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Stupefacente: Maurizio Pollini, con orchestra, diretti da Boulez (84 anni, cinque costole rotte più clavicola, scivolando sabato, ma più in forma che mai!) in un concerto di Bartòk, sono ancora stupefatta, la tecnica di quell'uomo è divina!un esecutore perfetto per l'artista ungherese/rumeno, che ogni volta mi sconvolge. è incredibile come le sue composizioni sembrino un ammasso di note scelte a caso ma che, in qualche modo, funzionano grandiosamente e armoniosamente. un mistero, una meraviglia del mondo...ma le parole non contano nulla.
unico 'sconcerto': alcuni brandelli di conversazioni che ho udito uscendo da teatro, come: 'allora, sei sopravissuta?' oppure 'un po' pesante ma erano bravi' o ancora 'ma non finiva più..'
purtroppo c'è un certo pubblico che non si merita nulla.
in rete non ho trovato nessuna esecuzione di pollini di Bartok, qui dobbiamo 'accontentarci' di Chopin:
serata conclusa in piazza duomo, popolata ma non affollata, clima tiepido autunnale, lieve nebbiolina, musicista di strada che per pochi spiccioli eseguiva egregiamente pezzi liberi di jazz...I love Milan!