Però non facciamo nemmeno l'errore di fare i conti in tasca agli altri, ovvero ai datori di lavoro.
O meglio: facciamolo pure, e senza sconti, a 'certi' datori di lavoro, ma non alla 'categoria' datori di lavoro.
Io ne vedo tanti in crisi (o con conti tirati e bassa marginalità) e ci sono tra questi:
- sfruttatori veri dei lavoratori
- sfruttatori dello stato (nel senso che abusano di CIG e dimenticano i denari drenati dall'azienda negli ultimi 30 anni)
- sfruttatori di se stessi, che prima di penalizzare i propri dipendenti o la propria reputazione ricorrendo agli ammortizzatori sociali, si dissanguano
la categoria prevalente è la seconda.
hai ragione.
solo che per me prima e seconda sono tutt'uno.
e non scordiamo che lo stato siamo noi, che lavoriamo sfruttati e sottopagati, e con le tasse foraggiamo tutte quelle agevolazioni per i suddetti avvoltoi.
i galantuomini che citi sono oramai mosche bianche, persone che si erano fatte da se nel passato, a livello di impostazione spesso familiare. molti si sono persino suicidati.
la maggioranza sono però profittatori che, senza alcuna capacità manageriale imprenditoriale, creano aziende già predestinate al fallimento, all'unico scopo di mangiare su aiuti e agevolazioni, eludendo il fisco, sfruttando le persone.
dissanguando cosi doppiamente il cittadino, come lavoratore e come stato.
senza scordare lo spostamento della produzione all'estero e il rifornimento di componenti da paesi fuori controllo qualitativo.
mi scuso per i conti in tasca agli imprenditori, oggi forse luogo comune come atteggiamento.
ma dico che parlando di lavoratori sfruttati -perché è di questo che stiamo parlando- non si può evitare di farlo.
dato che difficilmente oggi, tra miseria, concorrenza di extracomunitari, riduzione drastica dei diritti sindacali, disoccupati che si fanno le scarpe reciprocamente per ottenere "il privilegio" al posto di altri, la colpa di questa situazione non è certo dei lavoratori.
e non parliamo della dittatura delle banche, non certo orchestrate dalla gente comune, che ci hanno mandato sul lastrico.