Apart
New member
credo che Nicole intendesse che sono davvero pochi ed eccezionali i motivi che giustificano un calo di entusiasmo del vivere, che si traduce in una 'pena' di vivere (al di fuori naturalmente di una patologia psichica, come quella depressiva). forse dubbi o tristi pensieri non sono sufficienti. c'è una contraddizione di fondo: il vento è magnifico, ma se è sufficiente a farmi apprezzare la vita, laddove altrimenti non lo farei, forse il motivo della mia tristezza sarebbe stato proprio banale e superficiale, quindi intollerabile, perché è un insulto alla vita non apprezzarla per un temporaneo basso tono d'umore. se invece capita qualcosa di eccezionalmente grave, come la perdita di un figlio, ci suggerisce Nicole, non basterà la brezza a consolare, ma l'amore di altri figli, nipoti, parenti, persone. quindi, in effetti poteva non essere chiarissimo l'oggetto della discussione.
Non ho chiarito la frase, ma davo per scontato che questa fosse rivolta soprattutto a chi ha sofferto in alcuni momenti della vita, per motivi diversi, senza intravedere una vita d'uscita. E così si elencava una serie di cose per cui è valso la pena tener duro in quei momenti.