Da Tolkien in poi, nessuno si è avvicinato al "Fantasy", nel senso più ampio del termine, con gli stessi risultati.
E questo non perchè tale autore abbia fatto terra bruciata intorno a sè, tutt'altro; ritengo però che nessuno sia stato così bravo da coglierne l'essenza e guadagnarsi la sua eredità.
Nonostante questo, ci sono comunque romanzi e saghe molto belle, le migliori sono quelle, a mio parere, che più si discostano da Tolkien stesso, senza cercare di imitarlo.
Il mio consiglio quindi, se cerchi una lettura gratificante e non solo di riposo, è di saltare a piè pari i chilometri e chilometri di carta occupata da storie banalotte (la Troisi e i suoi mille colleghi, per capirsi), e di andare più a fondo con Tolkien, la sua bravura non si esaurisce affatto col Signore degli Anelli, anzi.
Immancabile Lo Hobbit, per coglierne il lato più "favolistico", e il Silmarillion per quello più straordinariamente cosmologico. Le altre sue opere si incanalano in questi due aspetti e sono spesso incomplete e rappezzate dal figlio in edizioni più recenti, roba per appassionati insomma.
Dopo di questo, puoi prendere in considerazione altri autori.
Io ti consiglio ad occhi chiusi le "Cronache del ghiaccio e del fuoco" di George Martin, saga mastodontica tutt'ora in corso, più simile a un romanzo storico medievale che a un fantasy classico, ma con una abilità narrativa eccezionale.
Un altro autore da prendere in seria considerazione è Michael Moorcock, con un'altra interminabile serie di volumi conosciuta col nome del suo protagonista, Elric di Melnibonè.
Tra gli autori che personalmente non ho letto, ma di cui ho sentito parlare molto bene, aggiungo Ursula K. Le Guin e Terry Pratchett.
Infine, un fantasy molto sui generis è anche la saga de La Torre Nera di Stephen King, a mio parere un lavoro imperdibile.