Scrivere come Cura

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d'ya think i'm stupid?
Melvin, di solito la collettività non incoraggia l'apertura dei vasi di Pandora. Il mito è poco ambiguo sulla negatività delle conseguenze del fare ciò... :roll:

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:??
 
L'apertura del proprio vaso di Pandora e' sicuramente traumatico
E' Come aprire gli scheletri dall'armadio.
Scrivere di se' e' un atto di forza e onesta.
Se si vuole capire e curare i problemi che ti attanagliano devi essere sincero
La scrittura ti aiuta a comprendirti.
La collettivita' rifiuta gli esami di coscienza
Ha paura d'essere travolta dal giudizio
Secondo me devi convidividere i tuoi scritti in modo che il tuo mondo finalmente ti comprenda.
Troppo spesso l'indifferenza mi ha fatto male e mi ha reso insicuro
 
Ecco la Recensione di Daniele Reggio sul mio esercizio
Avevo voglia di rileggerlo, volevo rivivere quella sensazione di complicità e meraviglia che ebbi la prima volta che incontrai la storia dell’esordiente Melvin. Ci aveva stupito un po’ tutti, noi che pensavamo con un po’ di arroganza e superficialità che un agricoltore non potesse che ragionare con la ripetitiva infallibilità della Natura; ci aveva colti impreparati, messo in dubbio le nostre certezze; bisogna ammetterlo con "Il Ritorno di Melvin" era riuscito tramutare in scritto la storia che la maggior parte di noi aveva dentro ma non riusciva ad esprimere a parole. E' uno di quei libri che ognuno di noi vorrebbe poter aver scritto; parla della solitudine delle persone di talento; della maggioranza silenziosa, che esiste ma è annullata dall'esibizionismo e dalla sfrontatezza di chi ha un po’ meno talento, un po’ meno intelletto, ma sa vendersi negli affari del mondo un pochino meglio e con la sicurezza di chi sa di non avere nulla da perdere. Non c'è peggior cosa che sentirsi speciali in questo mondo, perché anche inconsapevolmente ci creiamo barriere e muri difficili da abbattere: quante volte come Melvin ci insegna, passiamo accanto a persone con la nostra sofferenza, il nostro stesso senso di smarrimento e vuoto; ma come sul web non ci tocchiamo mai; cosi puri e leggiadri da essere unici anche nella nostra stessa emarginazione. Non voglio fare il riassunto del libro, non voglio togliere a chi ha avuto la colpa di non averlo ancora letto la meraviglia nel vedere che questo libro come sempre i più belli, parla soprattutto di lui, di Noi. Voglio dire ai più critici e disillusi, che spesso ci lamentiamo del nostro bizzarro paese, dei suoi personaggi da cabaret, di piccoli servi del potere, di ammaestrati del pensiero; ma tanto più sovente ci dimentichiamo di rendere merito e salvaguardare chi ci rende orgogliosi di vivere in questa straordinaria penisola; bè Melvin è la miglior risposta al grigiore che ci eravamo abituati ad avere; è una luce in fondo al tunnel, volutamente una perché a mio parere tante altre aspettano solo che gli sia data fiducia....
 
