Sud e magia

~ Briseide

Victorian Lady
Quel gesto di Salvini mi si è stampato nella memoria da quando lo sentii intonare quelle vili canzoncine... E ora si atteggia pure ad intellettuale non razzista il tipo! Le facce toste che esistono in politica davvero si vedono difficilmente altrove...
Ed ora la nuova moda vuole che venga data in pasto ai giornali la pronta punizione riservata all'ultras ed ai così incivili tifosi napoletani per dare una parvenza di giustizia funzionante... mentre ogni domenica in tutti gli stadi continuano ad essere intonati cori che non fanno altro che amplificare e ricordare continuamente al popolo di Napoli quanto vengano bistrattati altrove... ma com'è che ancora nessuno capisce che queste stupide sanzioni che infliggono alle tifoserie non fanno che accrescere il problema, non solo a livello calcistico, ma proprio civile? Che tristezza, ma soprattutto... che ignoranza! :W
 
Finora nessuna testata nazionale online, nessun telegiornale ha parlato di ciò che è successo alla Reggia di Caserta. In Francia Versailles è metà di attrazione per milioni di turisti, la nostra Reggia per anni è stato bivacco dei militari italiani, fin dai tempi dell'invasione piemontese, ed ora è sottoposta alla furia iconoclasta della classe politica italiana.

Addio Caserta

P.s. Un consiglio ai forumlibrosi appassionati d'arte, andate a vederla prima che crolli del tutto, ne vale davvero la pena, almeno quello che resta.

Crollo alla Reggia, danni ma nessun ferito
 
Gigi Di Fiore

Elogio del pregiudizio: campionario semiserio di luoghi comuni sui meridionali

Un giudizio, partorito da opinioni precostituite prive di conoscenza diretta, è un pregiudizio. Gli italiani non si conoscono tra loro, ma si lavano la coscienza scaricandosi colpe e responsabilità sui loro problemi. Sui meridionali poi, ovunque siano, il campionario di pregiudizi stratificatisi negli anni lascia solo l'imbarazzo della scelta. Conviene farne un elogio, sperando che nessuno lo prenda sul serio. E non ditemi che è provocatorio.

I meridionali si lavano poco e per questo sono sempre scuri e puzzolenti.
I meridionali sono quasi tutti mafiosi e camorristi.
I meridionali non pagano le tasse e vivono sulle spalle dell'altra Italia.
I meridionali truffano le assicurazioni e per questo devono pagare di più le polizze delle loro auto.
I meridionali non hanno voglia di lavorare e campano con il nostro sudore.

I meridionali si sono mangiati i soldi del terremoto e della Cassa per il Mezzogiorno.
I meridionali sanno solo piangersi addosso, perchè sono pigri e indolenti.
I meridionali accusano sempre gli altri delle loro disgrazie.
I meridionali arrivano sempre in ritardo ovunque.
I meridionali che pretendono di rileggere il loro passato sono neoborbonici.
I meridionali che rivendicano la loro storia sono revisionisti nostalgici.

I meridionali che puntano il dito sugli squilibri con il Nord sono sudisti.
I meridionali che non fanno autocritica sono in cattiva fede.
I meridionali sono tutti approfittatori.
Non affiderei mai un euro a un meridionale.
I meridionali possono solo cantare e far ridere.
I meridionali sono superficiali, poco rigorosi, per nulla affidabili.
I meridionali gesticolano troppo e parlano male.

Altro che Italia! Questa è Affrica. I beduini a riscontro di questi cafoni sono fior di virtù civile (Luigi Carlo Farini).
Oggi le spedisco i deputati e i senatori (meridionali). V.E. vedrà che roba. Ma è malleabile. Sappia tirarne il meglio che potrà a vantaggio dell'Italia. Di ministeriabili non ne veggo uno (Costantino NIgra).
I militari napoletani? Non so per verità cosa si potrà fare di questa canaglia (Alfonso La Marmora).
 

DoppiaB

W I LIBRI !
I meridionali sanno solo piangersi addosso, perchè sono pigri e indolenti.

I meridionali arrivano sempre in ritardo ovunque.

I meridionali sono superficiali, poco rigorosi, per nulla affidabili.

Ma Balda. qui si parla di te! :wink::mrgreen:
Scherzo neh! Specifico perchè i meridionali sono anche un po' permalosi...

