LXXVII GdL - Il mondo nuovo di Huxley

Tanny

Well-known member
Bernardo mi fa sempre più tenerezza...

Sono al tuo stesso punto e mi sta piacendo moltissimo, la cosa della visita alla riserva sta dando molto movimento al romanzo, i capitoli precedenti sono stati molto belli e hanno descritto benissimo il sistema in cui si vive in quel ipotetico futuro, ma secondo me il bello arriva proprio ora...

La società descritta è a dir poco assurda, la scena che mi ha fatto più impressione è quella del dovere civile, che è in sostanza la traduzione della funzione liturgica nel mondo nuovo, ma pure nel resto l'autore non scherza, dalla distruzione del modello della famiglia, al pensiero comune, ad un concetto distorto della sessualità ed alla costante presenza del concetto del pensiero comune.

Tutte cose estremizzare nel romanzo, come si addice ad un testo di genere distopico, ma che ahimè hanno più di un riscontro nella vita reale dei nostri tempi, tantissime cose non sono solo il frutto della fantasia di uno scrittore ma una triste realtà: le frasi (vado a memoria) "è meglio buttare che aggiustare" ed il concetto del consumismo di massa sono già parte della nostra mentalità.
 

isola74

Lonely member
Sono al tuo stesso punto e mi sta piacendo moltissimo, la cosa della visita alla riserva sta dando molto movimento al romanzo, i capitoli precedenti sono stati molto belli e hanno descritto benissimo il sistema in cui si vive in quel ipotetico futuro, ma secondo me il bello arriva proprio ora...

La società descritta è a dir poco assurda, la scena che mi ha fatto più impressione è quella del dovere civile, che è in sostanza la traduzione della funzione liturgica nel mondo nuovo, ma pure nel resto l'autore non scherza, dalla distruzione del modello della famiglia, al pensiero comune, ad un concetto distorto della sessualità ed alla costante presenza del concetto del pensiero comune.

Tutte cose estremizzare nel romanzo, come si addice ad un testo di genere distopico, ma che ahimè hanno più di un riscontro nella vita reale dei nostri tempi, tantissime cose non sono solo il frutto della fantasia di uno scrittore ma una triste realtà: le frasi (vado a memoria) "è meglio buttare che aggiustare" ed il concetto del consumismo di massa sono già parte della nostra mentalità.

a me ad esempio fa impressione ogni volta che leggo dei bambini che fanno giochi erotici :OO
 

velvet

Well-known member
Sono al tuo stesso punto e mi sta piacendo moltissimo, la cosa della visita alla riserva sta dando molto movimento al romanzo, i capitoli precedenti sono stati molto belli e hanno descritto benissimo il sistema in cui si vive in quel ipotetico futuro, ma secondo me il bello arriva proprio ora...

Il viaggio nella riserva mi ha destabilizzato, nel senso che mi ha fatto riflettere ancora di più e anche intristire. Prima mi ero concentrata sulla condanna al "nuovo mondo" ma questo viaggio fa emergere che anche il vecchio non fosse tanto bello... Immondizia, povertà, sporco, sacrifici umani, violenza, discriminazione e condanna, per finire con il confronto tra Bernardo e John in cui emerge che tanto nel mondo vecchio quanto nel nuovo il diverso è sempre solo. :cry:
 

isola74

Lonely member
Il viaggio nella riserva mi ha destabilizzato, nel senso che mi ha fatto riflettere ancora di più e anche intristire. Prima mi ero concentrata sulla condanna al "nuovo mondo" ma questo viaggio fa emergere che anche il vecchio non fosse tanto bello... Immondizia, povertà, sporco, sacrifici umani, violenza, discriminazione e condanna, per finire con il confronto tra Bernardo e John in cui emerge che tanto nel mondo vecchio quanto nel nuovo il diverso è sempre solo. :cry:

io credo che -comunque- sia tutto ingigantito dagli occhi di Lenina che non è abituata a niente del genere... la vecchiaia stessa di Linda per lei è un obbrobbio!!! ed ha 48 anni!!!!

tutto è relativo.......:D
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
capitolo 2°

io sono un po' indietro rispetto a voi, ma non a Minerva :mrgreen:, e non leggo i vostri commenti per non sapere in anticipo quello che accadrà. Anche il secondo capitolo è inquietante, l'ipnopedia ad esempio mi ha fatto pensare al ruolo che assumerà la pubblicità televisiva o certi programmi che eseguono un vero e proprio lavaggio del cervello. Il romanzo è stato pubblicato nel 1932 e l'autore aveva ben chiaro che cos'era l'indottrinamento di massa visto che vari ismi lo stavano applicando nei loro stati.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
soma=droga
non fa riflettere il fatto che, nonostante tutte le differenze, l'uomo abbia sempre bisogno di "evadere"? anche nel mondo perfetto del romanzo???

