autore italiano o straniero ?

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
sarà che sono parziale perchè ho una vera passione per lui, ma scusa... nn vorrai mica paragonare Terzani a Volo o Faletti??? con Terzani nn parliamo di "letteratura commerciale" di basso livello, ma di giornalismo quando era una cosa seria (è un po' amaro puntualizzare che la dimostrazione di ciò è anche che Terzani lavorasse per Der Spiegel... e non per un giornale italiano...)
Il fatto che dopo la sua morte, la sua figura sia stata a mio avviso eccessivamente commercializzata e quasi osannata, non toglie nulla al suo valore di giornalista e scrittore...

Non saprei che dirti, credo sia questioni questione di gusti complessivi personali; non mi permetto di discutere la sua grande intelligenza, nonchè cultura, però io l'ho trovato di basso livello.. :)
Il suo "mondo" è distante da me anni luce. La figura di eremita, santone che s'è costruito col suo isolamento negli ultimi periodi della sua vita mi urta.. "La fine è il mio inizio" mi ha fatto venire l'orticaria, di una banalità sconcertante; come si possono recepire come "importanti, fondamentali" alcune, presunte verità, che desumono si leggendolo? Io proprio non ci sono riuscito. Senza contare l'attrito che ebbe con la Fallaci :D
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Non saprei che dirti, credo sia questioni questione di gusti complessivi personali; non mi permetto di discutere la sua grande intelligenza, nonchè cultura, però io l'ho trovato di basso livello.. :)
Il suo "mondo" è distante da me anni luce. La figura di eremita, santone che s'è costruito col suo isolamento negli ultimi periodi della sua vita mi urta.. "La fine è il mio inizio" mi ha fatto venire l'orticaria, di una banalità sconcertante; come si possono recepire come "importanti, fondamentali" alcune, presunte verità, che desumono si leggendolo? Io proprio non ci sono riuscito. Senza contare l'attrito che ebbe con la Fallaci :D

ahah!!! fai riferimento al mio personale commento su La fine è il mio inizio? In effetti è un libro che credevo mi avrebbe deluso, e invece mi ha colpito molto... come scrivevo nel post apposito, ho apprezzato non tanto le parti inerenti alla sua vita, quanto certe sue interpretazioni di fatti storici, che a me nn sono sembrati affatto banali (tipo sul regime di Pol Pot)...
poi considera che io faccio riferimento soprattutto ai suoi scritti giornalistici ("In Asia", "Buonanotte signor Lenin", "Pelle di leopardo" o "La porta proibita"). qui nn c'è nessun riferimento alla sua vita da presunto "santone", ma solo alla realtà di questi Paesi... poi vabbè, sono di parte anche perchè molti di qst paesi li ho visitati... cmq se nn l'hai ancora fatto ti consiglio uno di qst libri che ti ho citato
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
PS Nn vorrei passare per fondamentalista...:ad: i gusti son gusti!!! e scusatemi anche per l'apologia di Terzani si un thread che nn riguarda lui!!!
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Perdonami, non mi riferivo alla tua recensione, ho letto due suoi libri, uno era questo.. E' un autore che, avendolo provato, non apprezzo per niente e ho relegato negli "indesponenti", quindi non leggerò altro di suo :) Quanto al santone, mi riferivo, come credevo si fosse capito, non al romanzo in questione, ma agli ultimi anni della sua vita :D Certo, poi ognuno ha i suoi gusti e le sue "venerazioni" :)
 

praschese89

New member
bhè...devo dire che non amo particolarmente gli scrittori contemporanei italiani vedi i vari Faletti,Volo e company...forse salverei solo Baricco!Altra storia invece per i classici,adoro Pirandello e Calvino in particolare!Detto questo,nella mia bibliotechina ci sono sicuramente più autori stranieri!
 

Auryn

New member
Vorrei leggere più Italiani ma, non so perché, finisco sempre per orientarmi e prediligere gli stranieri, sia classici che contemporanei...
 

velvet

Well-known member
Io non ho pregiudizi, il mio gradimento di un libro non è assolutamente inficiato dalla nazionalità dell'autore.

Inoltre è piuttosto ovvio che mettendo sulla bilancia da un lato la sola Italia, dall'altro il resto del mondo, gli autori del resto del mondo superino facilmente gli italiani nelle librerie...
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Io non ho pregiudizi, il mio gradimento di un libro non è assolutamente inficiato dalla nazionalità dell'autore.

Inoltre è piuttosto ovvio che mettendo sulla bilancia da un lato la sola Italia, dall'altro il resto del mondo, gli autori del resto del mondo superino facilmente gli italiani nelle librerie...

esattamente qll che penso (e ho scritto) anch'io!
 

elesupertramp

Active member
Io non ho pregiudizi, il mio gradimento di un libro non è assolutamente inficiato dalla nazionalità dell'autore.

Inoltre è piuttosto ovvio che mettendo sulla bilancia da un lato la sola Italia, dall'altro il resto del mondo, gli autori del resto del mondo superino facilmente gli italiani nelle librerie...

è esattamente ciò che penso anch'io.
 

Jessamine

Well-known member
Assolutamente, non mi faccio condizionare.. italiano o straniero, l'importante è che sappia scrivere:
L'unico rammarico è per le traduzioni, mi piacerebbe poter leggere ogni libro nella sua lingua originale, ma ovviamente è pura utopia.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Entrambi,infatti leggo sia autori italiani,sia stranieri. Nella scelta è la trama del libro che fa la differenza,secondo me.
 

apeschi

Well-known member
Non mi sono mai posto il problema sull'acquisto di qualcosa di italiano o straniero, anche nel campo automobilistico o in altri settori (visto che con la globalizzazione non ha piu' senso in quanto certi componenti sono prodotti chissa' dove).

Per quanto riguarda i libri dipende dall'autore non dalla nazionalita'.

Se l'autore italiano e' valido non vedo perche' non dovrei comprare un libro di autore italiano, se l'autore straniero e' valido non vedo perche' non comprare un libro di autore straniero.

Il problema nel caso di autori stranieri, secondo me, per quanto riguarda le edizioni italiane, e' dovuto alla bravura o meno del traduttore (o della traduttrice).

A volte certi romanzi stranieri sono illeggibili e spesso mi chiedo se la colpa sia dell'autore o del traduttore.
Spesso certi giri di parole, certi doppi sensi validi nella lingua originaria, non vengono riportati correttamente in italiano (o non trovano una semplice traduzione in lingua italiana).

Di conseguenza, un libro italiano e' valido se e' valido l'autore italiano (in tutti i sensi), un libro straniero (e mi riferisco alle edizioni italiane tradotte ovviamente e non a quelle in lingua originale) e' valido non solo se e' in gamba lo scrittore, ma anche se e' in gamba chi l'ha tradotto e non sempre il traduttore e' all'altezza dello scrittore (penso comunque che saper tradurre bene un libro sapendo ricreare le sensazioni che l'autore voleva trasmettere sia un lavoro che richieda notevole capacita' ed impegno che va oltre la padronanza della lingua e per fortuna che ci sono anche traduttori veramente validi).
 

Mofos 4ever

New member
Condivido tutti gli ultimi tre post:wink:
E' quello che penso anche io, non dipende se l'autore è italiano o straniero, l'importante è che sappia scrivere bene
(e, come dice giustamente apeschi, per quanto riguarda gli stranieri, dipende anche la bravura del traduttore).
 

Book McBook

New member
E' un mio limite, ma a parte rare eccezioni (Eco, Buzzati, Calvino e pochi altri), tendo sempre a comprare libri di autori stranieri, preferibilmente anglofoni.
 
Alto