Ho l'onore di inserire il primo commento in questo Gruppo di lettura... che emozione!!!!!!
Non c'è niente da fare... Fante mi prende troppo...
Racconta fatti di vita quotidiana, forse anche banali e poco interessanti... ma lo fa con una abilità tale che tiene incollati alle pagine che scorrono veloci sotto gli occhi, una dopo l'altra... finchè non si arriva alla fine, ahimè sempre troppo presto...
che poi, in realtà, tutta 'sta abilità consiste solo nella semplicità ed ironia nel descrivere la quotidianità...
Pretesto per far partire il romanzo è questa volta un litigio, quello tra Nick Molise e consorte... uno dei tanti, come quelli del giorno prima ed esattamente uguale a quelli che seguiranno (nonostante le premesse
)...
Di qui parte il ritratto di una famiglia e del suo
pater familias... una famiglia come tante, senza evidenti particolarità, una famiglia che brilla per la sua normalità...
brilla sì, perchè il papà è forse (e dico forse) il più bravo muratore del West America, uno dei figli è il primo della classe, un altro è un giocatore di baseball mancato per un pelo, un altro ancora vuole diventare come il suo mito,
Fëdor Michajlovič Dostoevskij... in più ci sono una sorella pressochè anonima e una mamma vecchio stile, casalinga-educatrice-succube con un bel
soprabito da bordello per le occasioni... non è una famiglia speciale quella dei Molise?!? ditemi, ditemi voi... brilla proprio, e di luce propria...
e il pezzo forte è lui, il papà,
Nick Molise!!! talmente grande, che una casa non gli basta, gliene servono due e lo trovate spesso al
Cafè Roma, talmente generoso e carico d'amore che s'è fatto un'altra famiglia,
la Confraternita, e anche qualche amante... talmente profondo che quando parla sprigiona saggezza (le crepe me le sono tenute tutte per me. E per te!), talmente devoto che si dedica anima e corpo (più corpo che anima) a venerare il succo della terra e del sudore dell'uomo
... e che uomo:
Angelo Musso!!!!
Si ride di questa famiglia anche se in fin dei conti nessuno fa niente per far ridere...
ma tenete a portata di mano un fazzoletto, non si sa mai... potrebbe scapparvi una lacrimuccia senza che ve ne accorgiate... perchè tutto quello che si racconta è così normale che potrebbe essere capitato anche a voi... magari solo in parte e tanto tanto tempo fa...:wink:
Chiudo con una frase di Capossela nella prefazione del libro:
John Fante Alighieri, quando la sceneggiata assurge a commedia!
e ci metto anche una io
:
Fante, il dio (non Dio, per non essere blasfemi
) delle piccole cose.