Biancaneve
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Le "scene" erotiche in Cent'anni di solitudine di Marquez
sensuali, spirituali e magiche
sensuali, spirituali e magiche
Le "scene" erotiche in Cent'anni di solitudine di Marquez
sensuali, spirituali e magiche
In un racconto di Cognetti, la protagonista chiacchiera con il ragazzo della sorella. Si raccontano aneddoti, lui le chiede di raccontare una storia di sesso. Lei ci pensa, poi racconta un episodio, a cui ha assistito all'asilo. La suora/maestra cercava di calmare la classe, ma i bambini gridavano, giocavano, saltavano sui banchi, non si quietavano. I giochi diventano sempre più invadenti e un bimbo si spinge sino a tirare il velo nero della suora, nella convinzione che questo non si sarebbe comunque mai spostato di un solo centimetro. Nella mente del bambino, infatti, la suora esisteva necessariamente equipaggiata del velo, non poteva nemmeno essere concepita senza questo. Invece il velo rimane nella sua mano e la testa della suora è improvvisamente scoperta, i capelli che cascano liberi sulle spalle, davanti ai bambini ammutoliti. Tutti, nella loro gaia fanciullezza, si rendono conto di cosa è successo. La suora abbozza un sorriso, con calma si risistema capelli e velo con le forcine, l'ordine è ristabilito, la lezione può proseguire.
L'interlocutore della storia è perplesso. "E poi?" chiede. "Poi basta" "Questa sarebbe una storia di sesso?" "E' l'unica storia di sesso a cui ho assistito che mi viene in mente". Il ragazzo ride.
Ecco, anche secondo me è una bella storia di sesso. Che cosa è dopotutto il sesso, se non la violazione della intimità del corpo altrui?
che storia delicata
Perche' "violazione"?...
beh perché, nelle sue infinite varianti, comunque lo si voglia vedere o nominare, resta una sorta di "contaminazione", "dissipazione" della "integrità" (le virgolette significano..passatemi il termine, please.. ) del corpo. La fusione di due cose, che prima erano integre, poi non lo sono più perché si comprendono a vicenda. Che si tratti di corpi, dell'anima o di un velo strappato (ora che lo scrivo, mi rendo conto di un fin troppo banale parallelismo metaforico della storia della suora con le dinamiche sessuali), poco conta..è la stessa cosa. E' un atto violento, nel senso etimologico del termine, anche se condotto con i gesti più dolci. Anzi, forse, soprattutto se condotto con i gesti più dolci... no?
...Si', semplicemente "violazione" mi è sembrato un ternìmine forte per il tema proposto dal thread, sessosimilromantico almeno così l'ho inteso io...ma è anche vero che ho citato Miller...facciamo pari patta nikki bella? :wink:
Tomas e Sabina
...Stai leggendo anche tu Dan Brown?...
e chi sono 'sti due?
darida da te non me lo sarei aspettato
Tomas e Sabina
...Stai leggendo anche tu Dan Brown?...
e chi sono 'sti due?
darida da te non me lo sarei aspettato
no? why?
non credevo di essere un'esperta
mi stai incuriosendo, illuminami pliss!
forse se lo scrivi così si capisce meglio:
Tomáš e Sabina
si sa in certe cose gli accenti contano, eccome se contano
Kundera?...
hai visto che contano! :wink:
hai visto che contano! :wink:
ma tu non convieni con me sull'artisticità della scena?