I meridionali gesticolano troppo e parlano male.

Loro invece no.

images


images
 

Vangoggha

New member
Tanto perche' i meridionali sono tutte queste cose.. ci tenevo a raccontarvi cosa succede qui, in Sicilia, in diversi comuni.

Premetto che io sono Emiliana, non parlo per " convenienza" ma le cose belle vanno raccontate!

Un'iniziativa partita, indovinate un po'... da Napoli! Si tratta del " caffè in sospeso".
Le persone vanno nel bar e bevono il loro caffe', lasciando a loro scelta, una mancia che va a formare un " fondo cassa" per le persone economicamente non agiate che non posso permettersi di bere un caffe' al bar e in questo modo possono provare ogni tanto il piacere di gustarsi un caffè.

In Sicilia invece esiste una cosa simile che sta prendendo piede sempre piu', funziona con lo stesso metodo ma si tratta del pane.
Chi acquista il pane e ha la possibilita', puo' lasciare una piccola mancia a favore delle persone povere che non possono permettersi di comprare il pane.
Ogni volta che si raggiunge l'importo per poter acquistare un kg di pane, questo viene messe all'interno di un sacchetto a disposizione di tutte le persone con difficolta' economiche. Il tutto e' controllato dagli enti di volontariato comunali.
In alcuni forni a volte si vedono anche 10/12 sacchetti d pane pronti per i bisognosi che possono cosi mangiare un boccone di pane o darlo ai propri figli.

Tutto questo al SUD. Paese dove la crisi si sente di piu', paese dove le persone emigrano al nord per cercare lavoro, paese considerato piu' povero rispetto al settentrione, ma dove le persone si aiutano di piu' con cose piccole ma concrete.
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Riflettiamo seriamnete, ripeto seriamente (se possibile).
E' ancora un tabù parlare di italia divisa?
Creare uno stato federale con un governo centrale con potere legislativo e una serie di mini-stati federali con poteri fiscali regionali non sarebbe la soluzione di ogni male?
La popolazione sarebbe molto più coinvolta nelle "questioni" pubbliche e vigilerebbe in modo molto più attento sull'operato delle amministrazioni locali.

Purtroppo che lo si voglia o no ci sono 2 italie e non voglio discutere di problemi ma di soluzioni.

ma dove le persone si aiutano di piu' con cose piccole ma concrete.
Succede anche al nord, dove le persone aiutano tutti e non solo i loro pari-latitudine.
Certo, da sottolineare che chi non se lo merita secondo i rigidi canoni padani non viene aiutato (giustamente aggiungo io che da questo punto di vista sono Bavarese), ma chi dimostra di impegnarsi e di essere unabrava persona viene più che aiutato.

Concludendo, se domani ci fosse il referendum per l'annessione del Veneto alla Bavaria voterei sì ma io non faccio testo, mi sento fin troppo allineato alla mentalità tedesca su questi aspetti pur amando all'infinito la terra italiana (fino a Pantelleria!).

Quando leggo ste cose mi infurio. Dove abito io, dopo il primo allaccio abusivo, una volta scoperto le altre 59 famiglie avrebbero massacrato di botte l'evasore (ma ripeto, forse non rappresento l'italia settentrionale... 70 anni eravamo austriaci).
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Creare uno stato federale con un governo centrale con potere legislativo e una serie di mini-stati federali con poteri fiscali regionali non sarebbe la soluzione di ogni male?
La popolazione sarebbe molto più coinvolta nelle "questioni" pubbliche e vigilerebbe in modo molto più attento sull'operato delle amministrazioni locali.
In Spagna lo hanno fatto nel 1977 e da allora ogni regione è diventata una comunità autonoma. con un proprio parlamento, polizia, e lingua, perchè ogni dialetto è assurto al livello di lingua, al punto che gli europarlamentari valenciani (ad esempio) hanno il dirirtto ad avere traduttori dal tedesco al valenciano, dal lituano al valenciano, eccetera, perchè allo spagnolo non gli andava bene. Il risultato è una Babele dove esci da un ospedale catalano con la cartella clinica in catalano, vai a Bilbao (a Bilbao si dice Bilbo) e prendi una multa in vasco (lingua nemmeno indoeuropea perciò voglio vederti a contestarla...) eccetera.
Nelle scuole succedono cose divertenti: ad esempio non si studia più la geografia nazionale ma solo quella regionale, perciò nelle isole Canarie dove non esistono fiumi o laghi, si studiano i letti secchi (giuro).
E dal punto di vista fiscale? Funziona, nel senso che se invece di avere 1 parlamento nazionale ne hanno tanti locali, ruba molta più gente.
E il Paese? E' allo sfascio: i catalani stanno indicendo il 2° referendum per l'indipendenza (al primo non ha votato nessuno) e da quando hanno ottenuto un codice a barre speciale per tutti i prodotti catalani, gli spagnoli gli boicottano tutto...

