Trasmettere la passione per la lettura

Lin89

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Io vado controcorrente: credo che LA PASSIONE per la lettura o ce l'hai o non ce l'hai, si puo' trasmettere LA LETTURA ma il fatto di trarre piacere da un libro, di non poter fare a meno di ritagliarsi nell'arco della giornata uno spazio per la lettura, di amare o odiare i personaggi e i luoghi al punto quasi di vederli, con quello si nasce, si ha nel DNA, come saper disegnare o avere orecchio per la musica. Forse sarò snob ma io la vedo così.:)

Concordo con Reid. Opinione rispettabile, certo, però è un po' troppo assolutistica la visione di Ila. Leggere non è paragonabile a saper disegnare o comporre musica o saper scrivere. Questi sono talenti innati che comunque devono essere perfezionati con la pratica. Leggere, secondo me, potenzialmente riesce a tutti. Immaginare posti e luoghi descritti, riescono a farlo tutti. Tutti hanno questa capacità. Chi non legge, non lo fa per ben altri motivi. Per esempio, vedono chi legge come una sorta di "sfigato", qualcuno incapace di interagire con l'esterno, incapace di socializzare, oppure incosciamente evitano di fermarsi a pensare, perchè la lettura impone questo (e lasciamo stare che magari non a tutti riesce nella maniera corretta... ma si apprezza lo sforzo :mrgreen:). Può anche essere come quando si era a scuola e si è portati più per la matematica che non per la letteratura, però se c'è un professore che ci sa fare, magari possiamo cambiare idea sulla letteratura, scopriamo che ci piace e da lì non smettere mai più. :) A volte riusciamo a cambiare idea da soli, a volte invece serve una mano dall'esterno. A maggior ragione se la mano la chiediamo, come ha fatto il collega di Reid.

Pongo come esempio un mio amico, mi ha visto per anni leggere e altrettanti anni parlare di libri in giro. Ogni volta, scherzando ma neanche tanto, mi diceva che secondo lui sarebbe bruciato vivo se fosse entrato in una libreria, tipo diavolo e acqua santa. :mrgreen: Ebbene, signori e signore e signorine, oggi legge e lo fa con passione. Certo, non legge autori classici e importanti. Ha iniziato col fantasy, Il Trono di Spade, per la precisione, ma ha iniziato e mi ringrazia, perchè trova nella lettura conforto e riesce a staccare la spina dal mondo per un po' (che sono due delle funzioni principali della lettura :)).
 

ila78

Well-known member
Concordo con Reid. Opinione rispettabile, certo, però è un po' troppo assolutistica la visione di Ila. Leggere non è paragonabile a saper disegnare o comporre musica o saper scrivere. Questi sono talenti innati che comunque devono essere perfezionati con la pratica. Leggere, secondo me, potenzialmente riesce a tutti. Immaginare posti e luoghi descritti, riescono a farlo a tutti. Tutti hanno questa capacità. Chi non legge, non lo fa per ben altri motivi. Per esempio, vedono chi legge come una sorta di "sfigato", qualcuno incapace di interagire con l'esterno, incapace di socializzare, oppure incosciamente evitano di fermarsi a pensare, perchè la lettura impone questo (e lasciamo stare che magari non a tutti riesce nella maniera corretta... ma si apprezza lo sforzo :mrgreen:). Può anche essere come quando si era a scuola e si è portati più per la matematica che non per la letteratura, però se c'è un professore che ci sa fare, magari possiamo cambiare idea sulla letteratura, scopriamo che ci piace e da lì non smettere mai più. :) A volte riusciamo a cambiare idea da soli, a volte invece serve una mano dall'esterno. A maggior ragione se la mano la chiediamo, come ha fatto il collega di Reid.

