LXXVII GdL - Il mondo nuovo di Huxley

bonadext

Ananke
Un nostro amico del forum (leggasi bonadext :wink:) mi ha edotta sul fatto che Huxley fosse un tossicomane (usava droghe psichedeliche, cioè allucinogeni) e che abbia chiesto di morire con un'iniezione di LSD.
Credo che questo abbia contato molto nella scelta di inserire il soma nel libro.

Huxley da gran conoscitore e consumatore di droghe non ha messo il soma a caso. Il soma infatti è una droga leggendaria dei tempi antichi, ne parla ampiamente Ugo Leonzio nel suo "Il volo magico" :wink:
 

elisa

Motherator
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capitolo VII - pagina 108

Come il futuro guarda il presente, come sicuramente noi guardiamo al passato...
 

velvet

Well-known member
Come il futuro guarda il presente, come sicuramente noi guardiamo al passato...

E non solo, quello che mi ha fatto pensare ancora di più è che come noi guardiamo con orrore a questo ipotetico futuro, allo stesso modo persone dal passato guarderebbero con orrore il nostro presente...
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
commento ultimi capitoli

Peccato che non avevo letto le opere di Shakespeare citate dal Selvaggio, me le sarei godute meglio :wink:.

B. è stato patetico quando ha accusato gli amici, continua a deludermi :W, ma tanto in Islanda alla fine ci deve andare lo stesso.
Scienza e arti sono pericolose nel mondo nuovo, ed anche la religione. Non si può guardare al passato ma neppure usare troppo il progresso, bisogna stare in un eterno presente senza farsi coinvolgere più di tanto, si lavora, si fa sesso, ci si svaga col cinema odoroso e con il soma quando c'è qualcosa che preoccupa maggiormente. Poi una volta al mese c'è il Surrogato di Passione Violenta...
Mi è piaciuto il dialogo tra il Selvaggio e Mond:
«Ma io amo gli inconvenienti.»
«Noi no» disse il Governatore. «Noi preferiamo fare le cose con ogni comodità.»
«Ma io non ne voglio di comodità. Io voglio Dio, voglio la poesia, voglio il pericolo reale, voglio la libertà, voglio la bontà. Voglio
il peccato.»
«Insomma» disse Mustafà Mond «voi reclamate il diritto di essere infelice.»
«Ebbene, sì» disse il Selvaggio in tono di sfida «io reclamo il diritto d'essere infelice.»
«Senza parlare del diritto di diventar vecchio e brutto e impotente; il diritto d'avere la sifilide e il cancro; il diritto d'avere poco da
mangiare; il diritto d'essere pidocchioso; il diritto di vivere nell'apprensione costante di ciò che potrà accadere domani; il diritto di prendere il tifo; il diritto di essere torturato da indicibili dolori d'ogni specie.»
Ci fu un lungo silenzio.
«Io li reclamo tutti» disse il Selvaggio finalmente.


Io invece le malattie e il dolore fisico :paura: me li risparmierei volentieri :mrgreen:.
Col malessere psicologico ed ogni sorta di emozione e sensazione (anche spiacevole) invece ormai ci convivo da anni e quindi mi dà meno fastidio, senza non ci saprei neppure stare (forse :wink:). Di certo la libertà di decidere da sola della mia vita non la vorrei perdere, ma anche oggi alcune cose non possiamo deciderle da soli purtroppo :W.

Poi ripasso per il commento finale, devo ancora elaborarlo.
Domanda Spoiler sul finale : ma voi avete capito che fine fanno Lenina e il Selvaggio? Muoiono entrambi o solo lui impiccato :?? ?
 

isola74

Lonely member
Risposta spoiler alla domanda spoiler

Peccato che non avevo letto le opere di Shakespeare citate dal Selvaggio, me le sarei godute meglio :wink:.

