27° Minigruppo - Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore di E.A. Poe

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Luisa

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Anche l' edizione che ho io è diversa, non comprende tutti i racconti da voi citati, difatti questo è il mio ultimo commento.


Il barile d' Amontillado
Questo racconto mi è parso il più cupo di tutti quelli letti finora. Un delitto perfetto viene compiuto impunemente, a differenza di quanto avviene nel Gatto nero o nel Cuore rivelatore. L' io narrante non si preoccupa di convincerci della sua sanità mentale, né di giustificare il suo gesto, se non in nome della vendetta. Non fa neppure cenno ad alcune possibili attenuanti, quali l' ipersensibilità, l' abuso di alcol, o qualche segreta ossessione. Come il protagonista del Cuore rivelatore, sa dissimulare abilmente i suoi veri sentimenti nei confronti della vittima, ma le analogie si fermano qui. Per la morte orribile a cui condanna Fortunato, l' assassino appare come un sadico, come un vero e proprio genio del male. E difatti in questo racconto il male trionfa, dall' inizio alla fine. La vittima viene sepolta viva consapevolmente: l' autore porta così all' estremo la rappresentazione del proprio terrore ossessivo del seppellimento prematuro.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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io ho un'edizione Bur di 700 pagine, un font vergognoso e una traduzione da denuncia (lagrime, affisai lo sguardo, intiero, certo si è che e altri arcaismi da capelli dritti).
Luisa ti va di postare un commento "summa" finale? (io sto preparando il mio:))
 

SALLY

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Scusate, ma questo libro era in edicola poco tempo fa? perchè se si trova ancora vorrei prenderlo anch'io...

Anch'io come Alessandra.Ma i racconti li sto' leggendo da un'edizione di "OTTOcento" del 2003,traduzione di Barbara Lanati,pp.300...e non c'è il linguaggio arcaico come nel libro di Germano :mrgreen:
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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tanto paghi tanto vale... ho trovato questa edizione di 700 pagine di tutti i suoi racconti a 5 euri su bol, ma li vale tutti evidentemente. Per leggere il carattere devo mettermi controluce ( è opacizzato e sbiadito:??) e la traduzione... vabbè fammi star zitto.
 

SALLY

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La lettera rubata
Un racconto piacevole,scorrevole,diversissimo dagli altri,senza elementi horror,ne' mistero,un giallo tranquillo ma...arguto,molto.Come la nostra mente è davvero un "ufficio complicazioni affari semplici",tendiamo a prendere la via più complicata delle cose,mentre la verità è lì..davanti a noi!
Un aneddoto successo veramente una ventina d'anni fà nella Val di Magra(diventata poi la barzelletta del posto:mrgreen:):Le forze dell'ordine indagavano su vari spacciatori della zona,non venendo a capo di nulla...finchè (dopo mooolto tempo)scoprirono che i pusher nascondevano la roba nelle loro fioriere,davanti la caserma..ih ih ih :mrgreen:
 

Luisa

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Luisa ti va di postare un commento "summa" finale? (io sto preparando il mio:))


I racconti di Poe sono stati per me una piacevole scoperta, dal momento che conoscevo pochissimo questo autore (a dire il vero, non mi intendo molto neppure di horror in generale). Ritengo che i migliori, nella costruzione e nello stile, siano La maschera della morte rossa, Il gatto nero e Il pozzo e il pendolo.
La cosa che più mi ha colpito è la straordinaria modernità di Poe, la sua capacità di rinnovare dall' interno un genere di fortuna consolidata. Abbiamo visto, infatti, quanto poco spazio abbia l' elemento soprannaturale nella sua opera: egli stesso dice (riferendosi alla grande tradizione del romanzo "nero" europeo, inglese e tedesco in particolare) "il terrore non è della Germania, ma è della mente". Ho notato, poi, un altro decisivo fattore di novità (collegato a quello di cui sopra): il peso determinante che, in questi racconti, assume l' elemento autobiografico. Dappertutto gli stessi motivi, gli stessi temi, le stesse ossessioni (il seppellimento prematuro, l' abuso di alcol e di oppio, donne bellissime che si ammalano e muoiono, uomini dalla personalità nevrotica, monomaniaca, ecc.).
Per quanto riguarda lo stile, infine, sono rimasta lettereralmente affascinata dalle sue raffinatissime descrizioni, in particolare da quelle di ambienti interni (che testimoniano il suo gusto per la Bellezza) e degli stati confusionali della mente, di sospensione tra sogno e realtà (che egli evidentemente conosceva bene, dato il suo abituale consumo di sostanze stupefacenti).

