per pensarci un po' su ...
Premesso che col sovraffollamento del nostro pianeta non ha più senso che lo scopo della mia vita sia la prosecuzione della specie;
che in quest'ottica non ritengo assolutamente un peccato "disperdere il seme", allorchè ciò persegua l'amore al posto della guerra;
che in giro lassù tra le nuvolette non c'è un angioletto scalpitante, che si incaz*a se non lo metto al mondo;
e altre considerazioni che a quest'ora in ufficio non mi vengono alla mente...
ritengo avere figli una decisione privata esclusiva della copia, decisione che deve essere presa da entrambi di comune accordo e per un unico motivo: l'AMORE.
Detto questo, si può passare a tutta una serie di considerazioni.
Influisce sicuramente l'esperienza personale di ognuno: chi ha avuto tanti fratelli, chi nessuno; chi ha avuto pessime esperienze, nell'uno o nell'altro caso, e chi ne è stato felicissimo. Conseguentemente la voglia di tramandare ciò che si è vissuto come positivo, o di non reiterare ciò che ha lasciato l'amaro.
La voglia di maternità della donna, che frequentemente ne sente il bisogno per sentirsi realizzata in quanto tale.
Credo sia assolutamente da evitare l'intenzione di "reincarnare" se stessi, nella ricerca di una specie di immortalità, per tramandare una propria presunta grandezza o al contrario per sperare nel raggiungimento di risultati che con la propria sola vita non si sono conseguiti.
Come da evitare ritengo siano i condizionamenti della società in cui si vive, da quelli religiosi a quelli discutibilmente "etici".
E soprattutto non scordare le questioni economiche: è lecito mettere al mondo un altro essere che morirà di fame, vivrà randagio per strada, nascerà già tossicodipendente o sieropositivo, ...?
Ma anche, saranno solo altre benvenute braccia per coltivare la propria terra, o ereditare la propria azienda, o peggio altri fucili per il fronte ...?!?
:MUCCA
Non commettere atti che non siano puri, cioe' non disperdere il seme
Feconda una donna ogni volta che l'ami, cosi' sarai uomo di fede
Poi la voglia svanisce e il figlio rimane e tanti ne uccide la fame
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore ma non ho creato dolore
cit.: I 10 comandamenti secondo Faber
da "Il testamento di Tito"
(grazie Angela per la precisazione)