Vargas, Fred - Chi è morto alzi la mano

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Nonostante qualche piccola ingenuità che può portare non dico a indovinare, ma a immaginare con una certa convinzione :mrgreen: un po' troppo in anticipo l'identità dell'assassino, non è altrettanto intuibile il contorno e i colpi di scena all'interno della storia; la trama è in ogni caso avvincente e ben congegnata, il libro appassiona, si divora. Sono d'accordo con chi dice che la bravura della Vargas, da me ora scoperta, non è solo una bravura da giallista: colta e ironica, sa tratteggiare i personaggi come nessuno, li rende reali, e scrive in maniera semplice e raffinata. L'idea di suddividere i piani della casa in base al periodo storico studiato dai tre evangelisti e di mettere in bocca ai personaggi le descrizioni dei fatti attuali con la terminologia storica è geniale.
Non so ancora se preferisco la calma placida di Mathias, la sensibilità di Marc, la vivacità di Lucien o la sfrontatezza del padrino...che, devo ammettere, a momenti avrei preso a schiaffi :mrgreen:
Leggerò sicuramente anche gli altri, soprattutto con gli stessi protagonisti :D
 

Ursula

Member
Da quanto tempo non ridevo così leggendo un libro!
Mi sono fatta proprio delle belle risate con Chi è morto alzi la mano. Così, nel mezzo della lettura solitaria, senza apparente motivo, le vicende dei 3 studenti mi hanno fatto sbellicare. Sarà per questo stile leggero e preciso nel disegnare i loro ritratti, le caratteristiche complementari dei personaggi? Sarà che forse riesco a ritrovarmi anche io nel ruolo di questi ragazzi un po' sfigati? Non lo so, ma il mio giudizio è molto positivo.
La storia procede veloce.

sulla trama posso solo dire che fino ad ora è avvincente, con alcune trovate bizzarre (l'albero), ma non avendo ancora concluso la lettura non posso esprimermi sul finale :D


Mi sono comprata comunque l'intera raccolta degli evangelisti, quindi per fortuna mi aspettano anche le due puntate successive.
 

Denni

New member
Questo libro fa parte della lista di letture estive che ho stilato pochi giorni fa e beh è stato perfetto come inizio. Bel libro, mi è piaciuto! Belli i personaggi di Marc e Lucien!
Consigliato! Leggerò senz'altro gli altri due libri della trilogia!
 

Lark

Member
Ho avuto qualche difficoltà iniziale, ma fondamentalmente perché l'ho preso in mano che ne stavo finendo un altro ed ho carburato lentamente. La Vargas ha uno stile unico, ed è un giallo atipico - sebbene con tutte le caratteristiche del giallo. Non ho avuto la minima idea di chi fosse il colpevole, naturalmente, finché non mi è stato svelato (ed anche a quel punto continuano a non capirci nulla), che è il marchio del giallo di qualità. Quello che invece ha più di altri è lo spessore che da' ai personaggi, molto emotivi, molto umani, molto contraddittori e in cui è facile immedesimarsi. La passione dell'autrice trasuda dalle pagine.
Finisce fin troppo presto!
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Mi unisco al coro di lodi per un romanzo che, se certamente non è un "capolavoro letterario", è però avvincente e ben scritto, oltre ad avere un'impostazione abbastanza "classica"... alla Christie, per intenderci.
SPOILERISSIMI Nel momento in cui si crede di scoprire che l'assassino è la vittima stessa, ovvero Sophia, mi sono data dell'imbecille... innanzitutto perchè non mi ero soffermata più di tanto sul significato del titolo (sebbene continuassi a dire che era molto originale e simpatico), che da solo sarebbe valso la soluzione (così almeno credevo io!), e poi perchè - dopo tanti e tanti romanzi della Christie, non avevo ancora imparato ad applicare il principio fondamentale di un buon giallo - o, per meglio dire, non avevo la certezza che la Vargas fosse stata talmente brava ad usarlo lei stessa - e cioè che l'assassino è sempre uno dei personaggi principali, e mai - è proprio il caso di dirlo! - una "comparsa". La scrittrice francese questo lo sa e l'ha messo in pratica alla perfezione, prima facendoci credere che l'assassino fosse Sophia (e proprio quando i miei sospetti si stavano finalmente concentrando su Juliette, magari per difendere o il fratello o chissà per quale altro motivo...), per poi - ultimo e decisivo colpo di scena - rovesciare di nuovo tutto e darci in pasto il vero colpevole. Tanto di cappello...
Il risultato funziona: un numero di pagine tutto sommato esiguo per un romanzo in grado di dare coerenza e consistenza psicologica a tutti i personaggi, oltre a congegnare bene la trama e tutti i passaggi intermedi. Mi sembra proprio che la Vargas abbia studiato alla "vecchia scuola" della "zia Agatha", dimostrando di aver imparato bene la lezione. Piacevole sorpresa.
 

dragoblu

New member
Una scoperta piacevole. La narrazione è scorrevole, l'atmosfera è da giallo. Quello che mi ha veramente colpito, però, è lo spessore dei personaggi, la cura dedicata nel loro sviluppo: affascinante!
 

MonicaSo

Well-known member
Ho scoperto da poco Fred Vargas e iniziato a leggere la serie di Adamsberg... che però non mi ha conquistata.
Questi tre ragazzi però, gli Evangelisti, mi sono piaciuti e credo di andare avanti con gli altri gialli (a maggior ragione per il fatto che sono solo tre!)
 
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