B. è stato patetico quando ha accusato gli amici, continua a deludermi :W, ma tanto in Islanda alla fine ci deve andare lo stesso.
Scienza e arti sono pericolose nel mondo nuovo, ed anche la religione. Non si può guardare al passato ma neppure usare troppo il progresso, bisogna stare in un eterno presente senza farsi coinvolgere più di tanto, si lavora, si fa sesso, ci si svaga col cinema odoroso e con il soma quando c'è qualcosa che preoccupa maggiormente. Poi una volta al mese c'è il Surrogato di Passione Violenta...
Mi è piaciuto il dialogo tra il Selvaggio e Mond:
«Ma io amo gli inconvenienti.»
«Noi no» disse il Governatore. «Noi preferiamo fare le cose con ogni comodità.»
«Ma io non ne voglio di comodità. Io voglio Dio, voglio la poesia, voglio il pericolo reale, voglio la libertà, voglio la bontà. Voglio
il peccato.»
«Insomma» disse Mustafà Mond «voi reclamate il diritto di essere infelice.»
«Ebbene, sì» disse il Selvaggio in tono di sfida «io reclamo il diritto d'essere infelice.»
«Senza parlare del diritto di diventar vecchio e brutto e impotente; il diritto d'avere la sifilide e il cancro; il diritto d'avere poco da
mangiare; il diritto d'essere pidocchioso; il diritto di vivere nell'apprensione costante di ciò che potrà accadere domani; il diritto di prendere il tifo; il diritto di essere torturato da indicibili dolori d'ogni specie.»
Ci fu un lungo silenzio.
«Io li reclamo tutti» disse il Selvaggio finalmente.


Io invece le malattie e il dolore fisico :paura: me li risparmierei volentieri :mrgreen:.
Col malessere psicologico ed ogni sorta di emozione e sensazione (anche spiacevole) invece ormai ci convivo da anni e quindi mi dà meno fastidio, senza non ci saprei neppure stare (forse :wink:). Di certo la libertà di decidere da sola della mia vita non la vorrei perdere, ma anche oggi alcune cose non possiamo deciderle da soli purtroppo :W.

Poi ripasso per il commento finale, devo ancora elaborarlo.
Domanda Spoiler sul finale : ma voi avete capito che fine fanno Lenina e il Selvaggio? Muoiono entrambi o solo lui impiccato :?? ?

io credo che muoia solo lui. l'unico che capisce fino in fondo cosa si perde quel mondo....:??
 

elisa

Motherator
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capitolo VIII - pagina 124

non è che nel mondo dei selvaggi la vita sia migliore, il contrasto tra i due mondi nella loro opposizione paradossale li rende "repellenti" entrambi
 

velvet

Well-known member
Altra risposta spoiler alla domanda spoiler

io credo che muoia solo lui. l'unico che capisce fino in fondo cosa si perde quel mondo....:??

Sì, anche io la penso così, muore :solo lui. Non riesce a vivere in quel mondo, non ha nessuna intenzione di adattarsi e la scelta di studiarlo e usarlo come un fenomeno lo istiga alla fine.
Se fosse andato anche lui su un'isola, forse...
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Risposta alle risposte spoiler ;)

Lenina è stata frustata dal Selvaggio quindi pensavo che alla fine fosse morta anche lei sotto i suoi colpi :boh:.
Il giorno dopo appena lui ricorda cosa le aveva fatto decide di impiccarsi (lo trovano penzoloni :paura:). Già il nuovo mondo gli stava stretto, poi l'essere sempre sorvegliato anche dopo aver scelto la vita da eremita ed infine la consapevolezza di aver fatto del male alla donna che credeva di amare -ma di cui stranamente non si sentiva degno- non gli ha permesso di restare ancora vivo. Era l'unico finale per lui.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
capitolo X - pagina 140 spoiler

