<Quello che mi interessava, era sapere come l'avete vissuta.
A tutti noi, é capitato di ritrovarsi a vivere periodi di solitudine.Per nostra scelta o per scelta di altri.La si può vivere serenamente alla fine di una relazione sentimentale, per creare quel distacco necessario,per disintossicarci dagli eventi negativi vissuti con la persona che abbiamo lasciato o che ci ha lasciati.>
Come tutti anch'io ho vissuto momenti di solitudine tra cui uno terribile, molti hanni fa, per la perdita della persona che amavo. L'intensità del rapporto e la straordinaria comunione che c'era tra noi hanno fatto sì che la solitudine durasse a lungo prima che ritrovassi la voglia di vivere.
Ma grazie a Dio non tutte le separazioni sono così drammatiche: per le altre posso dire di averle vissute con sostanziale equilibrio, forse anche perché sono sempre avvenute civilmente (credo di essere fortunato). Certo il dolore per la fine dei sogni costruiti insieme, il senso di vuoto c'erano, così come la delusione per essermi "affidato", per aver svelato le mie emozioni, i miei ricordi c'era e naturalemente la durata e l'intensità del rapporto condizionavano il sentimento della solitudine. Poi rincomiciavo a sognare ( condizione indispensabile secondo me per andare avanti, per andare a vedere cosa c'è dietro alla curva) e a innamorarmi...
.<..amici mi scrivono:"sono single ora, ma non cerco,se capita però.."
E' una contraddizione:"non cerco,se capita però" vuol dire che non stai bene nella condizione di single,e che non hai abbastanza coraggio? Si aspetta che capìti,che siano altri a prendere l'iniziativa.Perché delegare ad altri il nostro destino?>
Non sono mai stato male da solo (ho anche la fortuna di non annoiarmi mai) e quando lo sono stato ho spesso pensato "ora sono solo e sto bene ma se capita..." e non ho mai pensato chre fosse delegare ad altri la mia vita. Al massimo delegavo alla vita il mio vivere.
Certo se uno si chiude in casa difficilmente troverà l'amore (perché, fuor di metafora, è di questo che si parla) ma anche andarne in cerca... non so, su questo aspetto condivido molto la prima parte dell'intevento di Yamanaka nella quale mi ritrovo in pieno.
L'unione tra due persone è frutto di complicate alchimie di emozioni, occasioni, gusti, interessi in tutti i campi (sessuale compreso, parliamo chiaro: e non mi si venga a dire che la solitudine non pesa spesso e soprattutto per questo) ed è necessario sempre esser aperti, guardare con curiosità a tutto
Si può essere soli anche in coppia però:quanti matrimoni si reggono in piedi solo sulla finzione?
Verissimo: vi sono molte coppie che tirano avanti perchè non vogliono riconoscere l'evidenza; per timore "degli altri", per pigrizia (in fondo andiamo avanti bene anche così, ognuno ha la sua vita...); per interesse; per paura della solitudine, sia da parte sua - l'uomo è spesso disabituato a vivere da solo - sia da parte di lei - non sono poche le donne che hanno sacrificato il lavoro alla casa; perché dopo tanti anni come si fà a vivere da soli?; perché si ha un'età nella quale avere qualcuno accanto...; perché ci sono i figli e per loro si finge e si tira avanti e come sempre tutto dipende dalle persone e dalle situazioni: se la coppia è formata da persone serie, che hanno saputo sostituire l'amore con il rispetto e la stima è tutto più facile... (scelta che ammiro molto e condivido ma solo se si è sicuri di reggere la situazione, altrimenti anche per i figli è meglio un ponderato e ragionato taglio netto)