Il Giornalino di Forumlibri - N° 9 - Gennaio 2015

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
:ad: :ad:
Grazie Betty, la tua è esattamente la domanda che, come anticipato sopra, avrei fatto a Jessamine :mrgreen:
Ti prego Jessamine, giusto per non far sentire me e Betty delle povere disgraziate :mrgreen:, dicci che prima di andare a vedere il balletto ti sei letta un poderoso volume dal titolo "istruzioni per la comprensione del balletto Il lago dei cigni" :ad: :ad: :mrgreen:
Io una volta sono andata a vedere La vedova allegra :? a parte un gran saltare e fuggire di qua e là non ho capito altro :mrgreen: quando mi hanno spiegato la "trama" sono rimasta shoccata per tutto quello che, a quanto pare, avrei dovuto capire :? :paura: :mrgreen:
Insomma capire il balletto classico è tutta solo questione di sensibilità :boh: - che a quanto pare io e Betty non abbiamo :boh: - oppure possiamo ancora salvarci con qualche imbeccata giusta? :mrgreen:

da giovane universitario
andai una volta a teatro
con una morosa dell'epoca
ad assistere ad un balletto classico.

all'uscita il suo commento fu:
"CHE PACCO !!!"

ancora mi domando se si riferisse alla noia...

:mrgreen:
 

Jessamine

Well-known member
:ad: :ad:
Grazie Betty, la tua è esattamente la domanda che, come anticipato sopra, avrei fatto a Jessamine :mrgreen:
Ti prego Jessamine, giusto per non far sentire me e Betty delle povere disgraziate :mrgreen:, dicci che prima di andare a vedere il balletto ti sei letta un poderoso volume dal titolo "istruzioni per la comprensione del balletto Il lago dei cigni" :ad: :ad: :mrgreen:
Io una volta sono andata a vedere La vedova allegra :? a parte un gran saltare e fuggire di qua e là non ho capito altro :mrgreen: quando mi hanno spiegato la "trama" sono rimasta shoccata per tutto quello che, a quanto pare, avrei dovuto capire :? :paura: :mrgreen:
Insomma capire il balletto classico è tutta solo questione di sensibilità :boh: - che a quanto pare io e Betty non abbiamo :boh: - oppure possiamo ancora salvarci con qualche imbeccata giusta? :mrgreen:

Eh no, secondo me (non sono una massima esperta di danza classica, sono solo una povera disgraziata che per dieci anni hanno cercato di far ballare nonostante un inesistente senso del ritmo e presenza scenica e agilità pari ad un manico di scopa) per capire un balletto classico della sensibilità ce ne facciamo poco :boh: i balletti sono molto impostati, e "danno per scontato" un sacco di cose. Insomma, se non si conosce già non solo la trama, ma anche un po' il modo in cui verrà rappresentata, si rischia solo di vedere appunto gente in calzamaglia che saltella e volteggia per tutto il palco. E per carità, magari si apprezza anche, però tanto si perde :boh: credo sia un po' come l'opera lirica, io sinceramente non solo non ci capisco niente di musica e canto, ma so anche poco o nulla sulle singole opere, quindi quando mi capita di vederne qualche pezzo, anche se magari qualcuno mi dice "succede questo e quest'altro", non ci capisco niente comunque :wink:
Diciamo che secondo me per cercare di non perdersi tra saltelli e pirouettes, prima di andare a vedere un balletto la cosa migliore sarebbe, più che informarsi solo sulla trama, riuscire a trovare proprio una spiegazione di quello che succede atto per atto. Che ne so, nel tale atto succede questa cosa, che è rappresentata con la tale variazione, il tale passo a due... certo è che se non si è un pochino appassionati risulta di una noia mortale!
Per questo ho deciso di parlare di questo balletto in particolare, che invece da questo punto di vista è molto più moderno e meno "ingessato": la scenografia è più chiara, i balletti sono più "vivi", a volte quasi recitati, è davvero molto più semplice seguire la trama. Per carità, magari se non se ne sa nulla qualche cosa sfugge, ma da questo punto di vista è proprio tutt'altro mondo rispetto al balletto classico.
 

ila78

Well-known member
Qualche commento a caldo:

Ila[/], ma Enzo e Carla dicono che la ballerina non va mai e poi mai indossata! :mrgreen:
Ma i pantaloni neri e la camicia bianca non fanno un po' cameriera? :?



La ballerina si "puo'" indossare se sei alta magra con polpacci e caviglie sottili (ovvero il 2% della popolazione femminile esistente :mrgreen:). Anche Enzo e Carla lo dicono.
I pantaloni neri e la camicia bianca non ho detto che bisogna metterli INSIEME ho detto che abbinati correttamente ad altri articoli salvano da qualsiasi emergenza da "Cosa mi metto"
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Chagall

Lieta di crearti tutti questi bisogni... è il massimo che si può sperare!!!! :sbav:
a questo proposito faccio un appunto veloce a chiunque si fosse incuriosito e volesse andare a vedere la mostra:
SBRIGATEVI!!!!! :MUCCA A meno che (come spesso succede quando una mostra ha molto successo) non si decida di prorogarne la chiusura, resterà aperta fino al 15 Febbraio!!!!

