libro che appartiene alla produzione saggistica che comincia con “L’arte del romanzo”, per arrivare poi “I testamenti traditi” e infine “Il sipario”.
si tratta di una serie di riflessioni e di brevi ritratti (molto brevi a dir la verità) , da Rabelais fino Philip Roth, Gabriel García Márquez, Carlos Fuentes.
A differenza dei saggi precedenti questo libro dà però l'idea di essere costruito in modo frettoloso, con vecchi articoli, brevi recensioni giornalistiche e al di là di qualche brillante pagina frutto della magnifica intelligenza di kundera ( pochi sanno analizzare romanzi o scene di libri come lui) mi ha un pelo deluso
molto bello il saggio finale su Malaparte, di cui mi ha invogliato a leggere Kaputt, e quello iniziale su francis bacon.
si tratta di una serie di riflessioni e di brevi ritratti (molto brevi a dir la verità) , da Rabelais fino Philip Roth, Gabriel García Márquez, Carlos Fuentes.
A differenza dei saggi precedenti questo libro dà però l'idea di essere costruito in modo frettoloso, con vecchi articoli, brevi recensioni giornalistiche e al di là di qualche brillante pagina frutto della magnifica intelligenza di kundera ( pochi sanno analizzare romanzi o scene di libri come lui) mi ha un pelo deluso
molto bello il saggio finale su Malaparte, di cui mi ha invogliato a leggere Kaputt, e quello iniziale su francis bacon.
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