Pongo come esempio un mio amico, mi ha visto per anni leggere e altrettanti anni parlare di libri in giro. Ogni volta, scherzando ma neanche tanto, mi diceva che secondo lui sarebbe bruciato vivo se fosse entrato in una libreria, tipo diavolo e acqua santa. :mrgreen: Ebbene, signori e signore e signorine, oggi legge e lo fa con passione. Certo, non legge autori classici e importanti. Ha iniziato col fantasy, Il Trono di Spade, per la precisione, ma ha iniziato e mi ringrazia, perchè trova nella lettura conforto e riesce a staccare la spina dal mondo per un po' (che sono due delle funzioni principali della lettura :)).

E qui viene fuori il lato "estremista" della Ila. :mrgreen: Io rimango fermamente convinta che IL PIACERE della lettura sia innato, hai ragione Lin, tutti possono leggere, ma trarre piacere dalla lettura al punto da dire : "E' una passione" "Se non leggo almeno un paio di paginette al giorno non mi sento in pace con me stesso" ce l'hai dentro, tutti i lettori che conosco non ricordano esattamente a che punto della loro vita hanno iniziato a leggere e quasi tutti ti dicono "E' una cosa che ho fin da piccolo". I lettori tardivi sono apprezzabili e ammirevoli per lo sforzo ma non credo vedranno mai la lettura come i lettori "dalla nascita".
Avete visto Pretty Woman? Quando Richard Gere porta Julia Roberts all'opera le dice "Le persone che vedono l'opera per la prima volta o l'amano o la detestano, se l'amano l'amano per sempre, altrimenti impareranno ad apprezzarla, ma non la sentiranno mai veramente". Io la penso così per la lettura
 

Lin89

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E qui viene fuori il lato "estremista" della Ila. :mrgreen: Io rimango fermamente convinta che IL PIACERE della lettura sia innato, hai ragione Lin, tutti possono leggere, ma trarre piacere dalla lettura al punto da dire : "E' una passione" "Se non leggo almeno un paio di paginette al giorno non mi sento in pace con me stesso" ce l'hai dentro, tutti i lettori che conosco non ricordano esattamente a che punto della loro vita hanno iniziato a leggere e quasi tutti ti dicono "E' una cosa che ho fin da piccolo". I lettori tardivi sono apprezzabili e ammirevoli per lo sforzo ma non credo vedranno mai la lettura come i lettori "dalla nascita".
Avete visto Pretty Woman? Quando Richard Gere porta Julia Roberts all'opera le dice "Le persone che vedono l'opera per la prima volta o l'amano o la detestano, se l'amano l'amano per sempre, altrimenti impareranno ad apprezzarla, ma non la sentiranno mai veramente". Io la penso così per la lettura

Beh, continuo a non essere d'accordo. :mrgreen: Lasciamo da parte un attimo la lettura e soffermiamoci di più sulla parola "passione". Leggere lo fanno tutti sin da piccoli, ormai. Si inizia a scuola, con la mestra che ti fa leggere ad alta voce davanti a tutti un pezzo di racconto. A volte non riesce a fartelo leggere tutto e ti dice di finirlo a casa. Bene, qui si aprono due varianti, la prima (la mia, per esempio) è che finisci di leggere a casa spinto dalla curiosità. La seconda (quella di più di metà della mia classe), preferisce andare a giocare a pallone quei dieci minuti in più che ci sarebbero voluti per leggere la fine del racconto. Ce ne sarebbe anche una terza, in verità, ovvero colui o colei che non legge perchè "tanto poi mi racconta Lin la fine in classe domani mattina". :mrgreen:
Chi sceglie la prima strada, il curioso, è naturale che quando si troverà un libro davanti, fosse anche un Harmony, lo apre e inizia a leggere. Il resto farà una smorfia quasi di schifo e andrà a giocare a pallone perchè pensa di divertirsi così di più, perchè così si fa un'attività fisica (che è comunque meno faticoso di quella intellettuale e gratifica di più il corpo, checchè se ne dica).
Bene, tutto sto papiro per dire che la lettura ci viene proposta fin da piccolini come opzione. Un po' meno, per esempio, la raccolta di francobolli o la numismatica, che però puoi scoprire come passione da grande e coltivarla. La passione, in qualsiasi accezione vogliamo definirla, sboccia quand'è matura e per alcuni non sboccia mai o hanno bisogno di fare esperienze e periodi di vita diversi per poi scoprire in sé il piacere di leggere.