Vi assicuro che è davvero splendida, soprattutto perchè le opere sono TANTE e tanti sono i CAPOLAVORI! Fra le altre, ci sono le prime due opere che ho commentato (la terza l'ho scelta a caso da Internet), Gli amanti blu (che è la foto che ho attualmente nel mio profilo :mrgreen:, e poi moltissime altre, tra cui la celeberrima Passeggiata:
chagall-passeggiata.jpg
,
Il Rabbino rosa:
1238752206946_02.jpg
,
Resurezione in riva al fiume
005-CHAGALL-Ressurezione-in-riva-al-fiume-1947.jpg
e moltissimi altri... :sbav::sbav::sbav:


Però mi raccomando: PRENOTATE!!!!! C'è una fila spaventosa altrimenti (roba di quattro-cinque ore :OO)!!!! Io mi sono salvata solo perchè avveo il biglietto del treno e ho saltato tutta la fila!!!! TUNZZZ


Il parallelo affrontato all’inizio del tuo articolo, tra due pittori apparentemente distanti come Chagall e Munch, mi sembra quasi una specie di “Tao artistica”: in Chagall c’è un po’ di Munch, così come in Munch un po’ di Chagall. Condizioni essenziali, per entrambi, per essere genuini. Nel colore deve esserci un po’ di assenza e viceversa. Se tutto fosse semplicemente nero, il nero non lo sapremmo riconoscere.

A parte questo, volevo chiederti se hai quadri che testimoniano questa bella frase, che riporto:
"La tragedia nazista acuisce in lui questa profonda identità (ebraismo) […] legandolo al destino del mondo intero, dell’uomo in quanto tale."(uno è senz’altro “la caduta dell’angelo”).

Magnifico il commento di Bella alla tela “Il compleanno”. Consiglio a chi non ha tempo di leggersi tutto il tuo articolo di andarsi a vedere almeno quello e i tuoi commenti subito dopo. Chagall era, in quel periodo, anzitutto un uomo che amava.

La figura dell’ebreo errante nella tela “La caduta dell’angelo” mi sembra l’unica a rimanere "in piedi", quasi chiuso nella sua solenne imperturbabilità, mentre tutto intorno a lui cade o è sullo sfondo, quasi senza importanza. Secondo te, la mia è una possibile chiave di lettura? Una sorta di riscatto “ebraico” di fronte alla devastazione della propria identità culturale, oppure sei convinta, come dici nell'articolo, che anche lui cada nel vuoto?

L’articolo è veramente notevole(ma i complimenti non li facciamo:wink:) e scrivere la storia pittorica di un artista così unico come Chagall in tre quadri “a scendere” è molto interessante. L’amore, la disperazione e, in certo senso, la tranquillità.

Spero che la discussione su Chagall possa continuare, sarebbe bello.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
:? :? Per caso lei studiava Psicologia e si chiamava Teresa? :mrgreen:

Teresa,
quando ti ho dato quella rosa, rosa rossa,
mi hai detto:
“Prima di te, io non ho amato mai”.
Teresa,
quando ti ho dato il primo bacio sulla bocca,
mi hai detto:
“Adesso cosa penserai di me!”
Teresa,
non sono mica nato ieri...

:BLABLA
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Teresa,
quando ti ho dato quella rosa, rosa rossa,
mi hai detto:
“Prima di te, io non ho amato mai”.
Teresa,
quando ti ho dato il primo bacio sulla bocca,
mi hai detto:
“Adesso cosa penserai di me!”
Teresa,
non sono mica nato ieri...

:BLABLA

"Sono una matita nella mani di Dio"....diceva Madre Teresa :mrgreen:
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Il parallelo affrontato all’inizio del tuo articolo, tra due pittori apparentemente distanti come Chagall e Munch, mi sembra quasi una specie di “Tao artistica”: in Chagall c’è un po’ di Munch, così come in Munch un po’ di Chagall. Condizioni essenziali, per entrambi, per essere genuini. Nel colore deve esserci un po’ di assenza e viceversa. Se tutto fosse semplicemente nero, il nero non lo sapremmo riconoscere.

Certo, sono d’accordo, e sono contenta che il messaggio sia arrivato... in questo senso, dal punto di vista strettamente personale (essendo Munch e Chagall i miei pittori preferiti), si tratta davvero di due facce della stessa medaglia...

A parte questo, volevo chiederti se hai quadri che testimoniano questa bella frase, che riporto:
"La tragedia nazista acuisce in lui questa profonda identità (ebraismo) […] legandolo al destino del mondo intero, dell’uomo in quanto tale."(uno è senz’altro “la caduta dell’angelo”).

