7° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Mentre vi ricordo che potete sempre commentare la poesia di Mofos quando volete, partiamo con la seconda :YY

Poesia di Wislawa Szymborska

Discorso all’Ufficio oggetti smarriti

Ho perso qualche dea per via dal Sud al Nord,
e anche molti dei per via dall’Est all’Ovest.
Mi si è spenta per sempre qualche stella, svanita.
Mi è sprofondata nel mare un’isola, e un’altra.
Non so neanche dove mai ho lasciato gli artigli,
chi gira nella mia pelliccia, chi abita il mio guscio.
Mi morirono i fratelli quando strisciai a riva
e solo un ossicino festeggia in me la ricorrenza.
Non stavo nella pelle, sprecavo vertebre e gambe,
me ne uscivo di senno più e più volte.
Da tempo ho chiuso su tutto ciò il mio terzo occhio,
ci ho messo una pinna sopra, ho scrollato le fronde.

Perduto, smarrito, ai quattro venti se n’è volato.
Mi stupisco io stessa del poco di me che è restato:
una persona singola per ora di genere umano,
che ha perso solo ieri l’ombrello sul treno.
 
G

giovaneholden

Guest
Questa bellissima poesia della grande poetessa polacca,mi ricorda nella lucida analisi del suo accidentato percorso di vita,dove trova i pezzi perduti di se all'ufficio degli oggetti smarriti,la nostra Alda Merini,in alcune delle sue poesie più disperate e intense.
 

Nerst

enjoy member
A dire la verità non ho ancora ben capito a che cosa si riferisce la poesia! esperienze di vita, forse. Ma ho apprezzato gli elementi figurativi, che si susseguono quasi come una filastrocca. Davvero curiosa. Vado a leggere i vostri commenti per comprenderla meglio.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Questa bellissima poesia della grande poetessa polacca,mi ricorda nella lucida analisi del suo accidentato percorso di vita,dove trova i pezzi perduti di se all'ufficio degli oggetti smarriti,la nostra Alda Merini,in alcune delle sue poesie più disperate e intense.

Sono d'accordo solo finchè non dici "trova i pezzi perduti di se all'ufficio degli oggetti smarriti".

Io credo in realtà che vada inteso "cerca".

Laddove quanto si smarrisce di sè nella vita, nonostante l'illudersi che non sia andato distrutto,
non troverai certo dagli altri umani modo di riaverlo.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
La ballata delle madri,Pasolini

Vittorio Gassman: La ballata delle madri di P.P. Pasolini - YouTube

...madri feroci che vi hanno detto....non provate mai pietà nè rispetto per nessuno covate nel petto la vostra integrità di avvoltoi....

Monica,grazie per essere intervenuta :),ma qui si commentano le poesie proposte (famose o scritte dagli utenti del forum),quindi se vuoi puoi farlo anche tu con quelle precedenti ed aggiungere il testo completo di questa di Paolini che poi verrà commentata alla fine da te e dagli altri utenti.
Per capirci di più,dai un'occhiata ai precedenti Poeticforum :wink:.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Discorso all'Ufficio Oggetti Smarriti

Geniale, anche solo per il titolo e l'idea :) La prima strofa permette di percepire quasi in maniera pungente il dolore sofferto durante la sua vita, le perdite subite, lascia intendere l'intensità del suo percorso, le lotte intraprese, tanto che di lei non è rimasto che "una persona singola per ora umana" che oggi perde l'ombrello sul treno perché tutto il resto l'ha già perso. Eppure in quell'ultimo verso, e nel titolo, vi è un'ironia che può salvare la vita, o quantomeno l'equilibrio mentale.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
... Eppure in quell'ultimo verso, e nel titolo, vi è un'ironia che può salvare la vita, o quantomeno l'equilibrio mentale.

