Poligamia o monogamia?

sergio Rufo

New member
Mi sembrava infatti che Jeffrey Dahmer fosse solo istintivamente diverso da me......

Qualche forumista si offre volontario per un assaggino?

Mame, scusa, che vuol dire? se e' per questo anche Madre Teresa di Culcutta e' istintivamente diversa da tanti altri.
Ma questo non dimostra nulla nel discorso che stiamo facendo.

La patologia e 'un'altra cosa, se permetti.
 

Dory

Reef Member
Zefiro, la questione"morale" e' solo una questione di abitudine. E nella fattispecie, in barba a tutte le etimologie positive, una cattiva abitudine.
La morale, intesa nel suo profondo significato, e' quasi la negazione della vita stessa.
L'unica cosa immorale e' proprio la morale.

ma ne parliamo nella discussione opportuna.

ps:non ti piacciono le sentenze, tu scrivi.
Bene! e la morale cos'e se non un maxi decalogo di sentenze " imperative" sul bene e sul male, come se queste due concezioni valessero qualcosa. E soprattutto: se esistessero! :)

Scusami Rufo ma io proprio non ti capisco, si dice che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Hai letto per caso quello che ho scritto, o l'hai evitato perché non ti sembra alla tua altezza?
Vorresti dire che, ad esempio, pensare che uccidere qualcuno se lo si odia sia giusto è una stupida abitudine, e che addirittura sia "immorale"?
Continuo a pensare che tutti questi discorsi astratti siano totalmente inutili se svincolati dalla loro utilità pratica, cioè quella finalità ultima di tutti i "precetti" morali, che dovrebbe essere semplicemente di adottare comportamenti che non rechino danni al prossimo, e io li estenderei anche all'ambiente.
 

mame

The Fool on the Hill
Mame, scusa, che vuol dire? se e' per questo anche Madre Teresa di Culcutta e' istintivamente diversa da tanti altri.
Ma questo non dimostra nulla nel discorso che stiamo facendo.

La patologia e 'un'altra cosa, se permetti.

Ammappa quanto ti prendi sul serio. Rilassati...............
 

sergio Rufo

New member
Dory, hai una visione della morale un po' troppo legata ad assassini e uccisioni...Ma che esempio mi fai?
La morale e' tutta un altra cosa.

Certo, se poi per chiedermi cosa penso della morale mi domandi se e' giusto uccidere o no qualcuno...., beh lascio a te la risposta.
Immagino che tu la sappia da sola, senza che te la dica.
 

Dory

Reef Member
Dory, hai una visione della morale un po' troppo legata ad assassini e uccisioni...Ma che esempio mi fai?
La morale e' tutta un altra cosa.

Certo, se poi per chiedermi cosa penso della morale mi domandi se e' giusto uccidere o no qualcuno...., beh lascio a te la risposta.
Immagino che tu la sappia da sola, senza che te la dica.

Non intendevo questo, era solo un esempio per spiegare un'altra cosa. Ma te lo scrivo nella discussione di Nicole perché qui stiamo già andando abbastanza OT... :mrgreen:...:ad:
 

asiul

New member
Zefiro, la questione"morale" e' solo una questione di abitudine. E nella fattispecie, in barba a tutte le etimologie positive, una cattiva abitudine.
La morale, intesa nel suo profondo significato, e' quasi la negazione della vita stessa.
L'unica cosa immorale e' proprio la morale.
Bene! e la morale cos'e se non un maxi decalogo di sentenze " imperative" sul bene e sul male, come se queste due concezioni valessero qualcosa. E soprattutto: se esistessero! :)

Per me il "problema" di fondo nel tuo discorso è che parli della morale come di qualcosa di unico e uguale per tutti. Se così fosse, potrei anche essere d'accordo. Nell'idea che in generale si ha della morale, confondendola con l'etica, è immorale credere di essere soggetti tutti alla stessa;ma come per l' "abitudine" ognuno ha la sua.

Tu puoi considerare ciò che è bene per te o male per te. Questo è quello che fa ognuno di noi, anche quando pensa all'altro. In fondo riflette su ciò che vorrebbe o no per se stesso.

Concordo sulla tua opinione che bene e male non esistano. Aggiugendo però che non esistono in assoluto e che lo stesso vale per tutto il resto.
 
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asiul

New member
Se sentiamo in noi nascere l'amore (...) ma se sentiamo di odiare qualcuno per fare un esempio, in fondo in fondo, entriamo in crisi con noi stessi. Lo vogliamo odiare ma ci sentiamo anche in colpa, cerchiamo di perdonare, cerchiamo di attenuare il sentimento spregevole.
Perche? se la vita e' un lampo eracliteo dovremmo gioire anche di quel sentimento. La vita si "sente" in tutta la sua totalita'. Se rinneghiamo un anello della catena, rinneghiamo TUTTA la catena.
Perche' siamo ABITUATI a porre un giudizio su alcuni sentimenti: noi giudichiamo i sentimenti su una scala che diventa morale.

Forse perché verso quella persona abbiamo in precedenza provato un sentimento opposto.
Per quanto mi riguarda, non applico su di me alcuna morale o sento repulsione per il sentimento di odio. Ne soffro, certo!Rendendomi conto però che questo sentimento è del tutto normale. Si ama e si odia allo stesso modo è inevitabile. Possiamo opporci, ma dentro di noi il sentimento c'è e non possiamo farci nulla. Sarà scontata come affermazione, ma nessuno è perfetto.


una domanda: noi chi? :?
 

asiul

New member
Continuo a pensare che tutti questi discorsi astratti siano totalmente inutili se svincolati dalla loro utilità pratica, cioè quella finalità ultima di tutti i "precetti" morali, che dovrebbe essere semplicemente di adottare comportamenti che non rechino danni al prossimo, e io li estenderei anche all'ambiente.

Sì, e chi stabilirà quale comportamento deve essere considerato dannoso e quale no?Non è così semplice.
Sarebbe meglio prima metterci tutti d'accordo su cosa vogliamo per l'altro o per l'ambiente. Per alcuni un inceneritore o una centrale a carbone è dannosa per l'ambiente e per l'uomo, per altri no. Il concetto di "danno" è altrettanto soggettivo come quello della "morale" Per questo continuo a sostenere che ognuno possa parlare solo della propria.
 

Dory

Reef Member
Sì, e chi stabilirà quale comportamento deve essere considerato dannoso e quale no?Non è così semplice.
Sarebbe meglio prima metterci tutti d'accordo su cosa vogliamo per l'altro o per l'ambiente. Per alcuni un inceneritore o una centrale a carbone è dannosa per l'ambiente e per l'uomo, per altri no. Il concetto di "danno" è altrettanto soggettivo come quello della "morale" Per questo continuo a sostenere che ognuno possa parlare solo della propria.

Hai ragione Luisa, ci sono cose più semplici e alla portata di tutti, e cose un po' più complicate, ma per l'esempio che fai tu la decisione non spetta al singolo cittadino ma all'amministrazione, qui andiamo su un altro discorso che è meglio lasciare da parte.
Io parlavo di cose semplici per davvero, come ad esempio lasciare rifiuti sulla spiaggia quando si va al mare, o gettare la carta di una caramella dal finestrino dell'auto, correre all'impazzata su una stradina di campagna (sai quanti miei gatti non ci sono più per colpa di questi def....ti!!)...

Esiste una morale unica? Chi la stabilisce? Secondo me esiste una morale unica e non la stabilisce nessuno, ci sono comportamenti talmente ovvi che non ci sarebbe bisogno che qualcuno debba prendersi la briga di stabilirli. Eppure il bisogno c'è perché a quanto pare certe persone "non ci arrivano", come la faccenda del gettare la carta dal finestrino. Solo che qui sconfiniamo in un altro discorso, quello dell'educazione... :? :mrgreen:
 

asiul

New member
Hai ragione Luisa, ci sono cose più semplici e alla portata di tutti, e cose un po' più complicate, ma per l'esempio che fai tu la decisione non spetta al singolo cittadino ma all'amministrazione, qui andiamo su un altro discorso che è meglio lasciare da parte.

Nell’amministrazione ci sono singoli cittadini con una morale. Il mio esempio si riferiva alla non possibilità di considerare la morale “unica”. Credo sia calzante proprio per questo. E tu me ne dai conferma.

Io parlavo di cose semplici per davvero, come ad esempio lasciare rifiuti sulla spiaggia quando si va al mare, o gettare la carta di una caramella dal finestrino dell'auto, correre all'impazzata su una stradina di campagna (sai quanti miei gatti non ci sono più per colpa di questi def....ti!!)...

Questa è soltanto la dimostrazione che ognuno si comporta come vuole. Incivilmente, certo! Secondo la sua morale. La morale non è una buona insegnante che ci indirizza verso ciò che è bene. La legge è uguale (ehm… dovrebbe) per tutti, la morale è diversa per ognuno di noi. Sporcare danneggiando la natura, uccidere, non è immorale è un reato. Tu continui ad esercitare la tua “morale “ sui comportamenti degli altri. La confondi con la loro. Non dico che siano giusti tali comportamenti . Per me sono deprecabili. Non sarà certo la morale a farli cambiare. Loro stanno esercitando una “morale” solo che è diversa dalla tua.


Esiste una morale unica? Chi la stabilisce? Secondo me esiste una morale unica e non la stabilisce nessuno, ci sono comportamenti talmente ovvi che non ci sarebbe bisogno che qualcuno debba prendersi la briga di stabilirli. Eppure il bisogno c'è perché a quanto pare certe persone "non ci arrivano", come la faccenda del gettare la carta dal finestrino. Solo che qui sconfiniamo in un altro discorso, quello dell'educazione...

No, non esiste. Ognuno per se stesso. Ovvio per chi? Per te. Tu hai la tua morale e non puoi che vederla così. Ciò che è ovvio per te, non lo è per gli altri. Proprio per questo c’è qualcuno che si “prende la briga” di regolarli.
E no! L’educazione è frutto di abitudini. Se ognuno di noi si comporta e si giudica secondo la sua morale. Ogni comportamento è frutto della stessa.
 
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Sir

New member
Ecco appunto, volevo giusto suggerirvi di spostare in blocco questo dialogo, molto interessante, nell'altra discussione... Di là ormai siamo in alto mare con la rotta completamente smarrita...:W
Così magari torniamo a dare un po' di buon senso alla questione...
 

asiul

New member
Ecco appunto, volevo giusto suggerirvi di spostare in blocco questo dialogo, molto interessante, nell'altra discussione... Di là ormai siamo in alto mare con la rotta completamente smarrita...:W
Così magari torniamo a dare un po' di buon senso alla questione...

sei sicuro ? :mrgreen:
 
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