Hosseini, Khaled - Il cacciatore di aquiloni

Bohemian

New member
Incredibilemente emozionante e coinvolgente! una trama scorrevolissima e piacevole, peccato che il film non renda abbastanza giustizia in quanto alcuni tra gli ultimi capitoli sono stati "sacrificati" per motivi (credo) dovuti alla durata del film stesso...
 

Lauretta

Moderator
Incredibilemente emozionante e coinvolgente! una trama scorrevolissima e piacevole, peccato che il film non renda abbastanza giustizia in quanto alcuni tra gli ultimi capitoli sono stati "sacrificati" per motivi (credo) dovuti alla durata del film stesso...

infatti...e secondo me hanno sacrificato uno dei pezzi migliori..le ultime 50 pagine sono meravigliose
 

Valesharm85

lettrice accanita
E' il libro che ha cambiato la mia vita, insieme a mille splendidi soli.
Quando dico cambiata intendo realmente, perchè i dubbi che avevo su una persona di cui mi ero innamorata si sono amplificati a dismisura fino a sfociare(in concomitanza di 1000 splendi soli) in certezze.
Molto spesso l'amore malato non ci fa esser lucidi ma la letteratura può aiutarci ad aver un'occhio più critico e oggettivo verso culture a noi sconosciute,grazie Hosseini.
 

JetMcQuack

New member
Io vado controcorrente nei confronti dei più. il libro si lascia leggere bene, è scorrevole, e a mio avviso ha il pregio di aprirci le porte di un paese sconosciuto.
Però trovo la vicenda di una banalità sconcertante...l'espiazione da adulto di un "peccato" (la vigliaccheria intendo) compiuto da bambino, il ritrovarsi dopo molti anni di nuovo di fronte allo stesso personaggio malvagio ed averne la meglio...mi sembra un po' stucchevole, ecco!!
 

~ Briseide

Victorian Lady
Oggettivamente l'incredibile scia di successo acclamata da questo libro alimenta un po' troppo le aspettative del lettore; ci si aspetta una storia sbalorditiva, che spalanchi nuovi orizzanti o elargisca emozioni letterarie inesplorate. Insomma, ti prepari a tuffarti in uno di quei libri che, per dirla alla maniera del giovane Holden, ti lasciano senza fiato.
In realtà Il cacciatore di aquiloni va preso per quello che è: un romanzo piacevole, abbastanza coinvolgente, toccante in più punti, capace di far assaporare quel pizzico d'amaro quando c'è bisogno. In più l'apprendere la descrizione di una cultura così differente, di una realtà storica e politica così atroce, di un popolo in cui abbondano i bambini ma non v'è l'infanzia, non può che far bene al lettore (che poi, ho sentito spesso parlare di questa ambientazione come di una operazione commerciale. Il che mi pare assurdo. Non può semplicemente essere, come logica vuole, che egli avverta e abbia il naturale bisogno di parlare della sua terra?).
Non è un libro spiazzante, ma resta pur sempre un interessante e gradevole romanzo; ma solo decontestualizzandolo dall'aura di lodi talvolta troppo generose che questi si trascina da tempo ne si potrà apprezzare le bellezza. 4/5
 

Dorylis

Fantastic Member
Questa storia di amicizia così toccante fra due ragazzini così diversi, in grado di superare ogni confine e ogni tempo, l'autore la inserisce in quasi trent'anni di storia afghana, partendo dalla caduta del governo comunista fino alla fine del regime talebano. Lo stile piuttosto intimista e particolareggiato mi hanno aiutato ad avvicinarmi a una mentalità molto diversa dalla nostra che pur essendo così affascinante, riserva lati ancora oscuri e incomprensibili. Si ha l'impressione di condividere le vite dei personaggi, d'ottimo effetto le parole in farsi lasciate intatte dalla traduzione.
Se si volesse dare una definizione semplicistica a questo libro lo si definirebbe un libro strappalacrime, ma farlo sarebbe profondamente ingiusto perchè il suo merito è stato dipingere un Afghanistan più vero e umano, una sorta di invito alla riflessione sulla cultura di questo popolo.
L'unica pecca è forse la trama a lieto fine, troppo in stile soap opera, ma del resto è il 1° libro che ci descrive in maniera piuttosto toccante la realtà spesso distorta di un paese dimenticato. Malgrado tutto lo consiglio, fosse anche solo per avvicinarsi alla cultura afghana! :mrgreen:
 

Apart

New member
Un'acquilone che ondeggia nell'aria porta con sè i ricordi di un passato ormai sciupato. Sulla sua scia, la storia di un ragazzo diventato adulto, pronto a riscattarsi, a riprenderesi il bambino e l'acquilone. Nell'aria che si fa d'amicizia e d'amore, una frase aleggia indimenticabile: "Per te qualsiasi cosa".
Uno splendido libro, quello di Khaled Hosseini; un libro sull'amicizia, sull'amore, sulla vita. Una storia emozionante, da raccontare e da conservare, che ti fa riabbracciare la vita. 5.
 

lavy

New member
Un'acquilone che ondeggia nell'aria porta con sè i ricordi di un passato ormai sciupato. Sulla sua scia, la storia di un ragazzo diventato adulto, pronto a riscattarsi, a riprenderesi il bambino e l'acquilone. Nell'aria che si fa d'amicizia e d'amore, una frase aleggia indimenticabile: "Per te qualsiasi cosa".
Uno splendido libro, quello di Khaled Hosseini; un libro sull'amicizia, sull'amore, sulla vita. Una storia emozionante, da raccontare e da conservare, che ti fa riabbracciare la vita. 5.

d accordissimo
 

Spike

Lettore Junior!!
A me è piaciuto molto... l'ho comprato appena uscito! In due giorni l'ho divoratoo!!:OO DAVVERO MOLTO BELLO!
 