Il punto non è il modello politico, ma quello umano.
Se in paese la gente è ladra (come in Portogallo, Spagna, Grecia e Italia (in primis)) gli puoi mettere il modello politico che vuoi, che ladreranno comunque.
In Italia la nobiltà piemontese, quella lombarda-veneta, quella papalina e quella bi-siciliana rubava quando era divisa, ha continuato a rubare anche dopo che l'hanno unita.
E così i nostri politici: non è che se li metti in gruppi piccoli non rubano più!

Che poi, se proprio dovessimo dividere l'Italia in tre (e a questo punto ci starei) allora mi piacerebbe dividerla in tre macroregioni: la Tirrenia che unisca la Val d'Aosta con la Sicilia, l'Appenninia che unisca la Basilicata col Trentino, e l'Adriatica che unisce il Friuli alla Puglia: sarebbe uno sballo! L'Alto Adige avrebbe uno sbocco sul mare, i lucani diventerebbero mittel-europei; si potrebbe fare il ponte sullo stretto e l'alta velocità per portare a 300 all'ora le acciughe siciliane a Torino per fare la Bagnacauda; in Adriatica potremmo instaurare l'albanese come lingua comune....
Io poi, più che l'annessione alla Bavaria, mi basterebbe un sindaco olandese che mi facesse le corsie per le biciclette.
 
Riflettiamo seriamnete, ripeto seriamente (se possibile).
E' ancora un tabù parlare di italia divisa?
Creare uno stato federale con un governo centrale con potere legislativo e una serie di mini-stati federali con poteri fiscali regionali non sarebbe la soluzione di ogni male?
La popolazione sarebbe molto più coinvolta nelle "questioni" pubbliche e vigilerebbe in modo molto più attento sull'operato delle amministrazioni locali.

Purtroppo che lo si voglia o no ci sono 2 italie e non voglio discutere di problemi ma di soluzioni.

Succede anche al nord, dove le persone aiutano tutti e non solo i loro pari-latitudine.
Certo, da sottolineare che chi non se lo merita secondo i rigidi canoni padani non viene aiutato (giustamente aggiungo io che da questo punto di vista sono Bavarese), ma chi dimostra di impegnarsi e di essere unabrava persona viene più che aiutato.

Concludendo, se domani ci fosse il referendum per l'annessione del Veneto alla Bavaria voterei sì ma io non faccio testo, mi sento fin troppo allineato alla mentalità tedesca su questi aspetti pur amando all'infinito la terra italiana (fino a Pantelleria!).

Quando leggo ste cose mi infurio. Dove abito io, dopo il primo allaccio abusivo, una volta scoperto le altre 59 famiglie avrebbero massacrato di botte l'evasore (ma ripeto, forse non rappresento l'italia settentrionale... 70 anni eravamo austriaci).


