Lin89
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Io vado controcorrente: credo che LA PASSIONE per la lettura o ce l'hai o non ce l'hai, si puo' trasmettere LA LETTURA ma il fatto di trarre piacere da un libro, di non poter fare a meno di ritagliarsi nell'arco della giornata uno spazio per la lettura, di amare o odiare i personaggi e i luoghi al punto quasi di vederli, con quello si nasce, si ha nel DNA, come saper disegnare o avere orecchio per la musica. Forse sarò snob ma io la vedo così.
Concordo con Reid. Opinione rispettabile, certo, però è un po' troppo assolutistica la visione di Ila. Leggere non è paragonabile a saper disegnare o comporre musica o saper scrivere. Questi sono talenti innati che comunque devono essere perfezionati con la pratica. Leggere, secondo me, potenzialmente riesce a tutti. Immaginare posti e luoghi descritti, riescono a farlo tutti. Tutti hanno questa capacità. Chi non legge, non lo fa per ben altri motivi. Per esempio, vedono chi legge come una sorta di "sfigato", qualcuno incapace di interagire con l'esterno, incapace di socializzare, oppure incosciamente evitano di fermarsi a pensare, perchè la lettura impone questo (e lasciamo stare che magari non a tutti riesce nella maniera corretta... ma si apprezza lo sforzo ). Può anche essere come quando si era a scuola e si è portati più per la matematica che non per la letteratura, però se c'è un professore che ci sa fare, magari possiamo cambiare idea sulla letteratura, scopriamo che ci piace e da lì non smettere mai più. A volte riusciamo a cambiare idea da soli, a volte invece serve una mano dall'esterno. A maggior ragione se la mano la chiediamo, come ha fatto il collega di Reid.
Pongo come esempio un mio amico, mi ha visto per anni leggere e altrettanti anni parlare di libri in giro. Ogni volta, scherzando ma neanche tanto, mi diceva che secondo lui sarebbe bruciato vivo se fosse entrato in una libreria, tipo diavolo e acqua santa. Ebbene, signori e signore e signorine, oggi legge e lo fa con passione. Certo, non legge autori classici e importanti. Ha iniziato col fantasy, Il Trono di Spade, per la precisione, ma ha iniziato e mi ringrazia, perchè trova nella lettura conforto e riesce a staccare la spina dal mondo per un po' (che sono due delle funzioni principali della lettura ).