Finisco con una battura, sono sicura che Richard ha detto quella frase a Julia solo per far colpo su di lei. :mrgreen:
 

Reid

Member
Pongo come esempio un mio amico, mi ha visto per anni leggere e altrettanti anni parlare di libri in giro. Ogni volta, scherzando ma neanche tanto, mi diceva che secondo lui sarebbe bruciato vivo se fosse entrato in una libreria, tipo diavolo e acqua santa. :mrgreen: Ebbene, signori e signore e signorine, oggi legge e lo fa con passione. Certo, non legge autori classici e importanti. Ha iniziato col fantasy, Il Trono di Spade, per la precisione, ma ha iniziato e mi ringrazia, perchè trova nella lettura conforto e riesce a staccare la spina dal mondo per un po' (che sono due delle funzioni principali della lettura :)).

Riuscire a regalare a una persona vicina le chiavi del nostro mondo onirico, non è facile; hai fatto "u miracolo" :mrgreen:

E sopratutto, è estremamente amabile da parte nostra provarci... :??
 

Reid

Member
E qui viene fuori il lato "estremista" della Ila. :mrgreen: Io rimango fermamente convinta che IL PIACERE della lettura sia innato, hai ragione Lin, tutti possono leggere, ma trarre piacere dalla lettura al punto da dire : "E' una passione" "Se non leggo almeno un paio di paginette al giorno non mi sento in pace con me stesso" ce l'hai dentro, tutti i lettori che conosco non ricordano esattamente a che punto della loro vita hanno iniziato a leggere e quasi tutti ti dicono "E' una cosa che ho fin da piccolo". I lettori tardivi sono apprezzabili e ammirevoli per lo sforzo ma non credo vedranno mai la lettura come i lettori "dalla nascita".
Avete visto Pretty Woman? Quando Richard Gere porta Julia Roberts all'opera le dice "Le persone che vedono l'opera per la prima volta o l'amano o la detestano, se l'amano l'amano per sempre, altrimenti impareranno ad apprezzarla, ma non la sentiranno mai veramente". Io la penso così per la lettura

Puntualizzo però che da piccoli non riusciamo a capire il vero senso delle situazioni, seguiamo l’istinto e imitiamo gli altri.
L’imitazione, secondo me, è molto influenzata dal come, chi sta effettuando l’azione, viene effettuata e non dall’azione stessa.
Mi spiego meglio: un bambino o comunque un ragazzo che ha un professore di lettere che è entusiasta della sua materia e oltre a far leggere testi e poesie, trasmette anche sentimenti con il suo linguaggio non verbale, il bambino di conseguenza, sarà più incuriosito e predisposto nell’imitare quello che fa.
Se tutti i professori di medie ed elementari, oltre che insegnare a memoria opere per poi essere dimenticate per la formazione del Milan, trasmettessero la passione vera, il modo per evadere con la testa, secondo me vivremmo anche in un paese migliore.

Un altro sbaglio della società che secondo me è devastante, è lo sbaglio dei genitori che per comodità mettono i propri figli davanti a un televisore.
Cosi, predisponiamo i nostri figli a un pensiero fisso, a un pensiero dettato e non a un pensiero elaborato; cosa succederebbe se dessi a mio filgio un libro da leggere ? Mi riempirebbe di domande su cosa vuol dire questo, sul perchè di quello e quell'altro; questo a me genitore dà fastidio perchè, dopo una giornata di lavoro, non ho voglia e tempo di rispondere alle sue inezie, che però se ci basiamo sulla teoria della relatività contestualizzata nella letteratura e sociologia, per lui sono le fondamenta per una costruzione mentale in futuro.
Ps. Non ho figli :W
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Per ora mi limito a dire la mia sulla domanda iniziale,poi con calma leggerò tutti i post.

