Nonostante qualche piccola ingenuità che può portare non dico a indovinare, ma a immaginare con una certa convinzione un po' troppo in anticipo l'identità dell'assassino, non è altrettanto intuibile il contorno e i colpi di scena all'interno della storia; la trama è in ogni caso avvincente e ben congegnata, il libro appassiona, si divora. Sono d'accordo con chi dice che la bravura della Vargas, da me ora scoperta, non è solo una bravura da giallista: colta e ironica, sa tratteggiare i personaggi come nessuno, li rende reali, e scrive in maniera semplice e raffinata. L'idea di suddividere i piani della casa in base al periodo storico studiato dai tre evangelisti e di mettere in bocca ai personaggi le descrizioni dei fatti attuali con la terminologia storica è geniale.
Non so ancora se preferisco la calma placida di Mathias, la sensibilità di Marc, la vivacità di Lucien o la sfrontatezza del padrino...che, devo ammettere, a momenti avrei preso a schiaffi
Leggerò sicuramente anche gli altri, soprattutto con gli stessi protagonisti
Non so ancora se preferisco la calma placida di Mathias, la sensibilità di Marc, la vivacità di Lucien o la sfrontatezza del padrino...che, devo ammettere, a momenti avrei preso a schiaffi
Leggerò sicuramente anche gli altri, soprattutto con gli stessi protagonisti