10° Poeticforum - Le poesie che amiamo

G

giovaneholden

Guest
Saluti affettuosi

Quando li vedi
di’ loro che io ci sono ancora,
che mi reggo su una gamba mentre l’altra sogna,
che solo così si può fare,
che le bugie che dico loro sono diverse
da quelle che dico a me stesso,
che con lo stare sia qui che oltre
mi sto facendo l’orizzonte,
che come il sole si leva e cala io conosco il mio posto,
che è il respiro a salvarmi,
che persino le sillabe forzate del declino sono respiro,
che se il corpo è bara è anche madia di respiro,
che il respiro è uno specchio offuscato da parole,
che solo il respiro sopravvive al grido d’ aiuto
quando penetra l’orecchio dell’estraneo
e permane ben oltre la scomparsa del verbo,
che il respiro è di nuovo l’inizio, che da esso
si stacca ogni resistenza, come il significato si stacca
dalla vita, o il buio si stacca dalla luce,
che il respiro è ciò che do loro quando mando saluti affettuosi.

Mark Strand
Anche qui vedo dominare l'ironia,anche a me è piaciuto il verso del reggersi su una gamba sola,mi ricorda il celebre libro del Dr Sacks scritto mentre era ingessato.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
vorrei esternare l'intenzione che mi ha accompagnato
nel voler mettere in rima la mia poesia.

verissimo l'effetto filastrocca, ad evidenziare che la vita in realtà può assimilarsi ad un grande tragico gioco
nel quale le vicende seguono una ritmica spesso grottesca,

che talvolta anche gli psicofarmaci contribuiscono a svuotare
sostituendo la drammaticità con una vuota tiritera.

certamente questo in apparenza, ma anche da chi guardasse tutto da fuori, da molto distante...
sicuramente non per chi la vive
e per chi ha la sensibilità di vedere oltre la facciata manieristica della composizione quasi barocchesca.

indubbiamente così sarebbe stata più tragica (è solo un abbozzo):

ora vedo tutto chiaro:
era solo un’ossessione!
e l’amore che provavo,
una suggestione maniacale…
quindi niente gesti insani!
quando lei mi lascerà,
la mia vita di illusioni
proseguirà. nell’oblio.

ma avrebbe peccato di carenza di follia
a differenza dell'altra che pare scritta da un internato nel reparto psichiatrico

che in questa maniera soltanto continua a percepire il suo amore perduto
sotto l'effetto estraniante delle medicine
 
P

ParallelMind

Guest
Il respiro a cui allude il poeta e`senz'altro l'alito di vita che gli scorre dentro.
L'anima e tutto cio`che la nutre,le da sostegno e slancio.
Ed e`anche una pausa dal mondo,dal quale si sente costantemente pressato e di cui farebbe volentieri a meno.Molto misantropo come artista deduco ma apprezzabilissimo proprio per questo.
 
Ultima modifica:

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Il respiro a cui allude il poeta e`senz'altro l'alito di vita che gli scorre dentro.
L'anima e tutto cio`che la nutre,le da sostegno e slancio.
Ed e`anche una pausa dal mondo,dal quale si sente costantemente pressato e di cui farebbe volentieri a meno.Molto misantropo come artista deduco ma apprezzabilissimo proprio per questo.
Alessandra la poesia di Geordie quando si puo`commentare?

Quando arriva il suo turno, abbi pazienza, visto che è l'ultima! Meglio andare per ordine se no ci si confonde :?
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Inserisco la prossima poesia, nel post iniziale credo di essermi sbagliata, ho trovato una nuova versione più lunga (forse avrei preferito si fosse fermata alla prima strofa, breve, concisa ma dice molto).


VERSO DI ME

Di memorie d'amore
gli anni hanno adornato il mio viso
segnandomi i capelli di lievi filigrane grigie:
son diventata così bella

Paesaggi riflessi
nel mio sguardo
strade percorse
han marcato i miei passi

Se ora mi vedessi
non troveresti il tuo passato.
Torno a me
con un volto che invano cercasti
quando ti venivo incontro.

Leah Goldberg
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Inserisco la prossima poesia, nel post iniziale credo di essermi sbagliata, ho trovato una nuova versione più lunga (forse avrei preferito si fosse fermata alla prima strofa, breve, concisa ma dice molto).


VERSO DI ME

Di memorie d'amore
gli anni hanno adornato il mio viso
segnandomi i capelli di lievi filigrane grigie:
son diventata così bella

Paesaggi riflessi
nel mio sguardo
strade percorse
han marcato i miei passi

Se ora mi vedessi
non troveresti il tuo passato.
Torno a me
con un volto che invano cercasti
quando ti venivo incontro.