Divino! Io vorrei anche farla una riflessione seria, ma prima cerca di essere serio e rigoroso con te stesso.
La tua furia lasciala per altri fatti, ed evitala per il titolo del Gazzettino che ho postato.
Se avessi letto l’articolo in modo serio e rigoroso non solo non ti saresti indignato e mi avresti dato una nordica lezione di civiltà, ma avresti solidarizzato con quei poveri cristi che hanno provato ad accendere un fornellino elettrico per riscaldarsi.
Prendiamo il titolo: A Napoli 60 famiglie su 100 rubano l’energia elettrica.
Da Salvini mi aspetterei la furia politica: Terùn ladri. Anche da Calderolima non da te. Il titolo non corrisponde all’articolo. A Napoli il 99% delle persone pagano l’energia elettrica.
L’articolo dice che sui 100 nuclei residenti nei “bipiani” di Barra, ben 60 hanno un allaccio abusivo.
Il giornalista (chi fa un titolo così può esser definito tale?) ha la verecondia di inserire “bipiani” tra parentesi.
Andiamo a vedere cosa sono i “bipiani” di Barra.
I Bipiani sono dei prefabbricati costruiti all’indomani del sismo dell’’80 per i senza tetto campani, costruiti tra Barra e Ponticelli, non esattamente il Vomero.
I Bipiani, simil container, nulla a che vedere con le residenze di “lusso” delle New Town aquilane furono abbandonati molti anni dopo, a seguito della costruzione di case popolari nei quartieri di Barra e Ponticelli ove si trasferirono le famiglie ivi ospitate.
Nel 1998, ben 18 anni dopo il sisma, al trasferimento dei disperati napoletani, quelle baracche furono occupate da immigrati ivoriani, albanesi e rumeni. Nel 2004 c’è stata un’ordinanza di sgombro, per le autorità quelle baracche non dovrebbero esistere. Le condizioni di vita sono al limite della sopravvivenza. La situazione igienico – sanitaria è precaria, molte baracche non hanno l’acqua potabile, sorvoliamo sulla loro composizione, costruite con amianto, del quale conosciamo il suo essere un materiale cancerogeno.
Mi fermo qua, non mi va di continuare. Alla luce di quello che ho scritto, il titolo del Gazzettino doveva essere:
“Nei bipiani di Barra, 40 famiglie su 100 pagano inspiegabilmente pagano l’elettricità”.
Non c’è polemica Divino!, ma se una persona che io reputo intelligente come te, mi fa questi discorsi, allora questo paese non ha veramente futuro.
Sulla vostra annessione alla Bavarìa, dimmi dove devo firmare, ma ricordati che ogni Sud ha un suo Nord.
In Le ragioni del Sud di Domenico Ficarra è riportato questo passo, descrive come gli austriaci consideravano i lombardi:
«Considerate le condizioni molto depresse della Lombardia, sotto tutti gli aspetti, il governo austriaco cerca, con sovvenzioni a fondo perduto, con prestiti di favore, con esenzioni tributarie e premi di produzione e di esportazione, oltre che con divieti di importazione a tutela dalla concorrenza straniera, di sollecitare le capacità produttive indigene (...). L'amministrazione austriaca invita anche imprenditori stranieri, maestri, tecnici e operai a prendere dimora in Lombardia, ma malgrado l'assistenzialismo, i risultati che vengono conseguiti in quella regione sono molto modesti, sicuramente non proporzionati all'impegno sopportato dal pubblico erario».

Sono cambiati i tempi, ma non credo che l’opinione dei tedeschi sul Veneto sia molto diversa di quella austriaca nei confronti dei lombardi.
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Non c’è polemica Divino!, ma se una persona che io reputo intelligente come te, mi fa questi discorsi, allora questo paese non ha veramente futuro.
Completamente d'accordo con te! Questo paese, senza introdurre un serio federalismo fiscale, non ha alcun futuro. Tieni d'occhio quel poco che raccontano sui paesi vicino alla frontiera (ticino, carinzia, tirolo, etc.), tieni d'occhio le statistiche sulle emigrazioni... un treno per andare avanti ha bisogno di una locomotiva, se questa si sta spegnendo tutto il treno si ferma.

I Bipiani, simil container, nulla a che vedere con le residenze di “lusso” delle New Town aquilane furono abbandonati molti anni dopo, a seguito della costruzione di case popolari nei quartieri di Barra e Ponticelli ove si trasferirono le famiglie ivi ospitate.
Da un altro punto di vista il titolo dovrebbe essere:
“I bipiani di Barra, come mai sono ancora in piedi e ci sono ben 100 famiglie?”.

Sono cambiati i tempi, ma non credo che l’opinione dei tedeschi sul Veneto sia molto diversa di quella austriaca nei confronti dei lombardi.
Ho usato l'esempio della Baviera perchè conosco bene il contesto. Triveneto, alto adige, tirolo e baviera hanno un contesto e un modo di pensare particolare, molto simile tra di loro. Se vuoi offendere un bavarese dagli del tedesco. Le analogie tra italia e germania sono moltissime dal punto di vista sociale, sono pochissime dal punto di vista fiscale ed hai ragione anche qui, il paragone non è fattibile.

