano artefici della nostra felicità e non riversare su di loro la responsabilità della nostra infelicità.
 

sergio Rufo

New member
certo, capisco.
E' che io uso poco gli smile e per lo piu' a caso e a volte anche nelle risposte che leggo corro via.
Ma la mia rispsota non voleva essere assolutamente polemica, chiaramente.

anzi: il tema m'interessa perche' tutta la psicologia dei sentimenti andrebbe rivista, rivisitata.
Da cima a fondo.

l'amore, poi.

il problema della psicologia sentimentale e' questo ( julia sorridera' ): non serve a niente. ( come tutta la psicologia in generale)
La tendenza a trovarle una rilevanza primaria e' nata solamente da un fatto: il bisogno di giustificare.
La psicologia infatti e' il vangelo della " giustificazione" perche' trattasi di un enorme contenitore giustificativo: nella psicologia si ritrovera' la spiegazione di qualsasi problema. E questa giustificazione ( o spiegazione) sgravera' l'individuo da una sorta di di dubbio.
Perche' io mi sono comportato cosi'? e allora si tenta di spiegarlo ponendo " dietro" a ogni nostro comportamento ( anche sentimentale) un qualcosa che lo possa spiegare.
Ma questo " dietro" non esiste!!! o almeno non esiste nella misura che ci vogliono far credere.

Amore: e' il principio piu' egoistico in assoluto e lo hanno fatto passare per il piu' umile.
Tra una coppia incominciamo a togliere il sesso e vediamo quanti innamorati rimangono.
Togliamo la passione e vediamo in quanti restano
Togliamo la reciprocita' ( fondamentale) e vediamo coloro che resistono.
Togliamo il " bisogno" dell'altro e ci contiamo sulle punta delle dita.
questo almeno nella fase iniziale proprio quella che indicano come la massima potenza del sentimento....

Tutto questo lo chiamano amore: un insieme di " componenti" assolutamente evidenti per se stesse, un fascio di percezioni recettive che l'individuo investe sull'altro o recepisce dall'altro.

l'amore , ad esempio, non potra' mai essere equilibrato tra le due persone: l'istinto stesso e' diverso, l'interpretazione e' diversa, il bisogno e' diverso, la comunicazione e' diversa.
Tutto e' diverso.

ecco perche', secondo me, se non comincia da te stesso, tu non potrai mai amare.
Se non ci si specchia in quello che si e' ( senza cercarsi dietro) non ci si potra' presentare all'amato o all'amata in modo onesto.
Ci si presentera' un poco burattino un poco farfuglione.

Naturalmente rimane un gran bel sentimento.
 

lillo

Remember
certo, capisco.

il problema della psicologia sentimentale e' questo ( julia sorridera' ): non serve a niente. ( come tutta la psicologia in generale)
La tendenza a trovarle una rilevanza primaria e' nata solamente da un fatto: il bisogno di giustificare.
La psicologia infatti e' il vangelo della " giustificazione" perche' trattasi di un enorme contenitore giustificativo: nella psicologia si ritrovera' la spiegazione di qualsasi problema. E questa giustificazione ( o spiegazione) sgravera' l'individuo da una sorta di di dubbio.
Perche' io mi sono comportato cosi'? e allora si tenta di spiegarlo ponendo " dietro" a ogni nostro comportamento ( anche sentimentale) un qualcosa che lo possa spiegare.
Ma questo " dietro" non esiste!!! o almeno non esiste nella misura che ci vogliono far credere.
.

Caro Sergio, la Psicologia, per fortuna, è una scienza e come tale, nel formulare le sue teorie si basa sul metodo scientifico proprio delle altre branche della Medicina. Perchè altro non trattasi se non di una branca della Medicina. Potremmo obbiettare forse che rispetto alle altre c'è voluto più tempo a rendersi conto che filosofeggiare sulla psiche umana non era più sufficiente e/o adeguato.
Lo scopo della Medicina è risolvere o tentare di risolvere malattie che affliggono l'uomo. la differenza tra le malattie che affliggono il cervello e quelle che affliggono altri organi è determinata dal fatto che il cervello è un organo particolare che oltre a rispondere a stimoli biologici risponde, in misura superiore e in modo più complesso, agli innumerevoli stimoli che arrivano dall'ambiente esterno. Le neuroscienze hanno aiutato a comprendere molti aspetti del cervello umano che fino ad oggi sembravano territorio di altre discipline.
La differenza tra la filosofia (che pure apprezzo) e la psicologia è, a mio parere, che la prima costruisce sistemi e non è obbligata a sottoporli ad una verifca sperimentale rigorosa, la seconda dopo aver posto delle ipotesi le deve verificare sperimentalmente.
Chiedo scusa di essere andato OT ma mi pareva giusto puntualizzare.:D
 
Alto