Secondo me hai fatto bene a regalargli un libro (io non li presto più da anni, l'ho fatto in passato e me ne sono pentita per come mi sono ritornati,quelli che sono ritornati :W).
Sulla scelta non condivido,ma è una questione mia,non ho molto amato quel libro :boh:, però se a te ha trasmesso molto, è stata la scelta giusta :wink:.
Non potendo sapere ancora i suoi gusti,ti sei basato sui tuoi, in futuro magari se il tuo collega deciderà di leggere altro (e lo spero per te e per lui) ti chiederà qualcosa di affine ai suoi interessi.
Ricordo che regalai a mia cugina quando era al 3° anno di Liceo "Il mondo di Sofia" (che io avevo letto l'anno dopo il Liceo e mi era piaciuto molto) per aiutarla nello studio della filosofia, ma forse sbagliai perchè lei non lo lesse subito, era impegnata con lo studio e preferiva apprendere piano piano dal prof piuttosto che tutto insieme dal libro.
Poi mi sa che non l'ha più letto (dovrei chiederglielo appena la vedo - attualmente è a Roma,laureata in Medicina e al 1° anno di specializzazione-).

Sarebbe una bella soddisfazione per te essere riusciuto a trasmettere la passione per la lettura, poter dare dei consigli e aiutare nella scelta dei libri anche se forse non è facile con chi è completamente a digiuno e definisce "oggetti" i nostri adorati libri :ad:.
 

ila78

Well-known member
Beh, continuo a non essere d'accordo. :mrgreen:
Finisco con una battura, sono sicura che Richard ha detto quella frase a Julia solo per far colpo su di lei. :mrgreen:

Beh, il mondo è bello perché è vario (o avariato) no, Lin? :mrgreen:
Richard non aveva bisogno di tirare fuori quella frase per far colpo su di lei, bastava lui e il ricco (nel senso di danaroso) contesto in cui era inserito. :mrgreen:
 

Lin89

Active member
Beh, il mondo è bello perché è vario (o avariato) no, Lin? :mrgreen:
Richard non aveva bisogno di tirare fuori quella frase per far colpo su di lei, bastava lui e il ricco (nel senso di danaroso) contesto in cui era inserito. :mrgreen:

Certo che il mondo è bello perchè è vario! Ma siamo qui pour parler. :mrgreen:

Ti offendi se ti dico che c'avrei scommesso la testa che avresti risposto così alla mia battuta? :mrgreen: Comunque se davvero così fosse, fossi stata in Richard l'avrei lasciata per strada. :mrgreen:
 

ila78

Well-known member
Certo che il mondo è bello perchè è vario! Ma siamo qui pour parler. :mrgreen:

Ti offendi se ti dico che c'avrei scommesso la testa che avresti risposto così alla mia battuta? :mrgreen: Comunque se davvero così fosse, fossi stata in Richard l'avrei lasciata per strada. :mrgreen:

No, non mi offendo, perchè dovrei? :D
 
M

maredentro78

Guest
Beh, continuo a non essere d'accordo. :mrgreen: Lasciamo da parte un attimo la lettura e soffermiamoci di più sulla parola "passione". Leggere lo fanno tutti sin da piccoli, ormai. Si inizia a scuola, con la mestra che ti fa leggere ad alta voce davanti a tutti un pezzo di racconto. A volte non riesce a fartelo leggere tutto e ti dice di finirlo a casa. Bene, qui si aprono due varianti, la prima (la mia, per esempio) è che finisci di leggere a casa spinto dalla curiosità. La seconda (quella di più di metà della mia classe), preferisce andare a giocare a pallone quei dieci minuti in più che ci sarebbero voluti per leggere la fine del racconto. Ce ne sarebbe anche una terza, in verità, ovvero colui o colei che non legge perchè "tanto poi mi racconta Lin la fine in classe domani mattina". :mrgreen:
Chi sceglie la prima strada, il curioso, è naturale che quando si troverà un libro davanti, fosse anche un Harmony, lo apre e inizia a leggere. Il resto farà una smorfia quasi di schifo e andrà a giocare a pallone perchè pensa di divertirsi così di più, perchè così si fa un'attività fisica (che è comunque meno faticoso di quella intellettuale e gratifica di più il corpo, checchè se ne dica).
Bene, tutto sto papiro per dire che la lettura ci viene proposta fin da piccolini come opzione. Un po' meno, per esempio, la raccolta di francobolli o la numismatica, che però puoi scoprire come passione da grande e coltivarla. La passione, in qualsiasi accezione vogliamo definirla, sboccia quand'è matura e per alcuni non sboccia mai o hanno bisogno di fare esperienze e periodi di vita diversi per poi scoprire in sé il piacere di leggere.

