Dorian Gray
Un quadro...la mia anima
Riporto in vita la discussione, spostando l'attenzione sui figli di hurin...
libro che mi ha lasciato alquanto così e cosà...
libro che mi ha lasciato alquanto così e cosà...
Riporto in vita la discussione, spostando l'attenzione sui figli di hurin...
libro che mi ha lasciato alquanto così e cosà...
Dopo qualche anno ho ripreso in mano Lo Hobbit, e devo ammettere che non me lo ricordavo così bello. Quanto invidio la fantasia di Tolkien nel creare questo mondo parallelo!
Concordo, ma per un topic apposito su Hurin no grazie...potrei fare un super topic con: i figli di Hurin, il deserto dei tartari e Fosca...poi ci sarà un suicidio di massa nel forum...Come ti ho già accennato nel basso forum, non ho ancora letto questo libro e quindi non posso dire nulla al riguardo. Né voglio leggere nulla al riguardo prima di averlo letto. Magari puoi aprire una discussione dedicata, e qui possiamo parlare di Hurin in generale.
Concordo, ma per un topic apposito su Hurin no grazie...potrei fare un super topic con: i figli di Hurin, il deserto dei tartari e Fosca...poi ci sarà un suicidio di massa nel forum...
Di hurin ricordo poco e niente, dato che il S. non mi è rimasto molto impresso...Rinfresca la memo, please!
Hurin è un uomo della stirpe di Marach (le stirpi sono tre: Beor, Marach e Haladin). Dal suo matrimonio con Morwen della stirpe di Beor, nascono Turin e Nienor. Durante la battaglia delle Innumerevoli Lacrime contro Morgoth, muoiono molti elfi e uomini. Per salvare il suo amico Turgon (signore di Gondolin, città nascosta tra le montagne che Morgoth desidera trovare e distruggere, nonché nonno di Earendil) Hurin viene catturato ed imprigionato. Viene messo da Morgoth sulla cime del monte Thangorodrim e condannato a vedere (letteralmente) l'attuazione della maledizione di Morgoth sulla sua stirpe, e cioè sui suoi figli, in particolare Turin.
A causa della maledizione di Morgoth, tutto ciò che Turin farà nella vita si rivolterà contro di lui (della serie: tutto quello che tocca diventa m...a).
Non voglio rivelare altro della storia di Turin, la storia più triste di tutto il Silmarillon, perchè è tutta da leggere: una storia di odio, amore, morte, dolore, vendetta e molto altro.
Sigh sigh sigh sigh................diciamo che è più di odio, dolore e vendetta che altro....
E' una storia di grandi passioni in cui ritroviamo i grandi temi della vita, tra cui anche l'amore e la morte. :wink:
Ho letto Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit e il Silmarillon di Tolkien, e a mio modesto parere il professore anglosassone è il maestro del genere fantasy.
Non sono uno di quelli che ogni 2-3 anni riprendono in mano la trilogia, ma ci sono alcuni aspetti della scrittura di Tolkien che trovo assolutamente eccezionali: la cura del linguaggio (non per nulla il mondo della terra di mezzo nacque per dare uno spazio virtuale ai linguaggi creati dall'autore), i temi trattati, l'aver saputo riproporre l'epos appartenente a popoli antichi attraverso una nuova chiave, e soprattutto l'amore per la terra. L'elemento che mi ha sempre affascinato di questa ambientazione (chiamarla così risulta quasi riduttivo) dove si muovono elfi, nani, hobbit e uomini, è il rispetto per l'antico, per un mondo che non esiste più, soprattutto la descrizione degli ambienti naturali.
Proprio per questo per me Tolkien è il maestro per eccellenza del genere, perchè non esiste luogo più "vivo" della Terra di Mezzo, un "mondo secondario" (come amava definirlo lo scrittore) dove ogni singolo ruscello, albero secolare o semplice foglia sembra respirare.
Era certamente un genio, in possesso di una fantasia immensa e leggermente complessa. Forse poteva impiegare meno tempo a costruire un mondo parallelo, e magari avrebbe potuto scrivere qualche libro in più per deliziarci.