WilLupo

New member
eccomi qui!L'ho finito da poco e devo dire che non mi è sembrato granchè. Certo è scorrevole, a tratti emozionante, ma resta comunque un libro profondamente banale e scontato. Il modo di scrivere di questo autore mi ha lasciato negativamente di stucco: era da anni che non leggevo tante frasi fatte così di seguito. A mio avviso avrebbe dovuto cercare degli accostamenti di parole più originali e non usare tutti quei "sorrisi stanchi" e via dicendo...

Rasenta la sufficienza.

Sono d'accordo con te, a parte che per la sufficienza :roll:

L'ho letto pochissimo tempo fa e non mi ha lasciato un ricordo, uno solo :shock: :shock: :shock: ... a parte il senso di completa delusione, visto come se ne parlava in giro.

Lo ricordavo talmente poco che ho dovuto controllare che fosse davvero in cantina tra i libri cestinati :mrgreen: perchè avevo il dubbio di non averlo letto :boh:

Poi leggendo il topic i ricordi tornano, ma sono tutti negativi: banalità, frasi fatte, un pizzico di moralismo... insomma se non fosse che (per motivi più seri) l'Afganistan va di moda, probabilmente sto libro avrebbe avuto meno risonanza.
 

mame

The Fool on the Hill
Un libro molto bello, anche se mi ha un po' infastidito lo scontato happy end hollywoodiano. Ho amato moltissimo il personaggio del padre, il senso di dignità che emanava. Sembrava quasi ergersi al di sopra di tutti gli altri personaggi con una statura immensa, pur nelle dolorose scelte che aveva dovuto affrontare e che andavano a ledere il suo forte senso della giustizia. Peccato che il film non abbia reso merito al personaggio più bello.
 

andreamer

New member
vediamo...

Molti dei punti positivi del libro già li avete detti..
Io voto con 7 +.

Mi faccio sempre la stessa domanda..
Cambiamo punto di vista..
trova una critica...
Beh, vediamo, senza dover essere troppo cattivo.

Facile essere afgani, e parlare così della propria terra, ma essere residenti negli stati uniti...
 

PiccoloPrincipe

New member
Conferma ennesima, per me, che i best-sellers, almeno quelli di fresca pubblicazione, non mi si addicono.
Trama scontata e superficiale; soprattutto volta a identificare i Talebani come brutti sporchi e cattivi (come si fa a immaginare che un ragazzino di 9 anni afgano abbia letto il Mein Kampf??) e chi se ne va nella modernissima America come colto e saggio, che torna nel suo Paese solo per trovarvi morte e desolazione (beh, è ovvio, se i migliori se ne vanno....)
Inconcludente e assolutamente razzista
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Premesso che la Letteratura e' un'altra cosa, mi sembra leggibile e (almeno) minimamente interessante.
Se proprio volessi massacrare un libro, me la prenderei con un altro.
Sarebbe un libro razzista se ce l'avesse con gli afgani in genere e invece ce l'ha coi talebani che non sono una razza, un'etnia o dir si voglia, ma un branco di bruti fissati con un unico libro.
A nove anni e' difficile procurarsi il Mein kampf... a meno che non te lo regalino...
Visto lo stato di cose, anch'io scapperei da quel paese e non mi sentirei tanto in colpa a salvare la pelle.
Saluti
 

happytelefilm

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Un libro molto bello, anche se mi ha un po' infastidito lo scontato happy end hollywoodiano. Ho amato moltissimo il personaggio del padre, il senso di dignità che emanava. Sembrava quasi ergersi al di sopra di tutti gli altri personaggi con una statura immensa, pur nelle dolorose scelte che aveva dovuto affrontare e che andavano a ledere il suo forte senso della giustizia. Peccato che il film non abbia reso merito al personaggio più bello.


è quello che pensai anche io, un finale ridicolo. Probabilemente Hosseini già pensava agli incassi di un futuro film, o glieli avrà fatti fiutare l'editore.
scommetto che esiste una prima versione più realistica.
 

isabel76

New member
La narrazione è molto scorrevole e non mancano i momenti commoventi, ma l'impressione finale è che il libro sia un po' troppo "costruito": ci sono un po' troppi colpi di scena e personaggi che si ritrovano dopo anni... effettivamente sembra pensato già dall'inizio per ricavarne una versione cinematografica.....
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Infatti,avendolo letto e avendo visto pure il film,posso dire che era abbastanza fedele alla trama e ben costruito per adattarlo alla versione cinematografica.
Dello stesso autore leggerò a breve Mille splendidi soli.Spero che sia piacevole e coinvolgente come questo.
 
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