Purtroppo io, che pure all'ironia alieno non sono, non intravvedo questa positiva speranza di salvezza, quanto una pessimistica negatività che quella via d'uscita non esiste se non nella fantasia.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Purtroppo io, che pure all'ironia alieno non sono, non intravvedo questa positiva speranza di salvezza, quanto una pessimistica negatività che quella via d'uscita non esiste se non nella fantasia.

Più che una via d'uscita la vedo come un modo per esorcizzare il dolore, credo che prenderlo un po' in giro, in parte ridicolizzarlo, possa aiutare a sdrammatizzare e a creare quel minimo di distacco necessario per andare avanti.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Più che una via d'uscita la vedo come un modo per esorcizzare il dolore, credo che prenderlo un po' in giro, in parte ridicolizzarlo, possa aiutare a sdrammatizzare e a creare quel minimo di distacco necessario per andare avanti.

Rispetto il tuo modo di vedere, che però scusami ma colgo più riferito a te stessa che all'autrice.

Io pure vorrei pensare positivo come te, tuttavia personalmente percepisco che nella poesia domini l'amarezza anzichè la speranza.

Ciauuzzz
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Rispetto il tuo modo di vedere, che però scusami ma colgo più riferito a te stessa che all'autrice.

Io pure vorrei pensare positivo come te, tuttavia personalmente percepisco che nella poesia domini l'amarezza anzichè la speranza.

Ciauuzzz

Non volevo dire che mi sembra che in essa domini la speranza, forse mi sono spiegata male. Il dolore che si percepisce è immenso, è il fatto che l'autrice riesca a scherzarci su, seppur, come dici tu, in maniera molto amara, che trovo ammirevole e che mi fa intravedere o quantomeno sospettare una grande forza d'animo.
 
P

ParallelMind

Guest
alessandra ha scritto:
Perduto, smarrito, ai quattro venti se n’è volato.
Mi stupisco io stessa del poco di me che è restato:
una persona singola per ora di genere umano,
che ha perso solo ieri l’ombrello sul treno.

Commovente e struggente questa parte finale,di una poesia cosi`aspra e dura,quasi a voler trasmettere un senso di sterilita`/aridita`come un reduce sopravvissuto alla grande guerra.Profonda nostalgia per la meravigliosa creatura che era e che ora non vive piu`che solo nei suoi ricordi,che lentamente svaniscono e si perdono come un ombrello dimenticato sul treno della vita..
 
Ultima modifica:

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Vita d'un petalo di Mofos 4ever

VITA D'UN PETALO

Fiore che sbocci pian piano,
tra erbe di poco valore,
tu sei l'unico cuore pregiato
che colma questo tristo dolore.

Tu che t'innalzi, ed il tuo splendore è raggiante,
tu che gioisci, tu che sogni,
tu,che nutri ancora speranze.

Ma ingenuo! Non conosci, ignori
il dono che la Natura ti ha dato
Tu sei l'unico, il più bel fiore
che Lei abbia creato.

I tuoi petali così delicati,
quel tuo dolce profumo grazioso,
mi riportano alla mente,
tutto ciò che è meraviglioso.


Brava Mofos, hai una sensibilità poetica che ti permette di cogliere le piccole cose che contano nella vita, la felicità e la serenità che può darci la bellezza della natura. Una cosa volevo chiederti, chi è "Lei" e poi ti suggerirei di togliere il più possibile virgole e punti e mettere il titolo senza apostrofo. Brava, proponiti ancora. :)
 

Mofos 4ever

New member
Grazie Elisa :ABBB
Seguirò i tuoi consigli(hai ragione, il titolo è più romantico togliendo l'apostrofo:)).
"Lei", si riferisce ad una specie di divinità, precisamente alla Natura, la quale crea ogni creatura(è soltanto un mio pensiero che quindi può non essere condiviso).
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Grazie Elisa :ABBB
Seguirò i tuoi consigli(hai ragione, il titolo è più romantico togliendo l'apostrofo:)).
"Lei", si riferisce ad una specie di divinità, precisamente alla Natura, la quale crea ogni creatura(è soltanto un mio pensiero che quindi può non essere condiviso).

