+°Polvere di stelle°+
Eclectic Mod
2009, USA, colore, 126 minuti
Regia: JJ Abrams
Soggetto/Sceneggiatura: Roberto Orci e Alex Kurtzman Produzione: Bad Robot, Paramount Pictures, Spyglass Entertainment
TRAMA:
Il destino della galassia è nelle mani di due accaniti rivali, provenienti da mondi assai diversi fra loro. Da un lato, James Tiberius Kirk, un ribelle ragazzo dell’Iowa assetato di emozioni, un leader nato in cerca di una causa da difendere. Dall’altro, Spock, originario del pianeta Vulcano in cui domina la ragione pura, ma che, a causa della sua duplice natura umana e aliena, non è insensibile nei confronti di quelle emozioni che i vulcaniani hanno da tempo cancellato dalla loro vita. Spock è uno studente ingegnoso e determinato e sarà il primo Vulcaniano ad essere ammesso a bordo dell’Accademia della Flotta Stellare.
COMMENTO:
Serviva davvero il talento di uno dei registi/sceneggiatori/produttori più abili degli ultimi anni per sfornare un episodio della saga di Star Trek in grado di rifondare completamente la serie e di proiettarla nella storia del cinema di fantascienza con un capolavoro assoluto.
J J Abrams, che già ci aveva fortemente impressionato in con il suo lavoro di produzione e viral marketing per l’ottimo Cloverfield, doveva ancora dimostrare una cosa nella sua carriera: di essere un regista capace di sfornare grandi blockbuster in grado di soddisfare contemporaneamente critica e pubblico. E ci è riuscito al primo, vero grande tentativo (nonostante avesse già girato parecchio altro materiale) con questo suo Star Trek, materiale con il quale dovrà confrontarsi chiunque nel futuro voglia girare qualche ulteriore episodio..
Abrams riesce nel difficile compito di stare in equilibrio fra tantissimi generi, iniettando una sana e robusta dose di comicità all’interno di una trama complessa, fatta di salti temporali, distruzione di mondi, vendette e coming of age. Ci riesce sfruttando al limite qualsiasi arma a disposizione, da un cast azzeccatissimo a effetti speciali strepitosi, da una gestione del ritmo precisa al millimetro fino a una serie di omaggi e citazioni che non mancheranno di deliziare i fan.
Ma non si deve pensare a Star Trek come a un film per soli adepti, perché la pellicola di Abrams è estremamente godibile per chiunque, anche per chi non abbia mai visto un singolo episodio della serie.
I due protagonisti sono l’elemento vincente in assoluto, Chris Pine (Kirk) sempre appeso da qualche parte, sempre sul punto di cadere e subire la sconfitta e sempre ostinato, pronto a lottare e forare lo schermo con i suoi occhi e le espressioni, mentre Zachary Quinto è praticamente nato per il ruolo di Spock e ottiene la benedizione di Leonard Nimoy in un commovente passaggio del testimone. A fare il lavoro sporco ci pensa Eric Bana, nei tatuati e aggressivi panni del cattivo di turno, mentre a variare il menù e sollevare ogni tanto i protagonisti dal peso della trama ci sono tutta una serie di caratteristi formidabili, a partire dal grande Simon Pegg, esilarante nei panni di Scotty.
Mostri, esplosioni, viaggi oltre la velocità della luce, avventura ed epica, amore e coraggio, risate e lacrime. c’è di tutto in questo film così profondamente pop nel suo tessuto, così abile nel comprendere i cambiamenti di gusto nel pubblico e saperli applicare al prodotto. Quest’uomo potrebbe prendere in mano qualsiasi film o telefilm di scarso successo e trasformarlo in un evento capace di attirare masse oceaniche. Di solito è molto raro vedere coniugati pop, intelligenza e arte, in questo caso otteniamo questi tre fattori alla massima potenza.