E dal punto di vista fiscale? Funziona, nel senso che se invece di avere 1 parlamento nazionale ne hanno tanti locali, ruba molta più gente.
D'accordo. A me importa che ogni regione finanzi i propri ladri. Se alla popolazione di una regione sta bene avere tanti ladri questo non intacca l'economia di regioni che non vogliono pagare stipendi ai propri ladri regionali.
Esempio: se il Veneto vuole pagare 200.000 € al giorno il proprio presidente lo può fare purchè siano esclusivamente le tasse della popolazione veneta a finanziare ciò e non le tasse dei lavorati piemontesi. Se la regione Sicilia vuole farsi un sub-parlamento lo può fare purchè siano solamente i cittadini siciliani a finanziarlo e così via. So che è una visione utopica ma discuterne non può che far bene.

W l'Italia intera e unita!

Ecco Paolo Caiazzo :mrgreen:

 
Ultima modifica:
Un "serio federalismo fiscale", prova a spiegarmi cosa intendi per serio.

“I bipiani di Barra, come mai sono ancora in piedi e ci sono ben 100 famiglie?”.
Domanda legittima, hai provato a darti anche una risposta?

Visto che hai riformulato la domanda, provi ancora furia quando leggi il titolo del Gazzettino o ti fai una risata amara pensando che purtroppo tutti possono scrivere le idiozie che vogliono sui giornali?


E se tornassimo al catasto onciario? Credo che potrebbero copiarcelo anche i bavaresi.
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
o ti fai una risata amara pensando che purtroppo tutti possono scrivere le idiozie che vogliono sui giornali?
Sono contento che tutti possano scrivere idiozie sui giornali, così come sono contento che al giorno d'oggi tutti possano con poco sforzo approfondire ogni singolo accadimento.

Io gioisco se un giornale scrive
"Veneziani ladri" riferendosi al caso mose --> fa arrabbiare i Veneziani che se possono vigilano di più e meglio sui loro politici tentando che succedano ruberie.
Mi fa piacere che si scriva Padova razzista per via del muro --> fa arrabbiare la gente che quindi stimola l'amministrazione a risolvere definitivamente e per bene il problema.
Imprenditori vicentini tutti ladri --> benissimo! Gli onesti si arrabbiano, non tollerano ciò e vigileranno maggiormente su quelli marci.
Analogamente: a Napoli si ruba l'elettricità. Benissimo, un cittadino napoletano onesto si arrabbia ed è stimolato a far sì che la comunità si comporti bene.

Non capisco dove sta il problema. Forse nei 60enni, 70enni c'è ancora la divisione polemtoni-terroni, chi ha meno di 40 anni sente l'italia unita e non fa caso a titoli cazzata. Chi ha meno di 40 anni ha viaggiato, ha cultura e soprattutto spirito critico. Sa come formare le proprie idee ed opinioni. E dell'opinione di chi non lo sa fare, personalmente, me ne frega poco (il parere mainstream è noioso come un romanzo tedesco).

“I bipiani di Barra, come mai sono ancora in piedi e ci sono ben 100 famiglie?”.
Domanda legittima, hai provato a darti anche una risposta?
Certo che no, probabilmente non me ne importa nulla visto che per istinto di sopravvivenza sto cercando di sopravvivere io prima di andare a criticare gli altri.
 
Ho un'altra concezione del giornalismo e dei giornalisti. Chi scrive idiozie è uno scribacchino, non un giornalista.

Concordo con te, tutti possono con poco sforzo approfondire ogni singolo accadimento. Ma un minimo di sforzo ci vuole se non vuoi prendere per buono il titolo del Gazzettino.

Probabilmente non vivi al nord, ove negli ultimi 25 anni ha governato un partito che all'art. 1 del suo Statuto recita:Art. 1 - Finalità
“Il Movimento politico confederale denominato “Lega Nord per l’Indipendenza della Padania", costituito da Associazioni Politiche, ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana.”, se sei convinto che il 40enne senta l'Italia unita.

Non so quanti anni tu abbia Divino! Ma credo tu non abbia superato i quaranta se scrivi: "Chi ha meno di 40 anni ... non fa caso a titoli cazzata".

