Sandy
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Emanuele è un bambino ribelle e pieno di vita che vuole costruirsi un paio di ali per volare come gli uccelli,si arrampica sui ciliegi e si lancia in bicicletta giù per le strade sterrate.Ma tutto ciò che resta di lui è un pugno di lettere e un quaderno nascosto in un muro nel ghetto di Lodz.Per ritrovare le sue tracce,Amara,l'inseparabile amica d'infanzia,attraversa l'Europa del 1956 su un treno che si ferma ad ogni stazione,ha i sedili decorati con centrini e puzza di capra bollitae sapone al permanganato.Visita sgomenta i resti del girone infernale di Auschwitz-Birkenau,percorre le strade di Vienna alla ricerca di sopravissuti,giunge a Budapest mentre scoppia la rivolta,e trema quando i colpi dei carri armati sventrano i palazzi.Nella sua avventura,e nei destini degli uomini e delle donne con cui si intreccia la sua vita,si rivela il senso della catastrofe e dell'abisso in cui è precipitato il novecento,e insieme la speranza incoercibile di un mondo diverso.
Avevo già letto in passato alcuni libri dell'autrice,e francamente non mi avevano lasciato nulla....A questo invece dò la sufficienza piena,in alcuni tratti si perde un pochino.....però hai voglia di finirlo per sapere che fine avrà fatto "Emanuele"....
Avevo già letto in passato alcuni libri dell'autrice,e francamente non mi avevano lasciato nulla....A questo invece dò la sufficienza piena,in alcuni tratti si perde un pochino.....però hai voglia di finirlo per sapere che fine avrà fatto "Emanuele"....