Leah Goldberg
i ricordi degli amori vissuti
e dei miei percorsi esistenziali
mi hanno resa bella nell'età

ma tu non ne fai parte:
di te non è rimasta traccia alcuna
dentro di me

ora mi riprendo la mia vita
dedicando a me stessa l'amore
che tu non hai meritato.
 
P

ParallelMind

Guest
Molto belle e vere le prime due parti.
La terza e`un po`un mistero,una storia d'amore perduta che vuol essere raccontata.
Affascina proprio per questo.
Sicuramente parla una persona diversa da quella che era,migliore si deduce.
E`facile intuire che l'altra persona cercava nel suo sguardo e viso l'amore,ma a quei tempi c'era troppo se stessa..incapace di spogliarsi di se`e apprezzare quel che lui voleva donarle.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Saluti affettuosi

Quando li vedi
di’ loro che io ci sono ancora,
che mi reggo su una gamba mentre l’altra sogna,
che solo così si può fare,
che le bugie che dico loro sono diverse
da quelle che dico a me stesso,
che con lo stare sia qui che oltre
mi sto facendo l’orizzonte,
che come il sole si leva e cala io conosco il mio posto,
che è il respiro a salvarmi,
che persino le sillabe forzate del declino sono respiro,
che se il corpo è bara è anche madia di respiro,
che il respiro è uno specchio offuscato da parole,
che solo il respiro sopravvive al grido d’ aiuto
quando penetra l’orecchio dell’estraneo
e permane ben oltre la scomparsa del verbo,
che il respiro è di nuovo l’inizio, che da esso
si stacca ogni resistenza, come il significato si stacca
dalla vita, o il buio si stacca dalla luce,
che il respiro è ciò che do loro quando mando saluti affettuosi.


Ogni persona vive e poi sopravvive nell'esistenza altrui fino che questi saranno anche loro vivi, se esiste il respiro dei vivi esiste la persona che è mancata, poi forse non esisteremo mai più.
 
G

giovaneholden

Guest
VERSO DI ME

Di memorie d'amore
gli anni hanno adornato il mio viso
segnandomi i capelli di lievi filigrane grigie:
son diventata così bella

Paesaggi riflessi
nel mio sguardo
strade percorse
han marcato i miei passi

Se ora mi vedessi
non troveresti il tuo passato.
Torno a me
con un volto che invano cercasti
quando ti venivo incontro.

Leah Goldberg

Bella poesia che ci parla dei tempi scanditi nella vita delle persone a cui si vuole bene e ai complicati rapporti che ne seguono lungo l'arco dell'esistenza.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Verso di me - Leah Goldberg

Bella poesia, incisiva soprattutto nella prima strofa, che sottolinea il significato della vera bellezza: non la perfezione delle forme né i trucchi e gli orpelli, ma il vissuto e l'amore trascorso scritto sul volto di una persona o sui suoi capelli grigi.
Ma, pur conservando dentro di sé e avendo addosso i segni dell'amore passato, la donna non conserva il sentimento e si vede talmente cambiata, tale è stata l'evlouzione della sua persona che l'oggetto del suo antico amore non la riconoscerebbe. Una poesia rasserenante, in cui la fine dell'amore non porta solo tristezza, ma anche crescita.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Eccoci qui per commentare la prossima poesia, se ci siete battete un colpo! :)

Heinrich Heine

Sulla riva del mare silente
Si è levata la notte, e la luna
Si fa largo attraverso le nubi,
E si sente sussurrare i flutti:

Quell'uomo, laggiù, certo è un pazzo,
O deve essere innamorato,
Perché ha l'aria avvilita e contenta,
È contento ed è insieme avvilito?

E la luna guardandolo ride,
E con limpida voce dichiara:
Quello è innamorato ed è pazzo,
E per giunta è anche un poeta.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Eccoci qui per commentare la prossima poesia, se ci siete battete un colpo! :)

Heinrich Heine

Sulla riva del mare silente
Si è levata la notte, e la luna
Si fa largo attraverso le nubi,
E si sente sussurrare i flutti:

Quell'uomo, laggiù, certo è un pazzo,
O deve essere innamorato,
Perché ha l'aria avvilita e contenta,
È contento ed è insieme avvilito?

E la luna guardandolo ride,
E con limpida voce dichiara:
Quello è innamorato ed è pazzo,
E per giunta è anche un poeta.

quante volte sono (stato) quell'uomo ...
 
G

giovaneholden

Guest
Heinrich Heine

Sulla riva del mare silente
Si è levata la notte, e la luna
Si fa largo attraverso le nubi,
E si sente sussurrare i flutti:

Quell'uomo, laggiù, certo è un pazzo,
O deve essere innamorato,
Perché ha l'aria avvilita e contenta,
È contento ed è insieme avvilito?