Non c’è quasi un attimo di respiro lungo le due ore colme di azione e i pochi rallentamenti sono estremamente funzionali al dispiegarsi degli eventi, così come è stata davvero azzeccata la scelta di non far vivere al protagonista la solita, scontata storia d’amore. Gli effetti speciali sono quanto di più avanzato nel campo ci possa essere al momento e la colonna sonora è abilissima nel proporre nuovi temi per poi citare quelli passati.
solocine.it
Regia: JJ Abrams
Soggetto/Sceneggiatura: Roberto Orci e Alex Kurtzman Produzione: Bad Robot, Paramount Pictures, Spyglass Entertainment
TRAMA:
Il destino della galassia è nelle mani di due accaniti rivali, provenienti da mondi assai diversi fra loro. Da un lato, James Tiberius Kirk, un ribelle ragazzo dell’Iowa assetato di emozioni, un leader nato in cerca di una causa da difendere. Dall’altro, Spock, originario del pianeta Vulcano in cui domina la ragione pura, ma che, a causa della sua duplice natura umana e aliena, non è insensibile nei confronti di quelle emozioni che i vulcaniani hanno da tempo cancellato dalla loro vita. Spock è uno studente ingegnoso e determinato e sarà il primo Vulcaniano ad essere ammesso a bordo dell’Accademia della Flotta Stellare.
COMMENTO:
Serviva davvero il talento di uno dei registi/sceneggiatori/produttori più abili degli ultimi anni per sfornare un episodio della saga di Star Trek in grado di rifondare completamente la serie e di proiettarla nella storia del cinema di fantascienza con un capolavoro assoluto.
J J Abrams, che già ci aveva fortemente impressionato in con il suo lavoro di produzione e viral marketing per l’ottimo Cloverfield, doveva ancora dimostrare una cosa nella sua carriera: di essere un regista capace di sfornare grandi blockbuster in grado di soddisfare contemporaneamente critica e pubblico. E ci è riuscito al primo, vero grande tentativo (nonostante avesse già girato parecchio altro materiale) con questo suo Star Trek, materiale con il quale dovrà confrontarsi chiunque nel futuro voglia girare qualche ulteriore episodio..
Abrams riesce nel difficile compito di stare in equilibrio fra tantissimi generi, iniettando una sana e robusta dose di comicità all’interno di una trama complessa, fatta di salti temporali, distruzione di mondi, vendette e coming of age. Ci riesce sfruttando al limite qualsiasi arma a disposizione, da un cast azzeccatissimo a effetti speciali strepitosi, da una gestione del ritmo precisa al millimetro fino a una serie di omaggi e citazioni che non mancheranno di deliziare i fan.
Ma non si deve pensare a Star Trek come a un film per soli adepti, perché la pellicola di Abrams è estremamente godibile per chiunque, anche per chi non abbia mai visto un singolo episodio della serie.
I due protagonisti sono l’elemento vincente in assoluto, Chris Pine (Kirk) sempre appeso da qualche parte, sempre sul punto di cadere e subire la sconfitta e sempre ostinato, pronto a lottare e forare lo schermo con i suoi occhi e le espressioni, mentre Zachary Quinto è praticamente nato per il ruolo di Spock e ottiene la benedizione di Leonard Nimoy in un commovente passaggio del testimone. A fare il lavoro sporco ci pensa Eric Bana, nei tatuati e aggressivi panni del cattivo di turno, mentre a variare il menù e sollevare ogni tanto i protagonisti dal peso della trama ci sono tutta una serie di caratteristi formidabili, a partire dal grande Simon Pegg, esilarante nei panni di Scotty.
Mostri, esplosioni, viaggi oltre la velocità della luce, avventura ed epica, amore e coraggio, risate e lacrime. c’è di tutto in questo film così profondamente pop nel suo tessuto, così abile nel comprendere i cambiamenti di gusto nel pubblico e saperli applicare al prodotto. Quest’uomo potrebbe prendere in mano qualsiasi film o telefilm di scarso successo e trasformarlo in un evento capace di attirare masse oceaniche. Di solito è molto raro vedere coniugati pop, intelligenza e arte, in questo caso otteniamo questi tre fattori alla massima potenza.
Non c’è quasi un attimo di respiro lungo le due ore colme di azione e i pochi rallentamenti sono estremamente funzionali al dispiegarsi degli eventi, così come è stata davvero azzeccata la scelta di non far vivere al protagonista la solita, scontata storia d’amore. Gli effetti speciali sono quanto di più avanzato nel campo ci possa essere al momento e la colonna sonora è abilissima nel proporre nuovi temi per poi citare quelli passati.
solocine.it
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