King, Stephen - Cujo

Kira990

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Attenzione a qualche spoiler

Ho letto da qualche parte che King avrebbe dichiarato di aver scritto Cujo in un periodo in cui l'alcol ha dominato la sua vita al punto da quasi non ricordare di averlo scritto.
Beh, verità o leggenda, direi che il risultato per me è stato positivo, mi è piaciuto moltissimo. Per stare in tema con il libro direi che l'ho divorato.
Allora in linea di massima, ho trovato delle parti più lente, alcune superflue, ma la maggior parte del libro mi ha coinvolta moltissimo, tanto che da metà libro in poi l'ho praticamente letto in un giorno. Ieri sera dovevo assolutamente sapere come andava a finire, non avrei dormito altrimenti.
Mi ha sorpreso ritrovare, già nelle prime pagine, riferimenti alla Zona Morta. Siamo a Castle Rock che è stato luogo di alcune vicende de La zona Morta e il nome di uno dei cattivi di quest'ultimo libro viene sfruttato per tenere buoni i bambini: se non fai il bravo viene Frank Todd a prenderti!
I personaggi sono tutti ben caratterizzati anche se libro è abbastanza breve. Troviamo i soliti temi di King: famiglie con problemi vari (adulterio, alcol, violenza fisica e psicologica del marito verso moglie e, in parte, anche verso il figlio), paranormale con il mostro dell'armadio di Tad, persone normali che arrancano, maltrattate dalla vita stessa. Personaggi buoni, personaggi cattivi, personaggi che provano a riscattarsi o a cambiare.
E in tutto questo c'è Cujo: un grosso san Bernardo che è come un grosso peluche, che adora i bambini e i bambini adorano lui. Un cane che non sarebbe stato capace di far del male a nessuno volontariamente ma che, per un brutto scherzo del destino, prende la rabbia e impazzisce. Mi è piaciuto molto che abbiamo sentito anche i pensieri di Cujo, come fosse una persona, non solo un cane. Ho potuto conoscere anche lui e capire come è impazzito e perché alla fine ha fatto quello che ha fatto.
Direi che è un libro incentrato su una serie di sfortunati eventi e coincidenze che incidono negativamente sulla vita di tutti i personaggi.
Questa volta non posso lamentarmi del finale, anche se è stato crudo e crudele
le lacrime che ho versato per il piccolo Tad...
. Ci sono state molte parti, soprattutto nella seconda metà del libro, che sul momento mi hanno fatto esclamare: ma chissenefrega del lavoro di Vic! Io voglio sapere di Donna, Tad e Cujo! e a chiederemi ma cosa le ha messe a fare queste interruzioni, poteva tagliarle!
Si, poteva tagliarle, ma effettivamente sono state un elemento di aiuto a creare suspance nel libro.
Mentre in altri libri ho trovato una chiusura frettolosa qui direi che è stato perfetto. Una sorta di tragedia forse
per una questione di attimi Vic perde tempo con una telefonata e arriva che il figlio è già morto, lo sceriffo che scende dall'auto senza aver chiamato la centrale... mi viene in mente la scena finale di Romeo e Giulietta del film con Leo Di Caprio dove lei si sveglia un attimo dopo che lui ha preso il veleno...
Insomma per me questo libro è promosso a pieni voti.
 
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