Grazie, Dory. Sempre in ritardo, ecco le mie risposte:
1) Italiani contro stranieri: chi vince? Mi chiedi se Bacchelli-Silone vincono contro Dumas-Dostoevskij? Non c'è gara, mi spiace, te lo dico con tutto l'amore per i miei compatrioti scrittori...
2) Delle cinque epoche, ce n'è una che ti piace di più in generale? E' stata descritta bene nel libro che hai letto di quell'epoca? Da sempre il XIX secolo è il mio. Avrei dovuto essere una dama dell'epoca, con cuoca e cameriera, affaccendata solo a leggere, ricamare e, qualche volta, andare a teatro... Perciò sì, in parte La signora delle camelie è l'opera che ho trovato più rappresentativa di queste atmosfere. Ma ho amato anche Il mulino del Po , che mi ha riportato alle atmosfere contadine di cui sentivo raccontare da mia nonna...
3) C'è un'atmosfera che ti è rimasta intorno per molti giorni dopo la fine della lettura? E una che proprio non vedevi l'ora di lasciare? La sorte di Maria Antonietta e l'angoscia dei suoi ultimi giorni alla fine le trovavo insopportabili, forse perché non erano la lettura più adatta per i miei giorni al mare... Anche Bacchelli dopo le prime 800pagine è pesantissimo, 2100 pagine sono tante se non sei uno scrittore come Dostoevskij e 5 mesi per leggere uno stesso libro serebbero troppi per chiunque, credo. Eppure è proprio il lento fluire della vita contadina descritto nelle righe di Bacchelli, con i suoi detti proverbiali, la sua fede, la sua semplicità, quello che più mi è rimasto di questa luuuuunga sfida.