Bernardo torna con Linda e c'è il confronto con il Direttore, c'ho provato gusto a vederlo in imbarazzo quel rappresentante meschino di ogni genere umano :MUCCA
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
capitolo XII - pagina 160

vegano e salutista il rinfresco dato da Bernardo: panino alla carota, pasticcio alla vitamina A e pseudospumante :mrgreen: quanto mai attuale, ha previsto una vera e propria miniera di comportamenti o scoperte che sarebbero diventate reali come comprendere che la televisione sarebbe entrata in tutte le case ad esempio o che il consumismo sarebbe stato il modello dominante o che ci sarebbe stata un'attenzione all'igiene e alla sicurezza generalizzata
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
vegano e salutista il rinfresco dato da Bernardo: panino alla carota, pasticcio alla vitamina A e pseudospumante :mrgreen: quanto mai attuale, ha previsto una vera e propria miniera di comportamenti o scoperte che sarebbero diventate reali come comprendere che la televisione sarebbe entrata in tutte le case ad esempio o che il consumismo sarebbe stato il modello dominante o che ci sarebbe stata un'attenzione all'igiene e alla sicurezza generalizzata

Questo rinfresco non me lo ricordo :?.
Anche oggi è meglio comprare un oggetto nuovo che aggiustarlo, ormai funziona così, soprattutto perché, se è finita la garanzia, spesso per ripararlo costa uguale :paura:.
La televisione per qualcuno oggi è un po' il soma quotidiano (nel bene e nel male :wink:).
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
capitolo XV - pagina 190

A me è dispiaciuto che il Selvaggio si sia rifiutato di partecipare al party in suo onore e ha messo nei guai Bernardo. Lo so che era un po' come esporre un fenomeno da baraccone ma a me Bernardo è simpatico, così senza qualità, inquieto, pieno di slanci, ambiguo e meschino, in un mondo perfetto mi sembra molto "umano". La scena della morte di Linda è apocalittica nella sua involontaria comicità. Devo dire che mi dispiace anche per Lenina che a modo suo è sincera, il Selvaggio fa penare proprio tutti.
 

velvet

Well-known member
A me è dispiaciuto che il Selvaggio si sia rifiutato di partecipare al party in suo onore e ha messo nei guai Bernardo. Lo so che era un po' come esporre un fenomeno da baraccone ma a me Bernardo è simpatico, così senza qualità, inquieto, pieno di slanci, ambiguo e meschino, in un mondo perfetto mi sembra molto "umano". La scena della morte di Linda è apocalittica nella sua involontaria comicità. Devo dire che mi dispiace anche per Lenina che a modo suo è sincera, il Selvaggio fa penare proprio tutti.

Sì, Bernardo, che si sente sempre costantemente in inferiorità, aveva trovato un modo per ottenere il consenso altrui ma invece il selvaggio gli procura ulteriori guai.
Lenina è sicuramente sincera, lei è un perfetto prodotto del mondo nuovo, non ha secondi fini o retropensieri, è immediata e diretta così come il nuovo mondo prescrive.

Il selvaggio crea guai proprio perché è un selvaggio,non abituato alla socialità e imprevedibile. Se fosse un uomo dei giorni nostri sarebbe tanto diverso, ma lui è in fondo come Lenina, conosce il suo mondo e non capisce niente di diverso.

PS: Il vegan party aveva colpito anche me :wink:
 

isola74

Lonely member
Allora incollo anche qui il mio commento già lasciato in PB:

Anche io faccio parte del gruppo che non apprezza particolarmente la fantascienza, ed infatti ho approfittato del GdL per leggerlo...
e contro ogni logica, direi che l'ho trovato molto... "concreto".
Specie i capitoli iniziali, con le descrizioni della fabbrica in cui si costruiscono i diversi livelli di "umanità" , sono -purtroppo- molto attuali.
Concordo con velvet: la parte più significativa - e più interessante- del romanzo è quella del confronto tra il selvaggio e Mustafa Mond, che è il confronto tra i due mondi. In alcuni punti sembra che il "nostro" mondo abbia il sopravvento (lameno nel dialogo)... Mustafa ad un certo punto ammette:

Si direbbe che sta per essere sgozzato» disse il Governatore mentre

la porta si richiudeva. «Invece, se avesse il minimo buon senso,
capirebbe che la sua punizione è in realtà una ricompensa. Lo si manda
in un'isola. E' come dire che lo si manda in un posto dove incontrerà
la più interessante società di uomini e di donne che si possa mai
trovare al mondo. Tutta gente che, per una ragione o per l'altra, ha

preso troppo coscienza del proprio io individuale per adattarsi alla
vita in comune. Tutta gente che non è soddisfatta dell'ortodossia, che
ha delle idee indipendenti, sue proprie. Tutti coloro, in una parola,
che sono qualcuno. Quasi quasi vi invidio, signor Watson.»

