Per me una vera delusione. Non mi ha per niente entusiasmato. Forse, vista la fama del romanzo, mi ero creata delle aspettative troppo alte. A tratti, l'ho trovato perfino imbarazzante. Oltre a qualche errore grammaticale sfuggito al correttore di bozze, nel libro c'è anche una svista dell'autore, di quelle che spesso capita di trovare nei film: uno dei personaggi in una scena ha appena spento la sigaretta che fumava, poche righe dopo, magicamente l'autore torna a farlo fumare come se niente fosse.
Ciò premesso, la trama mi è sembrata forzata oltremisura, creata ad arte per ricercare un sensazionalismo esagerato, e già questo mi ha dato fastidio. Lo stile asciutto dell'autore, in realtà, l'ho percepito come un rincorrersi di parole che come unico scopo ha l'elencazione arida di una serie di fatti. Più che un romanzo con emozioni e vicende da assaporare, mi sembra di aver letto la solita sceneggiatura strappalacrime costruita appositamente per sbancare il botteghino americano; diciamo che Hosseini pare essersi ambientato proprio bene nel suo paese adottivo.