Altra Recensione
Appropinquandosi alla lettura di un libro è buona regola lasciar cadere ogni pregiudizio si nutra nei confronti della vicenda in esso trattata. Malgrado comunque il proponimento iniziale, di fronte al tam-tam mediatico che ha suscitato il soggetto di Melvin, mi addentrai nelle vicende del’uomo con il bastone pervaso dall'idea che sarebbe stata una lettura frivola e noiosa, adatta insomma ad un pubblico di under 30. Non potevo essere più in errore di così: questa è senza usare mezzi termini la più bella fiaba dai tempi di Lewis Carroll. Sin dalle prime pagine ti trasporta nel centro della vicenda, in un ambiente fantastico che l'elegante penna di Melvin ti fa scoprire gradualmente con una dovizia di curiosi particolari degna di un pittore iperrealista senza però essere eccessiva o ridondante. E' un libro in cui tutto funziona a meraviglia dai misteriosi eventi iniziali alle relazioni sentimentali dei protagonisti, dalle scene sul set alla scoperta ed evoluzione del nemico Oscuro come personificazione del male e vera e propria nemesi del protagonista, in un crescendo di emozioni che prendono per mano il lettore dalla prima pagina e lo conducono amorevolmente fino al coraggioso finale. Sarà per l'abilità dello scrittore a delineare i tratti del carattere dei protagonisti, maghi del web, fan e attori in erba ma tutto sommato così umani, sarà per quella meravigliosa realtà parallela creata dalla fantasia di Melvin in cui a ognuno piacerebbe tuffarsi se non altro per non dover fronteggiare per qualche ora i problemi della vita reale, sarà semplicemente perché è magico ma erano più di vent'anni che non leggevo un libro con tale trasporto. Ammetto che non sono mai stato un cultore di questo genere di narrativa tuttavia al cospetto della perfezione non si può far altro che chinare la testa e ammettere i propri errori nell'attesa di farsi nuovamente un giretto in quella meravigliosa dimensione parallela che è il mondo dei balocchi.
Queste parole mi danno forza per continuare il mio progetto
Ringrazio chi mi sta leggendo
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
beh, parliamoci chiaro

a me sembra che tutto quest'ambaradan dello scrivere come cura, alla fine si riveli per quello che sospettavo: un modo astuto per autopromozionare la propria opera, facendo in modo che se ne discuta con una scusa, aggirando i paletti che questo forum stabilisce per tali operazioni.

Credo che tu dovresti chiedere l'autorizzazione al gestore del forum, come tutti devono per fare pubblicità a un proprio libro, ed aprire un apposito 3D nella sezione prevista.

Questa è naturalmente la mia opinione personale, dato che non mi permetto di sovrappormi ai mod, cui soli spetta decidere se sia il caso di intervenire o meno.

Per quanto mi riguarda, non posterò più nulla perchè mi sento preso in giro.

Hot
 
Caro Host,
Io ho scritto un esercizio terapeutico su spinta del mio medico,come parte integrante della cura.
Io sostengo profondamente il valore della scrittura come terapia
Non ho mai nascosto d'aver aperto un blog
Per tua informazione ho chiesto quasi un mese fa all'amministrazione del forum la possibilita d'aprire un topic nell'apposita sezione non ho avuto alcuna risposta fino ad oggi
Non confondiamo i piani
Io sto postando delle recensioni per indurre un dibattito sul tema della scrittura terapeutico.
Mi dispiace che tu ti sia preso in giro,non era mia intenzione
Spero che tu possa tornare sulla tua decisione
 
Non credo che i ricordi debbano essere demonizzati. Io per tanto tempo ho difeso la memoria di mio padre.Non volevo raccontare il suo carattere esuberante e complesso. Scriverne mi ha permesso di prenderne le distanze e di vedere l'uomo con i suoi difetti.
Ogni padre e' prima un uomo. Io ho voluto bene a mio padre ma mi ha fatto soffrire molto. Ha contribuito a rendermi inadeguato
Scrivere di lui mi ha liberato un peso dal cuore
 
Ieri sera IL mio blog ha raggiunto le 5000 visite in due mesi. Ringrazio di cuore chi mi sta leggendo.
Questi numeri mi danno la forza per continuare la battaglia sulla diversita e disagio mentale.
Spero davvero che questi miei scritti possano servire ad aprire un dibattito su questi temi e sconfiggere l'ignoranza che circonda chi soffre e il mondo che tende a mettere stupide etichette!
 
Lafamiglia spesso non comprende la diversita di un proprio componente. I genitori pensano di cambiare il proprio figlio.Facendo invece danni enormi. Sto scrivendo anche perche' la mia famiglia finalmente mi accetti per quello che sono.Dopo 35 anni sento la forza di poter cambiare la mia esistenza. La scrittura e' il mio megafono. Raccontare le proprie emozioni e' catartico.
 
