Dorylis
Fantastic Member
E' un'opera straconosciuta, forse una delle più note commedie di Shakespeare anche per l'ambientazione italiana a Venezia!
Per poter corteggiare degnamente la bella Porzia il nobile Bassanio deve chiedere un prestito ad Antonio, il mercante di Venezia. Antonio deve però a sua volta farsi prestare il denaro dall’usuraio ebreo Shylock che, come pegno per la restituzione della cifra, pone l’incredibile condizione di prelevare una libbra di carne dal corpo dell’affascinante Antonio.
Qui Shakespeare che sembra quasi antisemita (Shylock ci viene presentato come una persona malvagia) in realtà ci regala un formidabile affresco della natura umana e il mondo che ci sembra così equilibrato, chiaramente diviso in buoni a malvagi, colpevoli e innocenti, eletti e reietti, mostra le sue crepe e si rivela fragile, precario e relativo.
Tutti si preoccupano della propria sopravvivenza e della propria felicità, difendendo con feroce determinazione il proprio ideale di vita come l’unico possibile, calpestando la tolleranza e confidando ciecamente nel potere del denaro. Alla fine nessuno è da giudicare perchè ogni persona ha le sue ragioni di agire che se non sono giustificabili sono almeno comprensibili!
Che dire.. Un capolavoro! I personaggi, la scena, le figure minori (il doge, o il Lancillotto buffone) sono indimenticabili! Consigliatissimo!
Per poter corteggiare degnamente la bella Porzia il nobile Bassanio deve chiedere un prestito ad Antonio, il mercante di Venezia. Antonio deve però a sua volta farsi prestare il denaro dall’usuraio ebreo Shylock che, come pegno per la restituzione della cifra, pone l’incredibile condizione di prelevare una libbra di carne dal corpo dell’affascinante Antonio.
Qui Shakespeare che sembra quasi antisemita (Shylock ci viene presentato come una persona malvagia) in realtà ci regala un formidabile affresco della natura umana e il mondo che ci sembra così equilibrato, chiaramente diviso in buoni a malvagi, colpevoli e innocenti, eletti e reietti, mostra le sue crepe e si rivela fragile, precario e relativo.
Tutti si preoccupano della propria sopravvivenza e della propria felicità, difendendo con feroce determinazione il proprio ideale di vita come l’unico possibile, calpestando la tolleranza e confidando ciecamente nel potere del denaro. Alla fine nessuno è da giudicare perchè ogni persona ha le sue ragioni di agire che se non sono giustificabili sono almeno comprensibili!
Che dire.. Un capolavoro! I personaggi, la scena, le figure minori (il doge, o il Lancillotto buffone) sono indimenticabili! Consigliatissimo!