Non è che non esistono i momenti perfetti, è che sono spariti. Anny si rende conto della vanità dell'esistenza come Roquentin ma in maniera diversa. Ecco perchè dico che come personaggi mi sembrano complementari.
Per me non esiston,forse a pensarci bene,esistevano e sono spariti anche i miei :boh:.
Non so se essere liberi sentimentalmente ci dia la capacità di poter decidere da soli la propria vita. Non sono solo i sentimenti a indirizzarci. Almeno non solo quelli amorosi. A mio parere Roquentin non è libero per nulla dai sentimenti. E' indifferente a tutto, è annoiato, è nauseato. Paradossalmente l'indifferenza è un sentimento. Anzi è l'assenza dei sentimenti che ti "obbligano" verso una certa condotta. E' infatti quando riascolta quella canzone Some of these days che lo scuote un po' che ricomincia a "sentire" qualcosa dentro di lui. C'è una speranza verso la fine, un risveglio in lui di qualcosa.
Infatti il finale anche a me ha dato l'impressione che per lui ci sia una speranza...mi auguro lo stesso per me :wink:.
Forse mi sono fatta prendere troppo dalla situazione che sto vivendo,ma io son fatta così...nei libri cerco sempre un corrispettivo con la mia vita.
Credo che al tempo era forse uno dei pochi metodi per ottenere qualche soddisfazione in questo senso. Senza dimenticare che l'Autodidatta era abbastanza ingenuo e l'ingenuità di solito si paga e anche a caro prezzo. Ha comunque dimostrato dignità, cosa che me lo fa apprezzare. Mi piace pensare che quella scena sia la denuncia da parte di Sartre verso una società che emargina. Poi magari era omofobo, ma vabbè, spero di no.
Lo spero anche io!