Io ho superato da qualche mese i 40, e purtroppo faccio caso davvero ai titoli cazzata.

Questo è l'articolo di un giornalista:

Gigi Di Fiore
L'unità d'Italia, il magistrato antimafia e le parole scomode ignorate
Prendete un discorso lungo ed articolato, isolatene solo le parti meno scomode, cucinatelo ad uso e consumo del tema principale e del ruolo ricoperto dal relatore ed avrete offerto, come spesso accade, solo un pezzetto parziale di verità.

Accade di frequente, le sintesi e l'occhio attento alle esigenze di cassetta favoriscono certe operazioni mediatiche che, soprattutto nei convegni e nelle manifestazioni, offrono solo alcuni frammenti di quello che l'autore dell'intervento voleva comunicare.

Riflessioni ad alta voce scattate dopo l'ennesima visione, su youtube, di tre minuti del discorso di Nicola Gratteri (stimato procuratore aggiunto a Reggio Calabria), tre anni fa a Mantova. Era il famoso Festivaletteratura. Era l'11 settembre 2011, era il bel cortile mantovano di San Sebastiano. Si parlava di mafie, di 'ndrangheta, di Italia.

Gratteri era una delle persone più idonee a discutere di quegli argomenti: titolare delle principali indagini sulla 'ndrangheta negli ultimi 25 anni, sotto scorta dall'aprile del 1989, calabrese doc, è uno di quei meridionali tenaci che non le mandano a dire. Che preferiscono agire, guardare in faccia pericoli e realtà sgradevoli, difendendo il coraggio delle proprie idee.

Platea affollatissima, applausi e la Gazzetta di Mantova a titolare "Gratteri: Il Nord non sa capire le mafie. Aguzzate la vista e le scoprirete". Certo, l'infiltrazione della 'ndrangheta al Nord era argomento di attualità. Certo, il magistrato, autore con Antonio Nicaso anche di documentati saggi sulla storia della 'ndrangheta, era assai legittimato a parlare sull'argomento.

Eppure, il 2011 era anche l'anno del 150esimo anniversario dell'unità d'Italia. E Gratteri, per fortuna in un passaggio documentato in video dal solito telefonino e poi scaricato su youtube, ebbe da dire anche su questo. Fuori dai denti e contro ogni conformismo politicamente corretto.

"Sono per l'unità d'Italia, ci mancherebbe altro", la premessa. Con una serie di "ma" successivi. Come questo: "I piemontesi hanno imposto la chiusura delle acciaierie di Mongiana, in provincia di Reggio Calabria, a favore di quelle di Brescia, in cambio della promessa della riforma agraria".

E come inizio non c'è male. Il seguito è ancora più duro: "Chi ha imposto l'unità d'Italia, che non fu discussa ma imposta, ha tradito quelle popolazioni che sono diventate sempre più povere ed emarginate". Aggiungendo: "Non sono qui a fare del vittimismo, ho letto documenti. L'unità d'Italia è stata imposta in cambio della modifica dei patti agrari. E' proliferato il brigantaggio, che è cosa diversa dalla picciotteria".

Uno come Gratteri sa entrare anche nella polemica aperta, con i pseudo conoscitori della storia delle e mafie. Con queste parole: "Dei caproni ignoranti, che non leggono e non hanno studiato, ma insegnano all'università e vanno ai convegni antimafia, non sono in grado di distinguere le origini della picciotteria dal brigantaggio".

Ma in quell'intervento c'è anche di più. Una ripresa degli argomenti che per primo scrisse nel 1972 Carlo Alianello. Ecco cosa ha detto Gratteri: "Rispetto alle violenze, gli omicidi, gli stupri fatti in Basilicata, in Calabria, in Puglia, le Fosse Ardeatine non sono nulla".