Un nostro amico del forum (leggasi bonadext :wink:) mi ha edotta sul fatto che Huxley fosse un tossicomane (usava droghe psichedeliche, cioè allucinogeni) e che abbia chiesto di morire con un'iniezione di LSD.
Credo che questo abbia contato molto nella scelta di inserire il soma nel libro.
 
Ultima modifica:

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
io sono un po' indietro rispetto a voi, ma non a Minerva :mrgreen:, e non leggo i vostri commenti per non sapere in anticipo quello che accadrà. Anche il secondo capitolo è inquietante, l'ipnopedia ad esempio mi ha fatto pensare al ruolo che assumerà la pubblicità televisiva o certi programmi che eseguono un vero e proprio lavaggio del cervello. Il romanzo è stato pubblicato nel 1932 e l'autore aveva ben chiaro che cos'era l'indottrinamento di massa visto che vari ismi lo stavano applicando nei loro stati.

Nel frattempo ho recuperato, ho finito il capitolo 4 ma stasera so già che non potrò leggere quindi mi raggiungerai facilmente :wink:.
Ho solo letto i commenti di isola e velvet ma ora non ho voglia di scrivere nulla di mio, lo farò nei prossimi giorni.
Non ho voluto cercare nulla sul romanzo così non verrò condizionata, ma la data di pubblicazione l'avevo vista (quindi è stato scritto prima di 1984 e Fahrenheit).
 

isola74

Lonely member
Cap.8-9 Nessuno spoiler!!!!!!

la lettura procede spedita, però concordo con Elisa... è tutto molto inquietante... Huxley voleva essere provocatorio con questo mondo nuovo, eppure si è avvicinato moltissimo (se pure con le dovute cautele, ovvio) a quella che è la nostra società oggi:paura: trovo che questo sia davvero inquietante....
 

velvet

Well-known member
io credo che -comunque- sia tutto ingigantito dagli occhi di Lenina che non è abituata a niente del genere... la vecchiaia stessa di Linda per lei è un obbrobbio!!! ed ha 48 anni!!!!

tutto è relativo.......:D

Be' alla vecchiaia non è abituata Lenina, ma alle altre cose neanche io... i sacchi di immondizia fuori la porta con un cane morto sopra, le frustate al ragazzo come voto verso la divinità, le donne che picchiano Lenina (e anche il bimbo che si immischia) con lo stiletto perchè è stata con i loro uomini, e la discriminazione verso il ragazzo che addirittura viene allontanato a pietrate da altri ragazzi ma anche da adulti solo perchè diverso, perchè figlio di Lenina... non sono certo cose da invidiare...

Con questo non volevo dire che rivaluto il nuovo mondo, ma che certo vedere quello che succede nel vecchio non aiuta Lenina nè Bernardo a mettere in discussione il nuovo.
 

isola74

Lonely member
Be' alla vecchiaia non è abituata Lenina, ma alle altre cose neanche io... i sacchi di immondizia fuori la porta con un cane morto sopra, le frustate al ragazzo come voto verso la divinità, le donne che picchiano Lenina (e anche il bimbo che si immischia) con lo stiletto perchè è stata con i loro uomini, e la discriminazione verso il ragazzo che addirittura viene allontanato a pietrate da altri ragazzi ma anche da adulti solo perchè diverso, perchè figlio di Lenina... non sono certo cose da invidiare...

Con questo non volevo dire che rivaluto il nuovo mondo, ma che certo vedere quello che succede nel vecchio non aiuta Lenina nè Bernardo a mettere in discussione il nuovo.

è vero... ma io parlavo di uno guardo all'insieme.....
a parte che ci sono -ancora oggi- zone del mondo in cui noi non riusciremmo mai a vivere per condizioni igienico-sanitarie inesistenti (giustamente, dici rtu, non ci sei abituata, e nemmeno io eppure altri esseri umani ci vivono.. :( ) penso al fatto che le discriminizioni verso il diverso oggi spesso finiscono in maniera ben più pesante delle pietrate.....

non so.... forse non riesco a spiegarmi... è che queste pagine mi hanno fatto riflettere...:?
 

velvet

Well-known member
è vero... ma io parlavo di uno guardo all'insieme.....
a parte che ci sono -ancora oggi- zone del mondo in cui noi non riusciremmo mai a vivere per condizioni igienico-sanitarie inesistenti (giustamente, dici rtu, non ci sei abituata, e nemmeno io eppure altri esseri umani ci vivono.. :( ) penso al fatto che le discriminizioni verso il diverso oggi spesso finiscono in maniera ben più pesante delle pietrate.....

non so.... forse non riesco a spiegarmi... è che queste pagine mi hanno fatto riflettere...:?

