Era tanto che questo libro aspettava di essere letto. Ho visto il film almeno un paio di volte ma non avevo mai letto la storia raccontata da King.
L'inizio non mi ha entusiasmato. Devo dire che il film, rispetto al libro, inizia meglio (mi riferisco a quello che ricordo del film, visto parecchi anni fa). Nel film la storia è raccontata in modo più lineare e secondo me questo metodo funziona meglio, creando una suspense che salirà via via sempre di più.
Altra cosa che non ho molto apprezzato è che l'autore, nelle prime pagine, usa brevi frasi per far presagire qualcosa che accadrà in seguito. E' sempre un modo per far crescere la tensione nel lettore, ma è un po' spicciolo, specie se usato da uno come King. Magari è stato solo un esperimento di scrittura.
Per il resto la storia è piacevole e sempre più intrigante; nonostante conoscessi già la storia è stato interessante leggerla e sentirla raccontare dall'autore.
Sicuramente rispetto al film (almeno per quel che ricordo) il film è parecchio più "macabro", o comunque pesante nei contenuti. In altre parole, i disturbi di Annie sono ancora più evidenti di quanto non lo siano nel film. Anche il modo in cui vengono descritte le reazioni dello scrittore, Paul Sheldon, sono interessanti e coinvolgenti. Man mano che il tempo passa i segni del suo "cedimento mentale" sono sempre più evidenti e rendono più realistica la storia. Un po' meno gradevole invece (per me, e spiego subito il perché) il personaggio di Annie nella sua pazzia. Il problema è che i cattivi di King sono sempre molto, molto cattivi e molto, molto poco umani. In molti casi va bene, ma qui è diverso. Annie è una persona normale, come tutti noi, solo che ha dei seri problemi. Molto seri, se è per questo. Ma il punto è che mi sarei aspettato almeno qualche traccia di umanità in lei, qualcosa che non fosse usato solo per renderla ancora più pazza.
Giusto per essere ancora più bastian contrario, mi ha dato un po' fastidio anche la scelta di King di inserire nel libro capitoli interi (non troppi comunque) del libro che il protagonista sta scrivendo. Secondo me non aiutano per niente la narrazione o il godimento della storia, però c'è da dire che rendono più reale e apprezzabile il lavoro che il protagonista sta facendo.
Insomma, per riassumere ci sono pro e contro. La storia è raccontata in modo più intenso e "macabro" rispetto al film, ma alcune scelte dell'autore non mi convincono appieno. Non rovinano il libro comunque, è giusto per far emergere il pignolo che è in me.
Voto: 3 stelle e mezza su 5