Scrivere mi sta aiutando a capire quali passaggi mentali ho seguito nella mia mente per tanto tempo. Ho realizzato quali schemi mentali ormai azionavo senza rendermene conto.I ricordi ossessivi che mi hanno perseguitato per tanto tempo,stanno perdendo forza.Sono piu' libero di testa.
La creativita' e' un forma di terapia. Quanti scrittori si soni curati scrivendo.Si fa auto terapia
 

Nerst

enjoy member
Dopo 35 anni sento la forza di poter cambiare la mia esistenza. La scrittura e' il mio megafono. Raccontare le proprie emozioni e' catartico.


Hai ragione, parlare ed instaurare un dialogo con gli altri è la cosa che aiuta maggiormente. Sono contenta dei tuoi passi avanti, continua così, perché per cambiare ci vuole coraggio e tu ne hai.
 
Grazie Nerst per il tuo sostegno. in questi giorni sto raccontando la mia famiglia. non e' facile raccontare i propri genitori e fratelli. molto dei problemi che abbiamo derivano dalle aspettative ed imposizioni che vengono dalla famiglia.Io sono stato amato dai miei ma sempre giudicato strano e da curare.
Adesso con la scrittura posso dire la mia. posso spiegare chi sono veramente e cosa ho provato in in questi anni.
Non so se ho coraggio ma so che ero stanco di subire in silenzio.
 
E' difficile descrivere un emozione. ancora piu arduo raccontare un emozione che ti ha travolto.In queste settimane sto cercando di mettere ordine nella mia vita e fare pace con il mio passato.Non sono uno scrittore nè un letterato.Mi affido all'istinto per raccontarmi.Vorrei capire cosa prova la gente leggendomi. Sarei curioso di apere se riesco a trasmettere le mie sensazioni.In fondo si scrive per condividere.Io vorrei anche una partecipazione.Sono un sognatore?
 
Quando riesco a convincere anche una sola persona della bontà del mio progetto,ha un valore terapeutico enorme.Ogni giorno mi sento meglio.In questi giorni sto iniziando a raccontare i mie ricordi ossessivi che mi hanno tormentato per anni.Sento d'essere più libero di mente.Aveva ragione il mio medico per voltare pagina prima bisogna fare pace con se stessi
 

(Neige)

New member
Quando riesco a convincere anche una sola persona della bontà del mio progetto,ha un valore terapeutico enorme.Ogni giorno mi sento meglio.
Volontà di potenza. Adler ha dato la vita agli studi di questo motore "terapeutico". Però rifletti: se "scrivere come cura" è terapeutico per te che l'hai "ideato" e lo stai portando alle masse a modo di un paladino, cose ne sarà di questo effetto agli altri che non possono proclamarsi scopritori ed eroi di questo metodo (con tutte le conseguenze sui sensi di autoefficacia che sperimenti per le persone che riesci a vincere nella tua battaglia)?
 

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d'ya think i'm stupid?
Volontà di potenza. Adler ha dato la vita agli studi di questo motore "terapeutico". Però rifletti: se "scrivere come cura" è terapeutico per te che l'hai "ideato" e lo stai portando alle masse a modo di un paladino, cose ne sarà di questo effetto agli altri che non possono proclamarsi scopritori ed eroi di questo metodo (con tutte le conseguenze sui sensi di autoefficacia che sperimenti per le persone che riesci a vincere nella tua battaglia)?

caro (N), non ho mai trovato un terapista che indicasse come superamento delle problematiche altro che concentrarsi su se stessi, autostima, egocentrismo ...

l'alterità o addirittura la missione come dedizione agli altri, laddove entrano lo fanno solo sotto l'ottica del soddisfacimento e concretizzazione realizzante delle proprie pulsioni: se non va bene per te, addio madre Teresa...

lo dico sull'onda di quanto m'è parso cogliere della tua obiezione: al buon Melvin in realtà degli altri non ne può fregar di meno.
Al centro c'è lui ! Perchè così dev'essere nella sua fase attuale ...
E se superato lo scoglio sarà poi più disponibile verso il prossimo, significherà che in lui vi è questa qualità; ma perseguirla ora sarebbe fuori schema.
 

