Bradbury, Ray - Fahrenheit 451

MissVele

Nuova Adepta
lETTO QUALCHE ANNETTO FA... bello, molto bello. Mi ha preso da subito.
Devo dire che se nn avessi saputo chi era l'autore l'avrei affibiato al 100% a orwell.
Il finale in effetti è un po' fosco, questa cosa da nuovo messia mi ha laciato qualche domanda...

:wink: Sono praticamente dello stesso parere.
Uno dei libri che più mi sono piaciuti, proprio per l'impressionante affinità che ha con la nostra realtà.
 

Kodiak

New member
L'ho letto anch'io qualche anno fà. Non posso dire che mi abbia particolarmente colpito.
Ciao!
 

smg2

New member
Si legge al volo. Lo stile non m'ha fatto impazzire, ma mi son piaciute le temtiche affrontate, l'ho trovato quasi "filosofico". Secondo me, dovrò rileggerlo per apprezzarlo appieno (l'ho letto in coda in ospedale, non certo il modo migliore per assaporarlo!), per adesso gli darei un 3,5....
 

Pietro

New member
Il mio giudizio è abbastanza neutro. Non sono un amante della fantascienza (preferisco di gran lunga il fantasy), ma di sicuro si legge con piacere.
 

Dory

Reef Member
Dopo attenta meditazione non sono riuscita a cambiare la mia idea iniziale, che sia prolisso, lento e ripetitivo per sole 190 pagine. Se ne veniva ricavato un racconto di una decina di pagine al massimo e scritto con uno stile meno arzigogolato sulle descrizioni e più conciso sui monologhi, sarebbe stato molto più bello.
L'idea è ottima, il contenuto interessante, però lo stile in cui è scritto non mi ha coinvolto per nulla nella vicenda.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Dopo attenta meditazione non sono riuscita a cambiare la mia idea iniziale, che sia prolisso, lento e ripetitivo per sole 190 pagine. Se ne veniva ricavato un racconto di una decina di pagine al massimo e scritto con uno stile meno arzigogolato sulle descrizioni e più conciso sui monologhi, sarebbe stato molto più bello.
L'idea è ottima, il contenuto interessante, però lo stile in cui è scritto non mi ha coinvolto per nulla nella vicenda.

Dory puoi postare il tuo commento anche nel thread del gruppo di lettura, in salotto letterario, così partecipi anche a quello :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
spoiler

Arduo definire questo romanzo fantascienza, di cui sono totalmente ignorante, secondo me si può pensare che appartenga a quel genere di utopia negativa, dove si parla di come la società civile invece di evolversi si è involuta, ad un romanzo profetico di come saremmo diventati. E' un romanzo che si legge con amarezza ma che alla fine ripropone il primato dell'individuo sulla società, ogni singola persona è un patrimonio incalcolabile, scomparsa quella persona scompare un mondo, nel romanzo i grandi vecchi intellettuali superstiti, se muoino, fanno morire con sè un libro fondamentale per l'umanità. Trovo geniale il paradosso che attribuisce ai pompieri il compito di appiccare incendi, solo di notte però, per fare più scena, e non quello usuale di spegnerli. Attualissimo poi lo stile di vita di Mildred e delle sue amiche, in un'indifferenza mediatica, stordite da alcol, psicofarmaci e pettegolezzi, la famiglia è sostituita dalla televisione, unica compagnia nella loro vita vuota e superficiale. Per quanto riguarda il protagonista, Montag, trovo affascinante la sua presa di coscienza, che si insinua dentro di lui, conoscendo Clarisse, un'adolescente diversa dalle altre, che non si tova vie di fuga con la violenza o con le corse all'impazzata con le macchine, ma si interfaccia con la realtà ragionando, pensando, osservando. La guerra poi, onnipresente, diventa lo sfondo, un'abitudine nella società senza memoria e senza cultura.
Lo trovo un romanzo geniale, pieno di spunti di riflessione e di profezie che si sono, ahimè, avverate.
5 su 5.
 
