si contendono lo scettro Memorie di Adriano e Cime tempestose: una bella lotta. Un bel "Per l'amor di Dio" ci sta proprio bene in questi casi
Il giuoco delle perle di vetro di Hesse:MM
Scorrendo un po' dei tanti commenti lasciati dai lettori del Corriere sotto all'articolo che ho postato sopra, cito a memoria qualcuno dei titoli più ricorrenti:
- Memorie di Adriano
- Ulisse
- L'uomo senza qualità (forse il più criticato in assoluto)
- La Recherche
- I Buddenbrook
- La montagna incantata
- Il cimitero di Praga
- Moby Dick
- Sulla strada
- I Malavoglia
- Quer pasticciaccio brutto... (tra gli italiani quello più citato)
- La coscienza di Zeno
- Ragazzi di vita
- La Storia
In generale mi sembrano meno citati i russi... Perchè più digeribili oppure perchè meno letti in generale? (Anche se questa seconda ipotesi mi sembra poco plausibile: perchè un lettore dovrebbe provare a leggere Musil e non Tolstoj?)
Qualcuno ha provato anche a scrivere che se su 100 lettori 99 trovano illeggibile un romanzo forse quel romanzo è davvero un fallimento. Quindi perchè catalogare "L'uomo senza qualità" tra i capolavori se quasi nessuno riesce a fruirne con piacere?
Se qualcuno vuole dire la sua io sono interessato al dibattito.
PS (certo che la mia voglia di leggermi i due tomi di Musil sta calando a forza di leggerne recensioni negative... ).
Ho letto il pezzo, interessante!
Io ho fatto enorme fatica con "I Buddenbrook", "I malavoglia" e "Tropico del Cancro"! Generalmente faccio fatica con quelli di cui non capisco o lingua (Malavoglia) o accadimenti (Tropico).
Però alcuni di quelli in lista mi mancano (tipo "Ragazzi di vita" o "Memorie di Adriano", ecc..)
Acuni dei titoli menzionati mi paiono "strani": Sulla strada, Moby Dick? Che han di difficoltoso??? Le anime morte invece manca o anche certa produzione di Faulkner
Perchè se 100 lettori su 99 trovano illeggibile un romanzo esso viene comunque catalogato "capolavoro"? Perchè c'è gente che ne capisce, possedendo l'apparato critico necessario, ed ha dedicato la vita con passione allo studio della letteratura di matrice tedesca che ha trovato nell'opera inoppugnabili contenuti di alto valore
Se fai caso, la riabiltiazione o meno di un romanzo/autore, molto spesso postuma, parte sempre da critici, letterati o esimi studiosi della materia.
Così è avvenuto per Lovecraft (tanto per citarne uno famoso) o Celine o Wodehouse e tanti altri..
In definitiva darei molto merito e fiducia al mondo "accademico letterario" in toto
Poi il successo "popolare" che apre la strada alle grosse vendite, quello è un altro conto; sta a te o a me decidere di dar credito o meno a questi "suggerimenti critici"
(Tanto per dire: Arthur Machen, padre del "weird". Morto con pochi soldi e semisconosciuto in un ospizio pagatogli da alcuni amici scrittori. La sua riabilitazione fu merito di Borges e Lovecraft. Se uno leggesse un pochetto e fosse curioso, scoprirebbe un autore che effettivamente merita molto. Così feci io.. Sta alla persone seguire le indicazioni "giuste" )
Io con Le anime morte mi scompisciavo dal ridere.Le anime morte invece manca...
"Che tu sia per me il coltello" di Grossman. Un calvario, non sono proprio riuscito a entrare in sintonia con lo scrittore. Finirlo è stata una liberazione.