La poesia del giorno....

qweedy

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A ogni incontro con la primavera
non so star quieta – sorge il desiderio
antico, un’ansia mista ad un’attesa,
una promessa di bellezza
e una gara di tutto il mio essere
con qualcosa che in essa si nasconde.
Quando la primavera svanisce
v’è il rimorso di non averla guardata abbastanza.

Emily Dickinson
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Quando il cielo è di panna montata
e sui monti c'è zucchero a velo
Quando il sole è un'arancia candita
e il tramonto è sciroppo amarena
Quando il mare è una zuppa di pollo
e la sabbia ha color caramello

allora non sono poeta.
Sono a dieta.
 

qweedy

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Adesso è forse il tempo della cura.
Dell’aver cura di noi, di dire
noi. Un molto largo pronome
in cui tenere insieme i vivi,
tutti: quelli che hanno occhi, quelli
che hanno ali, quelli con le radici
e con le foglie, quelli dentro i mari,
e poi tutta l’acqua, averla cara, e l’aria
e più di tutto lei, la feconda,
la misteriosa terra. È lì che finiremo.
Ci impasteremo insieme a tutti quelli
che sono stati prima. Terra saremo.
Guarda lì dove dialoga col cielo
con che sapienza e cura cresce un bosco.

Mariangela Gualtieri

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Alireza Karimi Moghaddam
 
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qweedy

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Per capire

Ha la voce chiara, il giorno,
quando parla
e insegna senza distrazioni
quello che c'è da sapere.
Pensare a quante volte,
quante davvero,
ho avuto la sensazione
che non fosse mia
la strada che stavo percorrendo.
E ho attribuito il presente a una svista,
alla disattenzione
alle condizioni metereologiche sfavorevoli
come quando si sbaglia
l'uscita in autostrada
e si maledice la nebbia,
la pioggia fitta
e guidando ci domandiamo
dove diavolo stiamo andando.
Bisogna vivere abbastanza,
attendere che il pesco
fiorisca in inverno,
per capire
che avevamo scelto tutto,
persino di sbagliare strada.

Anna Spissu

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Alireza Karimi Moghaddam
 
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Shoshin

Goccia di blu
Amo il buio
quando d’inverno arriva presto
con esitanti mani di stoffa
aggomitola il mondo di fuori
e il cuore si quieta,
il buio lo accompagna
alla sponda della corrente gentile
disperde tutte le parole medica i tagli,
il senso del tatto è il suo discorso:
«Sei qui e non sei qui,
resta sospesa, i fili li tiene il tempo».

Chandra Candiani da 'Pane del bosco.' Einaudi
 

Shoshin

Goccia di blu
Si è levata una luna trasparente
come un avviso senza minaccia
una macchia di nascita in cielo
altra possibilità di dimora. E poi.
Siamo invecchiati.
Il volume di vecchiaia
è pesato sul tavolino delle spalle,
sugli spiccioli di salute.
Cos’è mai la stanchezza?
Le cellule gridano
chiamano l’origine
vogliono accucciarsi
nel luogo prima del nome
nello spazio che sta tra cosa e cosa
e non invade gli oggetti
li accarezza e li accalora.
Non smettere di guardare il cielo
ti assegna la precisa misura
fidati della vecchiaia
è un burattino redentore.
Dopo tanta aritmetica
la serenità dello zero.

Chandra Candiani
 

qweedy

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Seduti, le gambe allungate nel silenzio,
uno a uno ci siamo portati i nostri giorni
solitudine con solitudine, impazienza e attesa;
e adesso che le tue spalle sono vicine alle mie
che il mio calore è il tuo,
quanto so dimenticare è nell’indugio
delle dita avventurate sulla tua pelle bionda,
sui tuoi capelli scuri,
nella paura che avvicina il nostro corso di scampati
senza rumore e senza appello, come quando
il verde di marzo spinge dai rami
e si fa abbracciare dal mondo,
come quando l’aria vive nello screzio
degli alberi carichi di luce
e c’è penombra nella stanza,
e la pace del prato è nei tuoi occhi,
ci perdona, si stringe intorno a noi.

Pierluigi Cappello
 

Shoshin

Goccia di blu
Porto in salvo dal freddo le parole ,
curo l'ombra dell'erba , la coltivo
alla luce notturna delle aiuole ,
custodisco la casa dove vivo ,
dico piano il tuo nome , lo conservo
per l'inverno che viene , come un lume .

Francesco Scarabicchi, poeta italiano, Non a te nudo amore, Poesie scelte da Nicola Crocetti e Massimo Recalcati , Crocetti Editore, 2024.
 

qweedy

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Restai insaziata tutti i miei anni.
Arrivato il pomeriggio, tremante
avvicinai il tavolo per mangiare
e assaggiai un vino strano,

quello che avevo visto sulle tavole
quando affamata – tornando a casa –
guardavo attraverso i vetri la ricchezza
che non speravo di possedere mai.

Non conobbi l’abbondanza del pane –
era diversa la briciola
che avevo divisa con gli uccelli
nella sala da pranzo della natura.

Il troppo mi urta – è così insolito.
Mi sentivo a disagio, spaesata –
come una bacca ai fratta montana
trapiantata sulla strada.

E non avevo fame. Allora capii
che la fame è un istinto
di chi guarda le vetrine dal di fuori.
L’entrare, la disperde.

Emily Dickinson
 

Shoshin

Goccia di blu
Mi piace camminare di notte per le città deserte,
quando si odono i propri passi nel silenzio.
Sentirsi camminare, da sola, mentre tutto dorme,
è sentirsi attraversare un mondo immenso.

Tutto prende rilievo: una finestra aperta,
una luce, una pausa, un sospiro, un'ombra...
Le strade sono più lunghe, anche il tempo cresce.
Sono riuscita a vivere secoli camminando poche ore!

Concha Méndez

L'Avana, 1937
 

qweedy

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Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti – finalmente e con che gioia –
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca –
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Konstantinos Kavafis
 

qweedy

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Le stelle

Quando viene la notte,
io sto sulla scala e ascolto,
le stelle sciamano in giardino
ed io sto nel buio.
Senti, una stella è caduta risuonando!
Non andare a piedi nudi sull’erba,
il mio giardino è pieno di schegge.

Edith Irene Södergran
 

qweedy

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Un tempo sapevamo il mondo a menadito:
- era così piccolo da stare fra due mani,
così facile che per descriverlo bastava un sorriso,
semplice come l’eco di antiche verità nella preghiera.

La storia non accoglieva con squilli di fanfara:
ha gettato negli occhi sabbia sporca.
Davanti a noi strade lontane e cieche,
pozzi avvelenati, pane amaro.

Il nostro bottino di guerra è la conoscenza del mondo:
- è così grande da stare fra due mani,
così difficile che per descriverlo basta un sorriso,
strano come l’eco di antiche verità nella preghiera.

Wislawa Szymborska, Un tempo sapevamo il mondo a menadito
 

qweedy

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Chiedersi perché
le farfalle non vanno mai diritte
ma seguono tracce spezzate
frastagliate
senza senso

rispondersi da soli:
se oggi mi scoprissi capace di volare
io mi riempirei di spazio e aria
se la vita durasse soltanto tre giorni
non butterei il mio tempo
per decidere una rotta

se proprio si deve morire così in fretta
che sia per troppa gioia
che sia per troppo vento

Francesco Tomada
 
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