Questo libro mi è piaciuto oltre ogni aspettativa. L'avevo iniziato 4 anni fa e mai terminato, sono veramente felice di averlo ripreso in considerazione. La storia è incredibilmente innovativa, non annoia mai (tranne brevissimi passaggi di disquisizioni filosofiche), già da questo primo romanzo si intravede la sua idea letteraria del personaggio e della maschera che introdurrà successivamente nel teatro e nelle novelle. Fino ad oggi avevo sempre apprezzato il Pirandello drammaturgo, di cui amo l'Enrico IV, ma devo dire che anche il Pirandello romanziere ha fatto breccia nel mio cuore con questo piccolo gioiello. Ho segnato tante di quelle frasi bellissime e verissime durante la lettura, alcune perle assolute:
Noi abbiamo bisogno d'incolpare sempre qualcuno dei nostri danni e delle nostre sciagure
è un libro che consiglio caldamente, mi è piaciuta la scrittura, lo stile narrativo in prima persona, le idee e il messaggio che l'autore voleva comunicare e che mi hanno fatto riflettere. Se potessi, con un colpo di spugna, cancellare la mia vita coglierei questa opportunità? Anche a rischio di vivere come un'ombra agli occhi del mondo come è accaduto ad Adriano Meis? Ma soprattutto: sarei poi in grado di riprendermi la vita che ho buttato e diventare come il Fu Mattia Pascal? Probabilmente mi piacerebbe provare ad essere invisibile per un po', un'ombra sulla terra, senza possibilità di "riallacciare i fili della vita", tuttavia sono quasi certa che alla fine mi ritroverei d'accordo con il protagonista: mi sentirei un'ombra con una cappa di piombo addosso.
Concludendo: se non l'avete letto, leggetelo perchè, secondo me, vi lascerà molto più di quello che immaginate.
5 stelline con gioia