Ma infatti... il vecchio mondo è in parte il nostro, magari nelle zone dove ancora non è giunto il "progresso". Ed è questo che fa riflettere: tutti vorremmo superare le brutture, i limiti, le violenze e sofferenze del nostro mondo, progredire, basta che questo non ci porti a quello descritto in questo libro: scienza, regole, predeterminazione, niente violenza nè violazioni, ma al contempo niente sentimenti. Che poi, niente violenza fisica, perché in realtà è tutta una gigantesca violenza contro l'essere umano.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Fino al cap. 7

Oggi sono riuscita a leggere 3 capitoli :YY. Purtroppo ho davvero poco tempo ma vorrei non restare troppo indietro.
Stavolta proverò a commentare prima di leggere i vostri, quindi se ci sarà qualche ripetizione, sapete il motivo.

Parlare? Ma di che cosa? Camminare e parlare: le sembrava un modo assai bizzarro di trascorrere il pomeriggio questo pensa Lenina della proposta di Bernardo (per la serie: romanticismo zero :W !). L'aspetto sessuale è davvero esasperato, perfino i bambini fanno giochi erotici (non voglio nemmeno immaginarli :paura:). E poi le sembra strano vedere una donna che allatta al seno...
Bernardo preferisce essere se stesso, anche se può risultare antipatico agli altri perché meno allegro, senza usare spesso il soma. Lo stimo molto, riesce a restare una persona moralmente integra e a distinguersi in un mondo che non lo permette più.
La comparsa del figlio del direttore non me l'aspettavo, chissà se Bernardo glielo dirà?
1 cm cubo di soma guarisce 10 cattivi umori... quasi quasi lo prenderei anche io :mrgreen: :OO.
Ho notato che i cognomi dei personaggi -ma anche un nome, Lenin(a)- Marx, Engels, Bakunin, Kawaguki, Bukanovsky, Rothschild, Deterding, Bradlaugh sono tutti dei personaggi davvero esistiti, alcuni molto noti (i primi 3), altri sconosciuti (almeno per me che ho dovuto cercarli con google).
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
fino al cap. 12 (ma appena iniziato)

C'è un mix tra sacro e profano, ironia e dramma, parti interessanti e parti noiose, ma proseguo ancora incuriosita per scoprire come andrà a finire.
Grazie al figlio del direttore B. non viene trasferito in Islanda, ma che delusione il suo comportamento, inizia ad usare (ad abusare dovrei dire) il soma e si serve del Selvaggio anche per conquistare le donne (cosa che cmq non gli serviva affatto), però quando John non si presenta all'incontro tutti se la prendono con lui. In questo caso un po' di pena me l'ha fatta.
John ha letto il Bardo, è quindi di animo romantico, è un puro, lui è nato da una donna condizionata ma è cresciuto come un selvaggio, non accetta il mondo nuovo ma non si è mai integrato del tutto nel vecchio. Gli piace Lenina (ed è ricambiato ma non lo capisce) però non si sente degno di lei, secondo me dovrebbe essere il contrario, è lei che non è degna di lui :wink:.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
VI capitolo (pagina 92)

La storia si delinea, i personaggi si delineano, lettura interessante, mi piacciono i nomi che data l'epoca sono tutti tradotti come Bernardo Marx
 

isola74

Lonely member
F I N I T O!! (nessuno spoiler)

Ieri, complice una pessima giornata piovosa, l'ho finito.
Aspetto voi per i commenti, dico solo, che nonostante non sia il mio genere (per nulla!) il libro mi è piaciuto.... tranne per il finale ... ma ne parleremo:)
Buon proseguimento a tutte!!
 

velvet

Well-known member
Finito - Osservazioni, no spoiler

Finito anche io...

