elena
aunt member
Si può essere “speciali”, a mio parere, senza aver necessariamente realizzato cose grandiose o aver lasciato un segno nella storia.
La specialità di cui parlo è quella che si può trovare in ogni individuo che riesce a vivere in modo semplice la sua quotidianità, mantenendo vivo nel tempo l'entusiasmo per le proprie passioni.
Questo elementare pensiero è scaturito dall'incontro con una persona per me veramente “speciale” .
Poche settimane fa ho incontrato un mio anziano dirigente che nel descrivere la sua situazione di “povero pensionato” in realtà mi ha fatto partecipe della ricchezza della sua nuova vita, iniziata proprio dopo la cessazione dell'attività lavorativa. E' sempre stata una persona dedita allo studio, particolarmente interessata alla storia, al misticismo e alle tradizioni popolari. Quando ancora era impegnato nel lavoro (fino all'età di 67 anni) sfruttava le sue ferie per ritirarsi nel monastero di Fonte Avellana (eremo situato nelle Marche e risalente al X secolo) dove i pochi monaci camaldolesi rimasti accolgono gli ospiti, mettendo a disposizione le ormai vuote celle, considerando l'ospitalità un dono che permette loro di rimanere inseriti nel mondo moderno. Questo “ritiro” è rimasto nel tempo un appuntamento fisso per questa persona, non solo per ritrovare se stesso ma anche per approfondire i suoi interessi culturali, vista anche la possibilità di accedere all'antica biblioteca del monastero. Grazie ad alcuni documenti antichi qui rinvenuti, nonché all'assidua frequentazione della biblioteca vaticana ma soprattutto grazie allo studio sistematico dell'archivio della sua antichissima Famiglia di Osimo, questo singolare personaggio ha iniziato a ricostruire le vicende di alcuni eminenti personaggi che hanno “fatto la storia “ di questa regione .
L'inevitabile entusiasmo da me manifestato nel sentire con quanto amore e dedizione quest'uomo non più giovane si è dedicato e continua a dedicarsi a questi studi, si è tradotto in una bellissima sorpresa: oggi mi ha fatto dono di 11 testi, da lui pubblicati, che egli, nella biglietto di accompagnamento, presenta non come opere storiche bensì simpatici “divertissement” di un appassionato di storia locale.
Non ho ancora avuto modo di leggerli, ma sfogliando le pagine e leggendo le premesse di questi singolarissimi lavori (realizzati su carta tipo pergamenata) sono rimasta veramente strabiliata: non sono solo storie (in parte romanzate) di illustri rappresentati dell'antica casata osimana ma anche raccolte di fonti di diverso genere: lettere, panegirici, carte commerciali, petizioni popolari relativi ad un arco temporale compreso tra i primi del '700 e i primi del '900, ma che necessariamente rimandano a fonti più vecchie (la casata di questa “marca di Ancona” sembra discendere da Carlo Magno).
Mi faceva piacere condividere con voi l'entusiasmo di questo evento , spinta anche dalla curiosità di conoscere le vostre personali esperienze: ci sono persone a voi vicine che, a vostro giudizio, sono “speciali” :ABBB?
La specialità di cui parlo è quella che si può trovare in ogni individuo che riesce a vivere in modo semplice la sua quotidianità, mantenendo vivo nel tempo l'entusiasmo per le proprie passioni.
Questo elementare pensiero è scaturito dall'incontro con una persona per me veramente “speciale” .
Poche settimane fa ho incontrato un mio anziano dirigente che nel descrivere la sua situazione di “povero pensionato” in realtà mi ha fatto partecipe della ricchezza della sua nuova vita, iniziata proprio dopo la cessazione dell'attività lavorativa. E' sempre stata una persona dedita allo studio, particolarmente interessata alla storia, al misticismo e alle tradizioni popolari. Quando ancora era impegnato nel lavoro (fino all'età di 67 anni) sfruttava le sue ferie per ritirarsi nel monastero di Fonte Avellana (eremo situato nelle Marche e risalente al X secolo) dove i pochi monaci camaldolesi rimasti accolgono gli ospiti, mettendo a disposizione le ormai vuote celle, considerando l'ospitalità un dono che permette loro di rimanere inseriti nel mondo moderno. Questo “ritiro” è rimasto nel tempo un appuntamento fisso per questa persona, non solo per ritrovare se stesso ma anche per approfondire i suoi interessi culturali, vista anche la possibilità di accedere all'antica biblioteca del monastero. Grazie ad alcuni documenti antichi qui rinvenuti, nonché all'assidua frequentazione della biblioteca vaticana ma soprattutto grazie allo studio sistematico dell'archivio della sua antichissima Famiglia di Osimo, questo singolare personaggio ha iniziato a ricostruire le vicende di alcuni eminenti personaggi che hanno “fatto la storia “ di questa regione .
L'inevitabile entusiasmo da me manifestato nel sentire con quanto amore e dedizione quest'uomo non più giovane si è dedicato e continua a dedicarsi a questi studi, si è tradotto in una bellissima sorpresa: oggi mi ha fatto dono di 11 testi, da lui pubblicati, che egli, nella biglietto di accompagnamento, presenta non come opere storiche bensì simpatici “divertissement” di un appassionato di storia locale.
Non ho ancora avuto modo di leggerli, ma sfogliando le pagine e leggendo le premesse di questi singolarissimi lavori (realizzati su carta tipo pergamenata) sono rimasta veramente strabiliata: non sono solo storie (in parte romanzate) di illustri rappresentati dell'antica casata osimana ma anche raccolte di fonti di diverso genere: lettere, panegirici, carte commerciali, petizioni popolari relativi ad un arco temporale compreso tra i primi del '700 e i primi del '900, ma che necessariamente rimandano a fonti più vecchie (la casata di questa “marca di Ancona” sembra discendere da Carlo Magno).
Mi faceva piacere condividere con voi l'entusiasmo di questo evento , spinta anche dalla curiosità di conoscere le vostre personali esperienze: ci sono persone a voi vicine che, a vostro giudizio, sono “speciali” :ABBB?