Finisco con una battura, sono sicura che Richard ha detto quella frase a Julia solo per far colpo su di lei. :mrgreen:

Concordo la passione si costruisce con il tempo, l'amore,la dedizione,invece il piacere può essere immediato e si possono contagiare più persone!ma d'altronde la linguista sei tu!!!:mrgreen::mrgreen:
Pe ril film non mi pronuncio la mia cara Ila sa che ne penso!!:mrgreen::mrgreen:io ci avrei visto un bel film horror!!:mrgreen::mrgreen::mrgreen:a me la Roberts è piaciuta solo e tanto in "Mary Reilly".:mrgreen:
 

malafi

Well-known member
Io vado controcorrente: credo che LA PASSIONE per la lettura o ce l'hai o non ce l'hai, si puo' trasmettere LA LETTURA ma il fatto di trarre piacere da un libro, di non poter fare a meno di ritagliarsi nell'arco della giornata uno spazio per la lettura, di amare o odiare i personaggi e i luoghi al punto quasi di vederli, con quello si nasce, si ha nel DNA, come saper disegnare o avere orecchio per la musica. Forse sarò snob ma io la vedo così.:)

Sono d'accordo con la prima parte di quel che dici, meno con la seconda.
La passione non si trasmette con un atto, con una sensibilizzazione, nè con un bel libro. Ovvero: se ci si riesce è casuale, è un serendipity. Vuol dire che quella passione era latente e si sviluppa perchè la persona era recettiva. Sotto la cenere covava la brace. Non sei stato tu a dire la cosa gusta o regalare il libro giusto.

Sono meno d'accordo invece col fatto che con la passione si nasce. Perchè la persona si evolve ..... e le passioni con essa.

E qui viene fuori il lato "estremista" della Ila. :........... I lettori tardivi sono apprezzabili e ammirevoli per lo sforzo ma non credo vedranno mai la lettura come i lettori "dalla nascita".

Ma daaaaiiiiiiii .......:D No, io ne conosco di lettori tardivi che si sono ammalati.
 

malafi

Well-known member
..
però ammetto che quando una persona mi dice, "Sai a me piace leggere" oppure risponde via what's app a un "Che fai?" con un "Sto leggendo un libro" ecco...io mi sciolgo. Non c'è niente di più bello che conversare con una persona di un libro letto, anche solo dicendo mi è piaciuto o non mi è piaciuto. Perchè un libro è un impegno, non è una cosa facile leggere un libro, ci vuole tempo, bisogna ritagliarselo quel tempo, lasciando indietro altre cose. Non puoi essere distratto, non puoi pensare ad altro. E se una persona ha voglia di farlo già vuol dire che è qualcuno di un certo livello :D

Urca ....:D Lin parlava di snobismo dei lettori doc (facendo anche un po' di autocritica). ma anche tu .....:mrgreen:
Un conto è dire: provo immediato interesse per un lettore doc (questo ci sta, è una cosa soggettiva). Un conto è dire che uno è già di un certo livello se è un lettore doc.
Questo lo trovo un po' snob o, almeno, una generalizzazione.:)
 
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