Roba pesante. Ma di quella parte dell'intervento di Gratteri nessuno riprese nulla. Ci ha pensato la Rete, che sa essere implacabile a fissare quelle parole: youtube, pagine facebook, siti di associazioni e movimenti meridionali. Un pezzetto del Gratteri pensiero, scomodo per tanti, che mi sembrava giusto riproporre qui. Anche questa è controstoria.
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Dell'indipendenza me ne frega meno di Sanremo. Io sono per la responsabilizzazione condivisa. Se il mio governante è pessimo voglio potergli dare un calcio in culo. Se il governante che più influisce sulla mia vita è a livello regionale c'è un controllo più diretto da parte della popolazione, se è a livello nazionale invece, la popolazione lo percepisce troppo lontano e percepisce di non poter fare nulla per poterlo mandare a casa:
il signore di Campo Tures da la colpa ai teròni di Matera, il signore di Marzare del Vallo se la prende con i crucchi dell'alto adige che rubano senza averne necessità e nessuno fa nulla.

Se ci fosse una responsabilizzazione regionale sono convinto che la popolazione avrebbe più controllo sull'operato delle amministrazioni. Ora questa responsabilizzazione la puoi chiamare "federalismo fiscale" poichè i soldi sono la cosa che più ci tocca ma io non mi riferisco solo alla fiscalità, mi riferisco a tutto.

Resto fermamente convinto che oltre a questa responsabilizzazione regionale sia oltremodo necessario un governo/parlamento etc. nazionale, qui non ci piove. Sicuramente moooooooooooooooooooooooolto più snello dell'attuale. 1000 persone perosne in parlamento sono un numero esagerato.

Se le cose non vanno in Campania o in Veneto io desidero che la popolazione se la prenda PRIMA COI governatori regionali ed abbia il potere di mandarli a cas ae POI con quelli nazionali. Invece ora la colpa è sempre della nazionale e il risultato è che non ci sono mai poltrone che saltano, mai nessuno torna a zappare la terra, mai si riesce a dare la colpa a qualcuno.

YO

Io amo l'Italia ma desidero un governo più snello, veloce, meno astratto e vicino alla popolazione. Come può capire la difficoltà di un eterno precario uno che in un mese prende quanto un pool di trentenni prende in un anno?
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Se ci fosse una responsabilizzazione regionale sono convinto che la popolazione avrebbe più controllo sull'operato delle amministrazioni. Ora questa responsabilizzazione la puoi chiamare "federalismo fiscale" poichè i soldi sono la cosa che più ci tocca ma io non mi riferisco solo alla fiscalità, mi riferisco a tutto.

Resto fermamente convinto che oltre a questa responsabilizzazione regionale sia oltremodo necessario un governo/parlamento etc. nazionale, qui non ci piove. o?

Fabio io vivo al nord in un piccolissimo comune sperduto tra le valli, un tempo feudo democristiano e da 25 anni leghista: il.risultato e che dopo averci spremuto con ici, imu e un infinita di tasse comunale e regionali ed essersi venduti alle suore l asilo e la scuola comunale, sono falliti e adesso il debito grava su di me. Verrebbe da pensare che nessun li votera piu e invece no, sempre li sulla cresta dell onda,come in Lombardia che da 20 Anni hanni una giunta che farebbe schifo agli scafisti ma se la rivota sempre, come per altro in Italia o in un qhalsiasi altro paesino della Locride. Gli italiani non sono responsabilizzati ne a livelo nazionale, ne regionale, ne provinciale, ne comunale come nemmeno a.livello condominiale. L.italiano e.irreslonsabile e se ne frega, punto e basta. L.italiano e come un bambino di sette anni viziato ne piu ne meno.
anzi, tipico della ns cultura e fregarsene, tacere e girarsi d altra.parte: che rubi ip sindaco, che rubi il vigile urbano, che rubi l amministratore condominiale... non importa: si tace x principio perche non si sa mai, tutti possiamo sempre avere bisogno di un favore.
Purtroppo non e atomizzando i problemi che li possiamo risolvere. L unica e negare agli italiani il eiritto a candidarsi e a votare delegango ilvtutto agli europei. Scusate errori ma da smartphone e dura...
 
