Cosa direste all'angelo della morte?

Nerst

enjoy member
gli direi..."questo è il giorno giusto per te per cambiare lavoro"
 

fabiog

New member
Monti ha detto che il posto fisso è una noia non ti stufi di fare questo lavoro da secoli ? Facciamo cambio ?
 

ila78

Well-known member
"Dunque sto per passare a miglior vita giusto? Solo un dubbio: come ci si veste nell'aldilà? Che scarpe e borse devo portare? E i trucchi? Cosa va di moda?" :mrgreen:
 

mame

The Fool on the Hill
"Ciccio, ecco una bella lista di persone che vorrei se ne andassero prima di me affinché smettano di farmi l'anima a frange almeno negli ultimi anni che mi restano da vivere."
 

apeschi

Well-known member
Penso che in quel momento uno sia rassegnato e comunque pensi che non sia ancora il momento.

E' difficile rendersi conto in quel momento, con il senno di poi si scopre che magari non era ancora venuto il proprio momento.

Ero in ospedale, dolori atroci addominali, quasi quaranta di febbre, intestino perforato da almeno un paio di giorni, peritonite, respinto prima da un pronto soccorso e poi ricoverato al policlinico, codice rosso, ero lucidissimo, i medici mi dicevano che avrebbero dovuto operarmi immediatamente (due o tre giorni prima ero in giro per acquisti natalizi e facevo progetti per il futuro poi tutto e' precipitato improvvisamente), i medici mi dissero che non erano in grado di fare delle previsioni ma che avrebbero dovuto aprirmi per capire in che stato fossi e che non sapevano cosa avrebbero fatto.

Parlavano della possibilita' di togliermi la milza o di fare una deviazione dell'intestino.

Circa cinque ore di anestesia (ed intervento durato poco meno), rimozione di circa 30 centimetri di colon, per fortuna nessun problema alla milza e nessuna deviazione dell'intestino (fu la prima cosa che chiesi dopo essermi svegliato).

Non ricordo di aver visto nessun angelo della morte e nessun tunnel con la luce bianca in fondo.

In quel momento non ci pensavo proprio e comunque ero consapevole di eventuali conseguenze negative, ma la speranza aveva preso il sopravvento.

Penso che l'angelo della morte sia un pensiero solo per chi non si e' mai trovato in situazioni veramente serie, in quel momento uno non ci pensa proprio (o al piu' e' rassegnato), ha altro a cui pensare che all'angelo della morte. Io telefonavo ai miei amici medici chiedendo loro cosa ne pensavano e descrivendo la mia situazione clinica lucidamente. L'angelo della morte mi sembra piu' da fumetto di Dylan Dog (che peraltro amo come fumetto e leggo spesso).
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Personalmente credo che, paradossalmente, l'angelo della morte sia una figura simbolica più vitale che macabra.
E' una sorta di monito: "attenzione che tutto prima o poi finisce, quindi non sprecare nemmeno un attimo e non tradire te stesso, cedendo alle paure".
Di fondo è un messaggio di vita, di forza. Il fatto che l'esplicito e l'implicito siano in contrasto, almeno su un piano delle forme, dà a mio parere ancora più forza al messaggio, in quanto nell'interiorità umana, alla base, gli opposti convivono: dove sta l'amore sta anche l'odio, il luogo dell'attrazione è anche quello della repulsione e la vita è coinquilina della morte.

C'è un bellissimo pezzo, Angel of Death appunto, di un cantautore americano, Hank Williams, che tratta molto bene questo tema.
Infatti, le parole dicono

When the angel of death comes down after you
Can you smile and say that you have been true?
Can you truthfully say with your dying breath
That you’re ready to meet the angel of death ?

When the lights all grow dim and the dark shadows creep
And then your loved ones are gathered to weep
Can you face them and say with your dying breath
That you’re ready to meet the angel of death ?


Un pensiero su cui vale decisamente la pena di spendere cinque minuti, di tanto in tanto... ;)
 

ila78

Well-known member
Oggi come oggi gli direi: "Scegli il metodo che vuoi per farmi andare via ma ti prego non sotto le macerie del terremoto" :paura:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Oggi come oggi gli direi: "Scegli il metodo che vuoi per farmi andare via ma ti prego non sotto le macerie del terremoto" :paura:

hahahahhh, se venisse da te, ila, finireste per passare ore ed ore giocando a carte, con una buona bottiglia, parlando del passato e dei tanti rispettivi bei progetti per il futuro ...

:HIPP
 

apeschi

Well-known member
Questa sera gli chiederei come mai ando'
sul macellaio, che uccise il toro, che bevve l'acqua,
che spense il fuoco, che bruciò il bastone, che picchiò il cane,
che morse il gatto, che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò. (o meglio, per la precisione compro' il padre di Angelo Branduardi)....
 

Dallolio

New member
Penso che in quel momento uno sia rassegnato e comunque pensi che non sia ancora il momento.

E' difficile rendersi conto in quel momento, con il senno di poi si scopre che magari non era ancora venuto il proprio momento.

Ero in ospedale, dolori atroci addominali, quasi quaranta di febbre, intestino perforato da almeno un paio di giorni, peritonite, respinto prima da un pronto soccorso e poi ricoverato al policlinico, codice rosso, ero lucidissimo, i medici mi dicevano che avrebbero dovuto operarmi immediatamente (due o tre giorni prima ero in giro per acquisti natalizi e facevo progetti per il futuro poi tutto e' precipitato improvvisamente), i medici mi dissero che non erano in grado di fare delle previsioni ma che avrebbero dovuto aprirmi per capire in che stato fossi e che non sapevano cosa avrebbero fatto.

Parlavano della possibilita' di togliermi la milza o di fare una deviazione dell'intestino.

Circa cinque ore di anestesia (ed intervento durato poco meno), rimozione di circa 30 centimetri di colon, per fortuna nessun problema alla milza e nessuna deviazione dell'intestino (fu la prima cosa che chiesi dopo essermi svegliato).

Non ricordo di aver visto nessun angelo della morte e nessun tunnel con la luce bianca in fondo.

In quel momento non ci pensavo proprio e comunque ero consapevole di eventuali conseguenze negative, ma la speranza aveva preso il sopravvento.

Penso che l'angelo della morte sia un pensiero solo per chi non si e' mai trovato in situazioni veramente serie, in quel momento uno non ci pensa proprio (o al piu' e' rassegnato), ha altro a cui pensare che all'angelo della morte. Io telefonavo ai miei amici medici chiedendo loro cosa ne pensavano e descrivendo la mia situazione clinica lucidamente. L'angelo della morte mi sembra piu' da fumetto di Dylan Dog (che peraltro amo come fumetto e leggo spesso).

Ovviamente nessuno pensa che l'angelo della morte ci sia realmente, è solo una metafora o una situazione di fantasia...
 

ila78

Well-known member
hahahahhh, se venisse da te, ila, finireste per passare ore ed ore giocando a carte, con una buona bottiglia, parlando del passato e dei tanti rispettivi bei progetti per il futuro ...

:HIPP

Eh, non amo molto giocare a carte ma magari gli faccio una torta e ci si fa due risate insieme! :mrgreen::wink:
 
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