Ma, essendo il Governatore, ha degli obblighi "istituzionali" e non può più tornare indietro....:??
Purtroppo anche "il selvaggio" sa che non può tornare indietro, e nel suicidio trova l'unica via di salvezza....
il finale non mi ha entusiasmata, ma immagino fosse l'unico possibile:boh:
 

elisa

Motherator
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Il mondo di Huxley è un mondo edulcorato, senza particolari eccessi, senza violenza o guerra, un mondo dove il controllo delle nascite e la realizzazione di caste ben definite che rispettino i ruoli sociali è al centro di questa dittatura soft, eugenetica. Molto british come immaginazione distopica ma molto vicina al reale tanto che sembra di esserci dentro a quello che l'autore aveva ipotizzato. Romanzo coinvolgente, interessante, ricco di spunti e sfumature, da prendere come riferimento.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Finito:

isola74: faccio parte del gruppo che non apprezza particolarmente la fantascienza, ed infatti ho approfittato del GdL per leggerlo... e contro ogni logica, direi che l'ho trovato molto "concreto". La parte più significativa -e più interessante- del romanzo è quella del confronto tra il selvaggio e Mustafa Mond, che è il confronto tra i due mondi. Specie i capitoli iniziali, con le descrizioni della fabbrica in cui si costruiscono i diversi livelli di "umanità" , sono -purtroppo- molto attuali. Il finale non mi ha entusiasmata, ma immagino fosse l'unico possibile.

velvet: più che il finale, piuttosto inevitabile, l'apice del romanzo sta nel confronto tra il selvaggio e Mustafa Mond in cui le due versioni della vita vengono confrontate dalle uniche persone che in qualche modo conoscevano entrambe. Il nuovo mondo è frutto di un compromesso: perdere sentimento, passione, individualità, a favore di felicità, nel senso di appagamento, tranquillità, assenza di violenza, dolore e sofferenza. Il risultato è orribile, ma viene da chiedersi se è possibile riuscire a trovare il compromesso giusto, l'equilibrio che riesca ad eliminare dal nostro mondo dolore, violenza, guerra, soprusi senza approdare ad una realtà così manipolata, predeterminata e annullatrice. Comunque, dopo un impatto un po' forte iniziale, il libro mi è piaciuto molto.

Tanny: il libro mi è piaciuto moltissimo in quanto sono un patito del genere distopico, rispetto ad altri testi simili la genialità di questo romanzo sta a mio avviso nel fatto che nella società del mondo nuovo non c'è violenza e non c'è oppressione, la gente vive in quel modo perché è stata la società stessa a "programmarli", ignorando completamente determinati comportamenti umani le persone non possono provarne mancanza, eliminando le emozioni riescono quindi condurre un esistenza da un certo punto di vista felice, ma in realtà completamente vuota. La prospettiva è molto cupa, durante la lettura di questo romanzo ho fatto molti paragoni con la società reale in cui viviamo e molti comportamenti da "mondo nuovo" sono già una realtà. Valuto questo libro con un 4/5 in quanto ci sono delle parti in cui sinceramente mi aspettavo di più.

Minerva6

elisa: Il mondo di Huxley è un mondo edulcorato, senza particolari eccessi, senza violenza o guerra, un mondo dove il controllo delle nascite e la realizzazione di caste ben definite che rispettino i ruoli sociali è al centro di questa dittatura soft, eugenetica. Molto british come immaginazione distopica ma molto vicina al reale tanto che sembra di esserci dentro a quello che l'autore aveva ipotizzato. Romanzo coinvolgente, interessante, ricco di spunti e sfumature, da prendere come riferimento.
 

elisa

Motherator
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Io ho iniziato a leggere anche Ritorno al mondo nuovo, qualcuno l'ha fatto, lo sta facendo o pensa di farlo?
 
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