Leggere Poe mi ha fatto venire la curiosità di continuare con il genere horror, se non altro per avere qualche termine di paragone: credo che prossimamente leggerò Lovercraft, oppure Hawthorne.
 

SALLY

New member
Il barile d' Amontillado

Una feroce vendetta,a lungo meditata e messa in atto senza senza la minima titubanza,anzi,proprio gustata...:paura:...e stavolta senza attenuanti,l'assassino è pienamente consapevole.


Il doloroso viaggio dentro se stesso,ha fatto si che Poe desse al mondo i suoi racconti e le sue poesie,sono lo specchio della sua anima depressa e disperata,i suoi incubi e le sue ossessioni,la morte,la malattia,la vendetta,probabilmente i fantasmi della sua mente,che tentava di sedare con alcol e droghe.Un genio che ha portato una ventata di innovazione con i romanzi polizieschi,uno stile il suo che ha dato il via al romanzo neogotico,nonostante la sua breve e non facile vita è stato un autore molto prolifico.Conoscevo già i suoi racconti e la sua biografia,ma gli ho riletti più che volentieri,il suo stile è scorrevole,si divora,per la sua capacità di prenderti e portarti,atterrito, nella storia.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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Summa finale

Un grande, superbo scandagliatore dell'animo umano e dei recessi più sordidi della mente. Racconti legati tra loro da fili conduttori "cari" (amaramente cari) alla vita e all'anima stessa di Poe - come l'ossessione di essere sepolto vivo, la Bellezza della donna inevitabilmente destinata a sfiorire vittima della malattia, l'istinto puro e atavico del male, del sadismo gongolante, della vendetta fine a se stessa - e sicuramente permeati di una visione allucinata e onirica, che non si può far a meno di pensare sia direttamente proporzionale all'abuso di oppio e alcool nella vita reale dell'autore.
Per quanto riguarda lo stile, ho potuto verificare due registri nettamente distinti: in alcuni racconti Poe non si fa scrupolo di ricorrere a periodi ghirigorati e circonvoluti, lunghissimi, con incisi e subordinate che affaticano la lettura e fanno perdere il "filo" della frase principale. In altri invece lo stile è scorrevole, immediato, più asciutto e diretto, funzionale alle storie più "avventurose e "leggere", meno filosofeggianti o psicologiche insomma (Lo scarabeo d'oro, La lettera rubata, Il gatto nero).
Antesignano dei moderni romanzi polizieschi (La lettera rubata e I delitti della via Morgue) e precursore del thriller psicologico più profondo (Il crollo della casa usher, Il cuore rivelatore, William Wilson), Edgar Allan Poe ci fa conoscere moti dell'animo umano e sentimenti latenti in cui, nostro malgrado, tutti ci riconosciamo... con un brivido.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Lo scarabeo d'oro

Ho preferito gli altri racconti, anche se è stato appassionante accompagnare il geniale Legrand nella soluzione del difficile enigma che alla fin fine viene spiegato così bene che sembra quasi semplice...
Anche qui, come ne Il crollo della casa Usher e La lettera rubata, il narratore è una persona esterna ai fatti, che vi si trova invischiata suo malgrado o comunque per caso, come se lo scrittore scindesse la sua parte più razionale e pragmatica ("impersonata" dal narratore) da quella più intuitiva e geniale.
Fantastico Jupiter!

Ho finito :D

Non so se posso fare una "summa finale", ho letto solo quattro racconti: due in stile horror-soprannaturale e due (La lettera rubata e Lo scarabeo d'oro), al contrario, legati a situazioni verosimili, nei quali si nota il genio di Poe nell'analizzare ogni dettaglio di ciascuna situazione giungendo sempre ad una soluzione, con l'aiuto di un intuito fuori del comune, quasi a voler dire che l'intelligenza di una persona non è completa se manca la parte emotiva.
Dai racconti horror (Ligeia e Il crollo della casa Usher) si evince una personalità tormentata e ossessiva, o magari, chissà, è tutta fantasia, ma il ripetersi, in entrambi, di diversi elementi (la non-morte della donna protagonista, la descrizione degli ambienti esterni e interni nei minimi dettagli, nonchè quella della decadenza fisica delle persone) farebbe pensare il contrario.
Leggerò sicuramente altro, i vostri commenti sugli altri racconti mi hanno alquanto incuriosito.
 
Stato
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