Mi piacerebbe moltissimo andare a vedere quest'opera dal vivo, la prossima volta che andrò a Roma farò una tappa in via dei Lentuli e poi mi piacerebbe fare tutto il "Quadraro Tour".
Dilka è di origini russe ma nata in Kazakistan, ha viaggiato molto per l'Europa fermandosi poi in pianta stabile a Trieste, Paolo è umbro ma è diventato romano di adozione, sono diventati amici ed entrambi sono esponenti del pop surrealismo.
I disegni di Dilka a me piacciono molto, le sue creature vivono in un'atmosfera crepuscolare, la bambina che lei crea su questo murales ha un carillon in mano e questo carillon ha la magia di trasformare i pezzetti metallici, monocolori, che entrano in lei, in fantastiche creature colorate volanti (i pezzetti metallici e le creature volanti sono invece realizzate da Paolo, artista che non conoscevo finora).
Vedo il carillon come la fantasia che ci salva dai pensieri grigi, la fantasia che può esprimersi attraverso forme diverse, in questo caso l'arte.
E' il primo murales sia di Dilka che di Paolo che, mentre lo realizzavano, sono stati ben accolti dai passanti che si sono fermati a parlare con loro, a dimostrazione che l'arte di strada è una grandissima forma di comunicazione.
Da notare un tocco chiccosissimo, il topolino disegnato da Dilka in corrispondenza di una fessura presente in basso.
Riporto una foto con i due artisti in fase di realizzazione.