(Neige)

New member
Hot, i nostri post sono diventati contorti. E' meglio essere chiari: quando parlavo di Adler, ho messo le virgolette perché con "terapeutico" ironizzavo su quel "valore terapeutico enorme" di Melvin che mi stava uccidendo.

Siamo arrivati bene! Dare del "valore terapeutico enorme" a questo scendere ai patti con un impellente bisogno di "convincere anche una sola persona della bontà del mio progetto" e di raccontare i suoi ricordi ossessivi che lo hanno tormentato per anni! Quando leggo scritte le parole come "valore terapeutico enorme", nel chiaro e dichiarato intento di Melvin Secondo di "convincere anche una sola persona" (condizione pare necessaria per quel "fare pace con se stessi" che il medico gli raccomanda), quando sento qualsiasi parola "enorme" sulla bocca di chiunque tenta di persuadere con una tenacia così poco comune... Diciamo che mi pongo domande
 

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d'ya think i'm stupid?
Hot, i nostri post sono diventati contorti. E' meglio essere chiari: quando parlavo di Adler, ho messo le virgolette perché con "terapeutico" ironizzavo su quel "valore terapeutico enorme" di Melvin che mi stava uccidendo.

Siamo arrivati bene! Dare del "valore terapeutico enorme" a questo scendere ai patti con un impellente bisogno di "convincere anche una sola persona della bontà del mio progetto" e di raccontare i suoi ricordi ossessivi che lo hanno tormentato per anni! Quando leggo scritte le parole come "valore terapeutico enorme", nel chiaro e dichiarato intento di Melvin Secondo di "convincere anche una sola persona" (condizione pare necessaria per quel "fare pace con se stessi" che il medico gli raccomanda), quando sento qualsiasi parola "enorme" sulla bocca di chiunque tenta di persuadere con una tenacia così poco comune... Diciamo che mi pongo domande

in linea di massima siamo sulla stessa via...
forse con la differenza che a me più non basta pormi domande: non è la presunzione, ma forse semplicemente la vita più breve che ho davanti, che mi spinge a dare anche risposte.
Del resto se non ci provo dopo tanti anni al mondo, a che m'è servito vivere ?!?
 
Cari Amici,
mi permetto di chiamarvi cosi,forse da parte mia non c'e stato un chiaro ed efficace modo d'esprimere il mio punto di vista.
Non e' la mia teoria che porto avanti ma bensi la mia esperienza personale. Non voglio fare il "profeta" ma raccontare come e' possibile uscire dal vuoto(che spero nessuno provi nella vita) e dalla prigione del passato. Quando i sensi di colpa e la vergogna diventano enormi e pesanti ed sei quasi schiacciato a parete. In questi mesi ho potuto vedere quanti forum di mutuo soccorso esistono. C'e tanta gente che soffre e abbia bisogno d'essere ascoltata. Le mie parole forse saranno noiosi e autoreferenziali per alcuni.ma chi sta soffrendo percepisce la vicinanza. Dare speranza e poter aiutate mi dà piu' forza e convinzione di cento sedute. La gente ha paura di aprirsi. Preferisce chiudersi o indossare una corazza-Lo ribadisco e' stato il mio medico che mi ha consigliato di scrivere. io ero restio all'inizio. Ma dopo aver scritto la mia vita per il mio medico e dopo averne discusso con lui per anni in terapia,ho sentito il bisogno di renderlo pubblico. Il blog e la mia pagina facebook mi stanno aiutando a fare pace con me stesso.Libero tutti i complessi e le contraddizioni della mia vita. Scrivere unito alla terapia mi sta salvando la vita. Domani alle 13 rendero' pubblico un ricordo a cui tengo lontano. Spero davvero che possiate leggermi e darmi consiglio. Il Ritorno di melvin e' nato come esercizio terapeutico. adesso spero che possa diventare altro. Buona Pasquetta
 

(Neige)

New member
Due buoni amici ti renderanno più felice di tutta la scrittura e le supposte del mondo! Fidati!
Devo smettere di intervenire, sono paroleparoleparoleparole... inutilmente...

Buon tutto
 
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