Più che il finale che non sto qui a spoilerare ma che, dati i fatti, mi sembrava piuttosto inevitabile, l'apice del romanzo sta nel confronto tra il selvaggio e Mustafa Mond in cui le due 'versioni' della vita vengono confrontate dalle uniche persone che in qualche modo conoscevano entrambe.
Arte, scienza... mi sembra che abbiate pagato un prezzo considerevole per la vostra felicità dice il selvaggio. In effetti il nuovo mondo è frutto di un compromesso: perdere sentimento, passione, individualità, a favore di felicità, nel senso di appagamento, tranquillità, assenza di violenza, dolore e sofferenza.
Ovviamente credo che tutti siamo concordi a dire che il risultato del nuovo mondo è orribile, ma viene da chiedersi se è possibile riuscire a trovare il compromesso giusto, l'equilibrio che riesca ad eliminare le cose orribili del nostro mondo (dolore, violenza, guerra, soprusi) senza approdare ad una realtà così manipolata, predeterminata e annullatrice. :boh:

Comunque, dopo un impatto un po' forte iniziale, il libro mi è piaciuto molto.
 

Tanny

Well-known member
Finito (no spoiler)

L'ho finito pure io ieri...


Il libro mi è piaciuto moltissimo in quanto sono un patito del genere distopico, rispetto ad altri testi simili la genialità di questo romanzo sta a mio avviso nel fatto che nella società del mondo nuovo non c'è violenza e non c'è oppressione, la gente vive in quel modo perchè è stata la società stessa a "programmarli", ignorando completamente determinati comportamenti umani le persone non possono provarne mancanza, eliminando le emozioni riescono quindi condurre un esistenza da un certo punto di vista felice, ma in realtà completamente vuota.
In questo mondo nuovo non è con il castigo che si conducono i popoli, ma con l'eradicazione dei sentimenti che potrebbero destabilizzare il sistema.
La prospettiva è molto cupa, durante la lettura di questo romanzo ho fatto molti paragoni con la società reale in cui viviamo e molti comportamenti da "mondo nuovo" sono già una realtà.
Valuto questo libro con un 4/5 in quanto ci sono delle parti in cui sinceramente mi aspettavo di più


Consiglio a chi possiede la versione cartacea che contiene anche "ritorno al mondo nuovo" si leggerlo, è un saggio scritto dall'autore successivamente alla seconda guerra mondiale mettendo in relazione i fatti da lui descritti nel romanzo e ciò che è successo in quel ventennio, è una lettura veramente interessate, mi ha tenuto inchiodato anche più del romanzo
 

isola74

Lonely member
Finito anche io...

Più che il finale che non sto qui a spoilerare ma che, dati i fatti, mi sembrava piuttosto inevitabile, l'apice del romanzo sta nel confronto tra il selvaggio e Mustafa Mond in cui le due 'versioni' della vita vengono confrontate dalle uniche persone che in qualche modo conoscevano entrambe.
Arte, scienza... mi sembra che abbiate pagato un prezzo considerevole per la vostra felicità dice il selvaggio. In effetti il nuovo mondo è frutto di un compromesso: perdere sentimento, passione, individualità, a favore di felicità, nel senso di appagamento, tranquillità, assenza di violenza, dolore e sofferenza.
Ovviamente credo che tutti siamo concordi a dire che il risultato del nuovo mondo è orribile, ma viene da chiedersi se è possibile riuscire a trovare il compromesso giusto, l'equilibrio che riesca ad eliminare le cose orribili del nostro mondo (dolore, violenza, guerra, soprusi) senza approdare ad una realtà così manipolata, predeterminata e annullatrice. :boh:

Comunque, dopo un impatto un po' forte iniziale, il libro mi è piaciuto molto.

infatti...sono le pagine più significative....
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
fino al cap. 15

Il Selvaggio parla d'amore a Lenina (anche con i versi di Shakespeare) invece lei gli chiede se gli piace e se è attratto da lei (che materialismo allo stato puro! Ma purtroppo non è colpa sua, è stata condizionata per essere così :W.)
Domanda:
Lenina mentre si spoglia parla di combinazione automatica.. di che si tratta secondi voi, di una specie di cintura di castità? Ma a che servirebbe :? ?

Azzardo questa ipotesi: l'identità di viso forse potrebbe un vantaggio per non usare la bellezza come discriminante estetico, ma solo se poi ci fosse una individualità interiore che invece qui non c'è... che tristezza!

E' morta Linda, il figlio (che però la chiama sempre per nome) invoca Dio e piange davanti ai ragazzini che dovevano essere condizionati positivamente alla morte, ma ora resteranno traumatizzati per averla vista così vecchia e malridotta e perché la morte di uno non può essere più triste di un altro in quanto sono tutti uguali nel nuovo mondo.
Per fortuna c'è la giusta dose di parti ironiche che rendono meno pesante la narrazione dello squallore morale istaurato in questa civiltà che di civile ha solo il nome...

Mi ero dimenticata di riportare questa citazione
Le parole possono essere paragonate ai Raggi X; se si usano a dovere, attraversano ogni cosa. Leggi, e ti trapassano.
 
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