Non sei il primo cui sento dire questo, ed è un'idea, a mio parere, molto affascinante. Però non mi convince del tutto: Woland arriva lì e sconvolge la società moscovita, mentre Stalin era colui che governava la Russia, quindi il primo garante di quella società (e se per certi versi è stato "buono" con Bulgakov, non si può certo dire che lo sia stato in generale, com'è invece Woland col Maestro). Insomma i due mi sembrano troppo diversi...
Sai se è solo una congettura o magari Bulgakov ha lasciato scritto qualcosa di preciso in proposito?
Non so se Bulgakov abbia lasciato qualcosa di scritto, ma molti critici sono concordi ad affermarlo. Woland è Stalin perché è colui che può fare ciò che vuole, fare il garante o sconvolgere la società a suo piacimento, e effettivamente riflettendo sul grande mutamento sociale, che ha vissuto l'URSS dagli anni 20 ai 30, e poi le grandi purghe del 1937/38 l'accostamenti non sorprende più di tanto. Baffone si è proclamato, col plauso del partito, unico vicario di Lenin in terra e unico interprete ortodosso del marxismo. D'altronde poteva farlo: Esenin era "stato suicidato" probabilmente per ordine di Stalin nel 1924, Majakovskij si spara nel 1930, Lunačarskij fu rimosso e ridotto al silenzio del 1929, Kalinin era presidente del consiglio dei ministri, un ruolo privo di poteri ininfluente; insomma tutti i
veri bolscevichi erano fuori gioco. Senz'altro Stalin è stato molto buono con Bulgakov ma per un preciso calcolo politico: immagina un Bulgakov all'estero libero di pubblicare e di dire ciò che voleva, per l'URSS sarebbe stato un disastro di immagine. Inoltre Bulgakov, in Francia era piuttosto famoso e apprezzato, tanto che
Cuore di cane uscì a Parigi nel 1927 e tradotto di volata in francese nel 1928. Pensa che bomba atomica sarebbe stato
Il Maestro e Margherita se fosse uscito con Stalin vivente. Pertanto, promoveatur ut amoveatur, Stalin gli assegnò un posticino comodo al MChAT (Teatro d'arte di Mosca), per far si che fosse oscurato da quel mostro sacro che era Stanislavskij (i Romani insegnano). Bulgakov era ben cosciente di tutto questo. Possono sembrare diversi è vero, ma nello spettacolo di magia nera è Woland che fa credere le corbellerie anche più mirabolanti. E Stalin cos'ha fatto? Non ha creato una realtà parallela, una sorta di Stalinland?