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VAN MORRISON
ASTRAL WEEKS (1968)
La prima volta che ascoltai Astral weeks non mi piacque. Lo trovavo piatto, noioso. Pensai che forse i tempi per l'ascolto non erano ancora maturi. Lo riposi così in un angolino, ripromettendomi, in futuro, di ascoltarlo con più calma e più attenzione. Non durò a lungo quel periodo. Le otto canzoni, che condensano amore, gioia, felicità, tristezza, malinconia, ben presto mi entrarono nell'animo. Più l'ascoltavo, e più vi penetravano nel profondo. Dio solo sapeva cosa c’era qui dentro. Forse è stato anche lui, a metterci del suo, in questo disco, illudendoci che l’uomo, Van Morrison, da solo, potesse arrivare a concepire tal suono. Uno dei più bei dischi di sempre. Memorabile.
ASTRAL WEEKS (1968)
La prima volta che ascoltai Astral weeks non mi piacque. Lo trovavo piatto, noioso. Pensai che forse i tempi per l'ascolto non erano ancora maturi. Lo riposi così in un angolino, ripromettendomi, in futuro, di ascoltarlo con più calma e più attenzione. Non durò a lungo quel periodo. Le otto canzoni, che condensano amore, gioia, felicità, tristezza, malinconia, ben presto mi entrarono nell'animo. Più l'ascoltavo, e più vi penetravano nel profondo. Dio solo sapeva cosa c’era qui dentro. Forse è stato anche lui, a metterci del suo, in questo disco, illudendoci che l’uomo, Van Morrison, da solo, potesse arrivare a concepire tal suono. Uno dei più bei dischi di sempre. Memorabile.