Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti inziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito.
Proseguo con la tua citazione, Lauretta, giusto per chiarire cosa Baricco, in quel momento, in una delle pagine indimenticabili di "Novecento", volesse esprimere:
"Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu/
Ma se io salgo su questa scaletta, e davanti a me/
Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi/
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita/
Se c'è quella tastiera è infinita, allora/
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio/"
:wink: