Collins, Wilkie - La pietra di luna

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Certo risente dell'età e del fatto che è stato scritto a puntate che dovevano tenere avvinto il lettore tanto da fargli acquistare la puntata successiva. Troppo lento l'incedere tanto che diventa esasperante leggere tutte quelle digressioni. Più romanzo d'amore e d'atmosfera. Eccezionale il maggiordomo.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Ho finito il romanzo, finalmente.
Scrivo finalmente non perché sia stato noioso leggerlo, al contrario, ma perché ultimamente mi riusciva difficile concentrarmi nella lettura per cui lo prendevo e lo lasciavo in continuazione.
Il romanzo è una prova letteraria meravigliosa di investigazione, meravigliosa perché la storia è scritta in uno stile molto acuto, curato, elegante.
La narrazione fatta attraverso i personaggi principali, a mò di diario, rende il tutto molto misterioso, coinvolgente, appassionante, a seconda della caratteristica del personaggio e del suo punto di vista sui fatti accaduti.
Ci sono davvero tutte le sfaccettature dell'animo umano come se l'autore avesse voluto creare un puzzle con diverse personalità per farne venire fuori una unica, come a volerci dire che l'animo umano è tutto e il contrario di tutto, in balia della razionalità ma anche delle emozioni, e c'è una diatriba di medicina molto interessante e che personalmente disconoscevo, ma non voglio rivelare altro.
Mi piace poi la sottile critica che emerge silente nei confronti dell'ipocrisia borghese, in questo Collins rivela di essere dotato di intelligente ironia.
Una parte che mi ha particolarmente colpito è stata la lettera scritta da Rosanna Spearman, merita assolutamente per l'esempio di autoconsapevolezza di sé e delle situazioni oggettive che la circondano, inevitabile allo stesso tempo che emerga anche il suo lato più irrazionale, torno a ripetermi l'essere umano è infinitamente complesso.
E' molto bella, per la sua dignità, la figura di Ezra Jennings, la chiave di lettura di tutto.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Vado un po' contro corrente. Non che non sia un bel libro, questo non posso dirlo. Nel senso che è scritto bene, vivace, colto, ironico e alcuni personaggi colpiscono nel segno: il mitico Betteredge, la sfortunata Rosanna Spearman e, forse alter ego di Collins e perciò, credo, più approfondito, Ezra Jennings. Ma per nutrire il piacere di leggere, talvolta, tutto ciò non basta o, almeno, a me non è bastato. Davvero, terminata la lettura, ho detto "finalmente" e non perché dopo tanta ansia ho visto come andava a finire. Mi dispiace, probabilmente sono io che non ho colto gli aspetti salienti ma ho trovato il giallo poco appassionante, il brodo troppo allungato - è evidente che si tratta di un romanzo pubblicato a puntate - Rachel e contorno un po' piattini (non basta creare un personaggio ribelle per renderlo incisivo, secondo me) e la storia d'amore sciapidina. In fin dei conti, lettura abbastanza raffinata ma, per me, noiosa. Niente a che vedere con La donna in bianco.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Quasi inutile dire che, leggendo Collins, centinaia di pagine scorrono via come se non fossero che poche decine, e una corposa e minuziosa narrazione tiene incollati al libro (nel mio caso agli auricolari del mio cellulare!) quasi si trattasse di un racconto, da finire tutto d’un fiato. C’è poco da fare: questo autore di metà Ottocento sapeva cosa vuol dire tenere avvinti a sé i propri lettori!

Metto subito le mani avanti: pur non volendo fare una classifica, dirò che ritengo La signora in bianco quasi ineguagliabile, non tanto perchè sia tecnicamente superiore, ma perchè la sua ragion d’essere è proprio nei colpi di scena che si susseguono l’un dopo l’altro e rendono la narrazione più avvincente che mai. Ne La pietra di luna, invece, che è un antesignano del romanzo poliziesco in senso stretto, i presupposti sono diversi: non abbiamo a che fare (per fortuna) con rapimenti, assassinii, scambi di persona: sul piatto della bilancia c’è il “semplice” furto di un diamante dal valore inestimabile, non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto come oggetto di venerazione religiosa. Per questo motivo la cosiddetta “pietra di luna” o “diamante indiano” si porta con sè la fama superstiziosa di una maledizione lunga secoli.

La narrazione, come quella de La signora in bianco, è corale: un espediente molto efficace perchè i fatti e la spiegazione degli stessi siano svelati poco a poco da chi ne è stato diretto testimone. In questo modo non è l’autore ad arrogarsi il diritto di nasconderci degli “indizi”, come farebbe qualsiasi bravo maestro del giallo, bensì, molto più onestamente, il lettore viene messo a conoscenza di ciò che materialmente accade oppure di ciò che, essendo prima un mistero, viene di volta in volta intuito, rivelato e alla fine compreso.
La parte che assomiglia di più a un giallo vero e proprio è quella che racconta la sparizione della gemma, l’indagine e soprattutto la vicenda della povera Rosanna Spearman, le cui azioni sono sempre più misteriose e sospette. Ecco, secondo me è questa la parte più appassionante del romanzo, quella che ha che fare con dei veri e propri “indizi” da interpretare per giungere alla soluzione. Ma, paradossalmente, questa parte ricopre uno spazio piuttosto piccolo: su quasi 600 pagine infatti, oltre la metà sono dedicate alle vicende “post-furto” e “post-indagine”. Persino dopo aver risolto la prima parte del mistero, e cioè chi abbia materialmente “rubato” il diamante, ancora non sappiamo dove esso sia...
Perchè questo? Perchè, secondo me, la soluzione dell’enigma in quanto tale riveste solo un interesse minimo nell’economia complessiva del romanzo: il vero scopo, come dicevo all’inizio, è ammaliare il lettore, avvincerlo, trascinarlo nel vortice degli eventi. Inutile dire che per quanto mi riguarda ci è riuscito perfettamente.
D’altra parte l’ironia che avvolge i due narratori principali: Gabriele Betteredge, accompagnato dal suo fedele Robinson Crusoe, e la signorina Drusilla Clack, con i suoi beneamati libretti edificanti per la morale, vale da sola la lettura di tutto il libro. Non perdetevelo.
 
Ultima modifica:
Alto