CENNI BIOGRAFICI:
Howard Phillips Lovecraft nasce il 20 agosto 1890 a Providence, nello stato americano del Rhode Island.
In tenera età rimase orfano di padre, trovandosi così a crescere in compagnia della madre, della zia e dell’amato nonno materno, a cui va il merito di aver appassionato alla lettura il piccolo Howard. La madre manifesta comportamenti iperprotettivi nei confronti dell’unico figlio, arrivando a chiuderlo in casa per impedirgli di familiarizzare con altri bambini e causandogli crisi nervose che gli impedirono di frequentare le scuole.
La morte del nonno è un duro colpo per Howard, che aveva visto in lui un degno sostituto del padre scomparso prematuramente.
Howard rivelò ben presto le sue capacità, componendo poesie a soli 6 anni e scrivendo articoli sui più disparati argomenti.
Non riuscì mai ad ottenere il diploma per motivi di salute, cosa che gli causò una grande delusione poiché non poté mai accedere alla Brown University.
La sua produzione di racconti ebbe inizio nel 1917 e sempre in quell’anno un suo racconto venne pubblicato sulla rivista professionale, Weird Tales.
Ha così inizio la ricca bibliografia di Lovecraft, composta da racconti di lunghezza variabile , poesie e da 7 romanzi brevi.
Non conobbe mai il successo, visse sempre in ristrettezze economiche e il valore dei suoi scritti venne riconosciuto solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1937.
TEMATICHE E ISPIRAZIONI:
Gli scritti di Lovecraft sono di certo ispirati da uno dei suoi autori preferiti, Poe, mantenendo però una personalità propria e ben distinguibile da qualunque altro scrittore.
Lovecraft intreccia mitologia, occultismo, fantascienza, fantasy e amore per scienza e tecnologia creando mondi, dei e creature. Sogni e incubi sono un’inesauribile fonte di ispirazione ma anche una tematica ricorrente fin dal suo primo racconto pubblicato, Dagon. Esso contiene già diversi elementi che rimarranno più o meno costanti negli scritti di Lovecraft: il protagonista non è mentalmente lucido, naufraga su un’isola dove vede degli antichi simboli incisi su dei monoliti e capirà di aver scoperto una civiltà di creature mostruose.
I protagonisti sono spesso mentalmente instabili, così che non si ha mai la certezza che i loro incredibili racconti siano frutto di esperienze realmente vissute.
La più famosa tra le creature di Lovecraft rimane Cthulhu, spaventoso essere tentacolare di provenienza aliena che comunica con la razza umana attraverso i sogni. Esso è a tutti gli effetti un dio, venerato e facente parte di una schiera di divinità abominevoli e in lotta tra loro.
Cthulhu compare in diversi racconti, così da averne diverse testimonianze e rendere più credibile la sua esistenza all’interno dell’universo creato da Lovecraft, presentato appunto nel Ciclo di Cthulhu.
Un particolare molto curioso è che nel 1987, durante una spedizione archeologica nell’antica città sumera di Kutu, vennero scoperte numerose tavolette d’argilla che racconterebbero di Chtulhu, di Nyarlathotep e delle altre divinità che si credevano esser state inventate di sana pianta da Lovecraft.