Divino!
Anche a me dell’indipendenza o di una Repubblica del Sud importa meno di zero. Sono per l’abolizione di ogni tipo di confine, però ci sono e allora teniamone conto.
“Responsabilizzazione condivisa” e/o “Responsabilizzazione regionale”. Con la riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione, fortunatamente ancora non attuata del tutto, poiché mancano i decreti attuativi, si ha già quello che tu vorresti, almeno per quanto riguarda alcune materie.
Io sono responsabile, quando in Campania c’era Rastrelli (destra) ed esplose l’emergenza immondizia e sanitaria, votammo per Bassolino (sinistra), dopo il regno del rais rosso, si decise di ripassare armi e bagagli al vate Caldoro (destra). La situazione non è migliorata. Nel mio borgo la differenziata è al 70%, ma abbiamo dovuto ospitare una discarica per l’immondizia di Napoli che da 40000 t iniziali, ne ha ospitate 120000 t. con un danno ambientale devastante e forse irreversibile.
Il ticket su ogni prescrizione è di 21 euro, in Lombardia di circa 6 euro, credo che il tuo si avvicina più alla Lombardia che alla Campania. Le ultime analisi del sangue le ho fatte privatamente al costo di 90 euro, il pubblico mi aveva chiesto 150 euro.
Capirai che a me la sanità pubblica è quasi negata, il diritto alla salute e ad un ambiente sano compromesso.
Il primo responsabile è il mio Presidente regionale, in subordine lo stato centrale. Si sono alternati presidenti regionali di vari schieramenti, presidenti del consiglio italiano di vari schieramenti ed il rapporto Svimez di ieri mi dice che l’80% dei posti persi in questa crisi sono al Sud, si prevede che con questo ritmo il Sud perderà 4,2 mln di abitanti nei prossimi 50 anni, il reddito pro capite in Campania è di 16000 euro, mentre in Valle d’Aosta è di 34000. Un calo del PIL nell’ultimo quinquennio del 13% contro il 6% del nord. Ti risparmio il resto, verrei accusato di lamentarmi sempre, ed almeno nel mio caso sarebbe peccato.

Voglio farti notare l’ennesima notizia che letta superficialmente potrebbe farti “girare le scatole”.
Ieri su tutti i telegiornali nazionali si è parlato di Ivan, il dodicenne napoletano morto annegato nel mare di Napoli.
Mancava il bagnino, ma era una spiaggia libera con tanto di cartello che avvertiva della mancanza di personale per il pronto soccorso.
In televisione la notizia è stata data parlando di “città a rischio”, negli ultimi giorni sono morti annegati: un 18enne di Genova nel mare di Murcarolo (in questo caso, la notizia non è passata sugli organi nazionali e nessuno si è permesso di dire che la città era a rischio); un’anziana turista annega a Lignano (idem); a Jesolo una bambina di 5 anni sfugge ai genitori e annega (idem); a Villasimius un genitore annega per salvare dalle onde il figlio di dieci anni (idem); a Lecce un 15enne annega vicino alla spiaggia (idem).
Tu sei un escursionista, accetti il rischio della montagna, nessuno dirà che le dolomiti sono montagne a rischio.
Che Ivan riposi in pace, ma che possa stare in pace anche Napoli prima o poi.

I Bronzi credo resteranno a Reggio, le autorità sono consapevoli che spostarli a Milano creerebbe le condizioni per un nuovo 1970.
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Ti risparmio il resto, verrei accusato di lamentarmi sempre, ed almeno nel mio caso sarebbe peccato.
Esatto. Perfetto, cambiamo approccio.
Come facciamo, io e te, gente comune con infinita voglia di fare, una impresa (in senso lato) al sud che:
- dia lavoro
- crei bellezza
- accolga persone
e non ultimo ma ultimo:
- ci possa arricchire fino ad acquistare una BMW M6 (macchina bavarese).

Iniziamo da questo piccolo ma tosto problema: come mai se voglio fare una settimana di mare, io nordico crucco, trovo offerte in croazia o grecia che costano la metà che in Sud Italia?
Non si riesce a proporre un mercato del turismo che possa competere con croazia e grecia? Come è possibile? Abbiamo meglio mare, miglior cibo... dobbiamo solo organizzarci meglio. Dove sta la barriera?
 

ila78

Well-known member
Nella tassazione alle imprese che a volte sfiora il 60%?

Se posso permettermi di infilarmi nella discussione tra te e Fabio non penso, caro Balda, che in Grecia stiano messi tanto meglio di noi.
Se parliamo di turismo a mio modestissimo parere la "barriera" di cui parla Fabio sta nel modo di vedere il turista: in Grecia e in Croazia è una risorsa, in Italia (in TUTTA Italia) è un pollo da spennare con ogni mezzo lecito e non. :boh:
 
Alto