Avallone, Silvia - Acciaio

velmez

Active member
Finito da poco.
devo dire al contrario di quanto hanno scritto molti che secondo me questo libro è scritto proprio male!! Mi sono spesso soffermata su frasi buttate a casaccio, paragoni (vogliamo parlare di quando paragona Mattia a Santiago del Vecchio e il mare??? :OO) parole inutili e stonanti con il resto della frase.
Inizialmente pensavo di essere caduta in una trappola alla Ammaniti, ma questo è anche peggio: è decisamente banale.
Continuo in bianco (spoiler)
nemmeno io concordo sulla decisione di far morire alessio, è proprio buttata lì a casaccio, senza alcuna implicazione di nessun tipo. Poi verso la fine, così gratuitamente, Anna sembra rimpiangere il suo rapporto con Mattia ed essere diventata addirittura lesbica, ma perchè?? farebbe a pugni con il suo personaggio! e che dire del finale? non risolve alcunchè, è come se dicesse, bene vi ho portato avanti per 300 pagine con una storia e ora parliamo di qualcos'altro!

No, No, e poi no! ma possibile che gli italiani non riescano a fare di meglio?!?
 

Cocci

New member
Mi è piaciuto. Mi è piaciuta l'ambientazione fuori dal coro, mi sono piaciuti i personaggi e secondo me ci sono un sacco di spunti di riflessione. Io non ho mai provato sulla mia pelle le difficoltà della vita "operaia" però proprio nel periodo delle medie ( come le due protagoniste) moltissimi ragazzini delle case popolari frequentavano la mia scuola e molti di loro erano miei amici, effettivamente avevano un modo di affrontare la vita diverso, avevano una visione delle cose più "cruda". Mi è piaciuta la scrittura dell'autrice, anche se devo dire di averla trovata in alcuni punti ancora acerba (metafore ripetute più volte, un po' ripetitiva in certi punti). Il finale è aperto, forse non riusciva a descrivere con precisione le emozioni e il dolore o forse è stata una scelta voluta.
Non saprei se consigliarlo perchè non è un libro oggettivamente bello, secondo me bisogna sceglierlo sapendo quello che si leggerà: la storia di due ragazzine, di un'amicizia che si incrina, di una vita che non ha molte aspettative.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
niente di che...

L'ho letto perchè avevo sentito parlare bene della scrittrice e dei suoi due romanzi... la Avallone scrive bene, lo conferma anche nel suo secondo romanzo, "Marina Bellezza", ma al di là della buona scrittura non c'è molto... il libro vorrebbe dare spunti di riflessione, ma gli argomenti non sono approfonditi al punto giusto. Il risultato è che resta ben poco. Ho visto anche il film e secondo me è anche peggio (mutismo quasi totale).
 

Spilla

Well-known member
Non riesco ad essere drastica come voi, il libro è stato una piacevole lettura, scorrevolissimo.
Quanto ad essere Arte o Letteratura... beh, no, nemmeno un po'.
Anche io ho trovato sciatti certi aspetti linguistici e poco integrate tante parti (le figure di Lisa e Donata, ad esempio, sembrano messe lì tanto per). La trama è tutto sommato prevedibile e facile l'identificazione connqualcuno dei personaggi, perché tutti siamo stati adolescenti e ricordiamo gli entusiasmi, le delusioni, la sfrontatezza, la timidezza, le ferite, i batticuori.
Godibile, dunque, ma troppo "facile", nel complesso.
Ottima lettura da ombrellone.
 
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