mi ha colpito molto questo "Lei", la bellezza della creazione nelle mani di una natura femminile, lo trovo molto bello come pensiero. :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Discorso all’Ufficio oggetti smarriti

Ho perso qualche dea per via dal Sud al Nord,
e anche molti dei per via dall’Est all’Ovest.
Mi si è spenta per sempre qualche stella, svanita.
Mi è sprofondata nel mare un’isola, e un’altra.
Non so neanche dove mai ho lasciato gli artigli,
chi gira nella mia pelliccia, chi abita il mio guscio.
Mi morirono i fratelli quando strisciai a riva
e solo un ossicino festeggia in me la ricorrenza.
Non stavo nella pelle, sprecavo vertebre e gambe,
me ne uscivo di senno più e più volte.
Da tempo ho chiuso su tutto ciò il mio terzo occhio,
ci ho messo una pinna sopra, ho scrollato le fronde.

Perduto, smarrito, ai quattro venti se n’è volato.
Mi stupisco io stessa del poco di me che è restato:
una persona singola per ora di genere umano,
che ha perso solo ieri l’ombrello sul treno.


La poesia della poetessa polacca è un inno all'umanità che si spoglia di tutto quello che è onnipotente, immanente, desiderio di divino e si mostra per quello che è, piccolo come un umano. Non la trovo triste, ma liberatoria, la vita è questa, senza fronzoli o assoluti, una cosa semplice e forse banale ma concreta e reale.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Eccoci arrivati alla prossima poesia :)

Carol Ann Duffy




Estasi


Nei tuoi pensieri tutto il giorno, tu nei miei.
Gli uccelli cantano al riparo di un albero.
Al di sopra la preghiera della pioggia, un blu sterminato,
non il paradiso, che non va da nessuna parte, senza fine.
Perché mai le nostre vite si allontanano
da noi stessi, mentre rimaniamo intrappolate nel tempo,
in fila verso la morte? Sembra che nulla possa mutare
lo schema dei nostri giorni, alterare la rima
data da lutto in assonanza con diletto.
Poi sopraggiunge l’amore come un volo lesto di uccelli
dalla terra al paradiso dopo la pioggia. Un tuo bacio,
rievocato, sfila, come fossero perle, questa catena di parole.
Cieli immensi ci ricongiungono, unendo qui a lì.
Desiderio e passione nell’aria che pensa.
 
G

giovaneholden

Guest
Carol Ann Duffy è attualmente la poetessa laureata del Regno unito,a discapito del suo essere scozzese e dichiaratamente bisessuale. In questa poesia ci dice con parole semplici quanto l'amore possa cambiare la routine quotidiana che ci porta dall'inizio alla fine della nostra esistenza mettendoci di fronte a un'altra persona nella quale troviamo la nostra specularità.
 
P

ParallelMind

Guest
Io vorrei vederla come Holden ma non riesco,aime`.In quest`opera molto profonda scorgo un insormontabile tristezza,perche`l`amore fa da ripiego ma non e`la soluzione. Inafferrabile la nostra vita ci scivola alle spalle trascinata dal mutare delle cose nel tempo,e l`amore da palliativo cerca di anestetizzare il dolore dell`aver perso se stessi,cio`che c`era di piu caro.
 

Mofos 4ever

New member
E' una bellissima poesia. La nostra vita scorre sempre ugule e non si hanno certezze, come il cielo infiniti, specialmente
sulla continuazione della vita, un transito o una fine? Molti le insicurezze ed i dubbi sulla vita di ogni giorno, che sembra quasi non possa mutare, che trascorre sempre ugule; l'Amore però è una "forza", un sentimento che permette di superare questi dubbi insieme, alleviandoli...
 
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