Ultima modifica:

Lauretta

Moderator
Non so perchè ma non mi ha detto chissà che.....
mi aspettavo molto di più..
più azione....
non mi è dispiaciuto come libro, ma partendo da un' altissima aspettativa non puoi che rimanerne delusa...
3.5/5 non di più....assolutamente imparagonabile a 1984...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Non so perchè ma non mi ha detto chissà che.....
mi aspettavo molto di più..
più azione....
non mi è dispiaciuto come libro, ma partendo da un' altissima aspettativa non puoi che rimanerne delusa...
3.5/5 non di più....assolutamente imparagonabile a 1984...

Lauretta puoi postare il commento anche nel gruppo di lettura? :)
 

marco88

New member
ottimo

è un classico. l'autore non è forse paragonabile a orwell...ma il romanzo nello specifico è decisamente paragonabile a 1984.
 

Apart

New member
Ray Bradbury disegna magistralmente uno scenario da paura: un mondo controllato da un regime totalitario, destinato, alla lunga, ad annientarsi da solo, quando brucia letteralmente la sua stessa cultura. Da questa grande vampata di fuoco, che dura per gran parte del romanzo, alla fine rimarranno delle ceneri. E' da queste che un uomo nuovo saprà risorgere, con una consapevolezza in più rispetto alla fenice: il ricordo di quanto è stato commesso.
 

Palmaria

Summer Member
Appena terminata la lettura, devo dire che questo romanzo mi ha lasciato dentro una certa inquietudine, quasi un timore circa le effettive conseguenze cui uno sviluppo sempre più esasperato della tecnologia, unitamente alla ricerca della comodità e della felicità ad ogni costo, può realmente condurre. La storia in sè, dunque, mi ha abbastanza catturata nel corso delle pagine, facendo scatenare la mia immaginazione su come doveva veramente svolgersi la vita quotidiana nel futuro descritto da Bradbury.
Premesso che non ho ancora letto 1984 di Orwell e quindi non sono assolutamente in grado di compiere un paragone tra le due opere, posso dire che cercherò di colmare la lacuna quanto prima, perchè il confronto mi incuriosisce parecchio, così come mi incuriosisce la trasposizione cinematografica di Fahrenheit 451.
Un difetto del libro, a mio avviso,è lo stile eccessivamente ridondante dell'autore, a cui preferisco la scrittura più diretta ed essenziale, per rimanere in uno scenario apocalittico, di McCarthy, ne "La strada".

Voto complessivo: direi 4/5!:D
 

Nazareno

New member
Anche io non ho ancora letto 1984. Riguardo Fahrenheit 451, alle superiori avevo visto il film e i contenuti mi avevano molto colpito.Leggendo il libro avevo in mente la scenografia del film quindi ero molto condizionato nella lettura; però riflettevo sulla sua agghiacciante attualità visto che siamo ormai nell'era di facebook, youtube, grande fratello, maria de filippi e compagnia bella...nel 1951 è bastato poco per far proiettare nella mente dell'autore i danni che oggi tocchiamo con mano.Gli schermi avvolgenti a parete descritti nel libro credo che contengano il succo dell'era delle telecomunicazioni. Comunque è un ottimo libro.
 

El_tipo

Surrealistic member
Dopo attenta meditazione non sono riuscita a cambiare la mia idea iniziale, che sia prolisso, lento e ripetitivo per sole 190 pagine. Se ne veniva ricavato un racconto di una decina di pagine al massimo e scritto con uno stile meno arzigogolato sulle descrizioni e più conciso sui monologhi, sarebbe stato molto più bello.
L'idea è ottima, il contenuto interessante, però lo stile in cui è scritto non mi ha coinvolto per nulla nella vicenda.

di tutti i commenti mi trovo in perfetta linea con Dory. Abolito l'effetto sorpresa (conseguenza della lettura di 1984, non posso dire diversamente, mi sembra che sia liberamente rivisitato), il libro è un po piatto e sembra effettivamente ripetitivo. Cmq sicuramente da leggere, un pilastro della nostra cultura occidentale.
 