E la luna guardandolo ride,
E con limpida voce dichiara:
Quello è innamorato ed è pazzo,
E per giunta è anche un poeta.

Tra i maggiori poeti tedeschi del suo periodo,Heinrich Heine riesce in questo componimento a infondere nel tema classico romantico dell'amore una connotazione ironica,quando ricalca la sua pazzia di innamorato con la recidivante di essere pure un poeta,facendo saltare lo schema che vede nei primi versi il classico rimatore travagliato che consuma il pavimento e la suola delle scarpe mentre si strugge per il bene amato. Grazie a ciò risulta piena di grazia e per nulla stucchevole come poesia.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Quoto in pieno la recensione di giovaneholden, prevale l'(auto)ironia che rende la poesia rasserenante e gradevole. Forse un poeta o uno scrittore, attraverso la sua penna, riesce a vedere con più lucidità se stesso dall'esterno; tutti siamo passati attraverso quella sensazione duplice di avvilimento e felicità, eppure magari sul momento non riusciamo a rendercene conto o a provare almeno per un attimo quel minimo di distacco che ci mostra il lato buffo del nostro stesso sentimento.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La penultima poesia è Colloquio sentimentale di Paul Verlaine :)

Nel vecchio parco gelido e deserto
sono appena passate due forme.

Hanno occhi morti, e labbra molli,
e le loro parole si odono a stento.

Nel vecchio parco gelido e deserto
due spettri hanno evocato il passato.

- Ricordi la nostra estasi d'allora?
- E perchè vuoi che la ricordi?

- Batte ancora il tuo cuore solo a udire il mio nome?
Ancora vedi in sogno la mia anima? - No.

- Ah, i bei giorni d'indicibile felicità
quando univamo le nostre bocche! - Può darsi.

- Com'era azzurro il cielo, e grande la speranza!
- Vinta, fuggìla speranza, nel cielo nero.

Andavano così tra l'avena selvatica,
e le loro parole le udì solo la notte.
 
G

giovaneholden

Guest
Colloquio sentimentale

Poesia fortemente pessimistica,questa di Verlaine,su un sentimento ormai affievolito dal tempo,dalle avversità,dalla vita che ha preso altri sentieri per i due ex amanti. La trovo molto triste ma al tempo stesso fotografa bene la fase in cui la passione e il sentimento affievoliscono.
 
P

ParallelMind

Guest
Verlaine come molti altri celebri scrittori,pensa che l'amore sia cosi`meraviglioso,speciale e unico,da non potersi ripetere tutti i giorni della nostra vita.Ogni lieto istante e`destinato a perdersi nel tempo,a sfumare non tanto nei ricordi quanto nel cuore.
E`un camino acceso che alimentava speranza e calore,al quale non vene messa piu`legna dai due amanti e quindi lentamente si spegne.Il protagonista col tizzone cerca disperatamente di recuperare qualche pezzo di brace sotto la fuligine,ma invano.
Quella che entrambi guardano e`un'altra vita,ormai,solo due spettri del passato,e di questo dramma ne e`testimone solo la notte,non ve ne sara`memoria alcuna di cio`che e`stato per gli altri uomini.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Uno dei due amanti (o ex) sembra più nostalgico, pare che quasi non si voglia rassegnare o quantomeno ricorda sospirando la passione ormai non più esistente. L'altro sembra avere quasi scordato i momenti d'amore, o quantomeno per lui non hanno più significato, tanto sono stati trasformati dall'apatia presente. L'immagine dei due spettri è veramente triste. Non so perché ma immagino due uomini, di una certa età e dal volto spento.
 

Jessamine

Well-known member
Psicofarmaci - Hot

Scusatemi, quando il poeticforum è iniziato ero sommersa dagli esami, e poi, lo ammetto, mi sono scordata di tornare qui :boh:
Ora pian piano mi metto in pari..

Allora, anche io ho colto quasi un po' di ironia, come una sorta di tentativo di dissimulare la gravità degli argomenti dietro quelle rime che quasi scivolano in filastrocche.
Eppure questo mi è piaciuto, quasi facesse anche questo parte dell'oblio (dato dagli psicofarmaci?) di cui si parla.
Mi è piaciuta anche la continuità fra l'illusione dell'amore della prima parte, e l'illusoria, forse forzata, serenità dei versi finali.
Mi dispiace solo di aver letto la spiegazione di Hot subito dopo aver letto la poesia (avrei voluto aspettare, commentare prima solo seguendo quello che questa poesia mi ha dato, e solo alla fine leggere le parole di Hot, ma non ho resistito :mrgreen:).
 
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