Dynamit

L'esplosione mentale
In parte sono d'accordo con Dory. Anch'io credo che lo stile del libro di Bradbury non sia il massimo. 1984 è decisamente migliore, vero e proprio capolavoro letterario. Tuttavia la lettura di F451 è fondamentale per capire molti aspetti, certamente non positivi, della nostra società occidentale e del suo, ormai evidente, declino culturale.
 

pigreco

Mathematician Member
Non sono molto d'accordo sull'eccessivo accostamento che viene fatto tra questo libro e "1984". Nell'opera (bellissima peraltro) di Orwell si racconta di un regime che controlla i suoi cittadini, li monitora anche all'interno delle mura della propria casa, l'individuo non è più un essere libero in nessun senso.

Nel mondo raccontato da Bradbury c'è una situazione più simbolica. Al centro della vicenda c'è l'oggetto che tanto fa appassionare noi che frequentiamo il forum: il libro. In realtà, almeno apparentemente, i cittadini di Fahrenheit 451 sono liberi di fare tutto quel che vogliono (anche se poi leggiamo di una popolazione allo sbando, con la violenza a farla da padrone e l'attaccamento alla vita pressochè nullo) tranne il possedere e leggere libri, con le conseguenze di cui sopra.

Quel che voglio dire è che a mio parre gli scopi dei due libri sono proprio diversi. Personalmente ho apprezzato entrambi pur trovando entrambi un po' deboli nella parte finale. Sono sicuramente romanzi da leggere in tutti i modi, senza voler a tutti i costi trovarne analogie o similarità. Voto al romanzo di Bradbury: 4/5.
 

isola74

Lonely member
mi sono accorta che mancava la mia recensione, ricopio qui quella inseirta per il GdL:)

Premetto che spontaneamente non avrei mai comprato questo libro: è un genere che non mi appassiona per niente; però ci tenevo troppo a partecipare al mio primo GdL!!
Per prima cosa mi è sembrato che non fosse esattamente un libro di "fantascienza", almeno per come la intendo io... non è forse esistita un'epoca in cui i libri venivano ritenuti pericolosi e bruciati??..la cultura non è spesso considerata ancora oggi pericolosa???
Ripeterò, ahimè, il commento di qualcun altro: l'idea di fondo mi è sembrata buona ma lo sviluppo un po' meno. La seconda parte decisamente migliore della prima, più scorrevole, più "dialogata", con un finale che si potrebbe anche definire "di speranza": gli uomini-libri che si mettono in cammino per far conoscere ad altri i libri che hanno imparato a memoria.
Voto finale: 3/5

PS non so se lo sapevate già tutti ed ero solo io ignorante: per prima cosa ho cercato il significato del titolo: è la temperatura a cui la carta brucia secondo l' unità di misura Fahrenheit
 

Eve

Member
Devo dire che mi aspettavo di più da questo libro: mi piace molto questo genere fantascientifico/fantapolitico (basti pensare che il mio libro preferito è "1984" e che pochi mesi fa ho letto, apprezzandolo moltissimo, "ma gli androidi sognano pecore elettriche?"), ma questa volta sono rimasta leggermente delusa. Soprattutto la parte iniziale era secondo me un pò noiosa; invece devo dire che mi è piaciuta molto di più la terza parte: sebbene fosse da aspettarsi una ribellione da parte del protagonista, mi è piaciuto molto il modo in cui tutto è successo, in modo totale e senza lasciare la minima possibilità di tornare indietro. Tra i vari personaggi invece devo dire che quello che ho apprezzato di più è stato il comandante: ho trovato molto ben delineata la sua personalità folle dall'apparenza non solo normale ma addirittura eccellente e superiore rispetto alle altre persone.
Direi che dò un 3/5.
 

Shoofly

Señora Memebr
Perchè non lasciare Flatland o tradurre tutto in italiano? Immaginatevi di leggere Alice in Wonderlandia. Che trishhhhhhhtezza!

Infatti! Io lo avrei tradotto come "Il Paese dei Piatti" :mrgreen:

Un libro deliziosamente geniale.


(che stranezza: il mio post è andato a finire da tutt'altra parte :?)
 
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