Bè... in effetti tutti gli elementi che ho sottolineato ne La caduta dell’angelo ricorrono in modo insistente in moltissime altre opere... Chagall era uno di quelli che amava non tanto fare versioni diverse dello stesso quadro (come ad esempio faceva Munch) ma creare tante varianti sullo stesso tema. La differenza è che uno stesso soggetto (ad esempio l’ebreo errante, o il Cristo crocifisso) ritornano moltissime volte, ma il quadro è ogni volta differente: differenti le ambientazioni, i colori, i personaggi di contorno... Tutto questo per dire che, ad esempio, i quadri che si riferiscono alla tradizione ebraica sono moltissimi e in moltissimi di questi è presente il Cristo crocifisso vestito del Tallit. Un esempio è proprio Resurrezione che ho postato prima, ma anche Esodo (chiaro riferimento biblico di matrice ebraica) ha per protagonista Gesù insieme al popolo in fuga. Mi piace molto che in un momento di grande sofferenza per il suo popolo, Chagall non si sia chiuso nella sua condizione particolare di “ebreo” ma abbia voluto guardare la natura dell’uomo in senso universale.

Magnifico il commento di Bella alla tela “Il compleanno”. Consiglio a chi non ha tempo di leggersi tutto il tuo articolo di andarsi a vedere almeno quello e i tuoi commenti subito dopo. Chagall era, in quel periodo, anzitutto un uomo che amava.

I quadri che hanno per protagonista gli amanti, e in particolare gli amanti in volo, sono secondo me i suoi più belli....

La figura dell’ebreo errante nella tela “La caduta dell’angelo” mi sembra l’unica a rimanere "in piedi", quasi chiuso nella sua solenne imperturbabilità, mentre tutto intorno a lui cade o è sullo sfondo, quasi senza importanza. Secondo te, la mia è una possibile chiave di lettura? Una sorta di riscatto “ebraico” di fronte alla devastazione della propria identità culturale, oppure sei convinta, come dici nell'articolo, che anche lui cada nel vuoto?

Allora, mi faccio aiutare dalla spiegazione fornita di quest’opera durante la mostra: l’ebreo errante è la figura in alto a sinistra e in lui il senso del precipitare è molto forte... si vede proprio il peso del sedere che lo tira giù :mrgreen: mentre le gambe restano in alto, invece in basso a sinistra un rabbino (quindi non l’ebreo comune, ma colui che custodisce la Legge di Dio, cerca di mettere in salvo la Torah... Credo che nel complesso simboleggino entrambi una rottura, ma allo stesso tempo del tentativo di trovare comunque una via d'uscita. Chagall resta Chagall anche nel momento della disperazione: il suo sguardo tende sempre verso la luce. :)

L’articolo è veramente notevole(ma i complimenti non li facciamo:wink:) e scrivere la storia pittorica di un artista così unico come Chagall in tre quadri “a scendere” è molto interessante. L’amore, la disperazione e, in certo senso, la tranquillità.

Spero che la discussione su Chagall possa continuare, sarebbe bello.

Grazie! :oops: :D Sulla discussione altro che! Che dicono gli altri? A parte il mio articolo, vi piace Chagall? Avete apprezzato in particolare uno dei quadri di cui ho parlato o ne avete nel cuore degli altri? Qualcun altro ha visto la mostra (io so di sì! ;))? E complico le cose: visto che non l'ho fatto l'altra volta, cosa ne pensate di Munch, che per certi versi è molto più difficile da capire e da apprezzare, così cupo e apparentemente pessimista com'è?
Credete anche voi che si possa fare un confronto fra i due, anche solo come artisti antitetici l'uno rispetto all'altro? :wink:
 
G

giovaneholden

Guest
Grande Ugly,degna della grande tradizione di Rabelais:
Chi con carta il cul deterge,

Sui coglion la merda asperge.
:mrgreen:
 

Grantenca

Well-known member
Qualche commento a caldo:

Cara Bouvard, spiegami una cosa, io per rilassarmi dopo 3 ore di studio dei Promessi Sposi mi metto a leggere il giornalino e la prima cosa che leggo è una versione moderna di "Carneade, chi era costui?" :W Vuoi ch'io muoro? :mrgreen: In ogni caso, guarda che quel libro non è mica Moccia, non vedo perchè dovrebbe sfigurare di fronte ad un libro di Dosto. Voglio dire, Dosto sarà pur Dosto, ma il panorama letterario è vasto e ricco di belle cose ed è giusto che un buon lettore legga anche opere di autori meno importanti, ma non per questo meno belli. :wink:

Il lago dei cigni alternativo di Jessamine mi ha incuriosito molto, l'idea di Bourne è sicuramente geniale. Tuttavia, mi vien da porre una domanda: ma sono l'unica disgraziata che quando va a vedere un balletto non capisce assolutamente un fico secco della 'trama' che si nasconde dietro a tutte quelle belle fanciulle in tutù e ai fanciulli in calzamaglia? :mrgreen: :? Neanche se mi leggo la trama, neanche se qualcuno accanto mi dice "Vedì, sta succedendo questo...." :W

L'articolo sul calcio di Granteca l'ho letto moooolto rapidamente (non volermene, ma non me ne frega granchè! :mrgreen:). Anche qui ho una domanda: ma quella classifica 8 punti al primo 4 al secondo etc. te la sei inventata tu o l'hai trovata in giro per il web? = quanto devo preoccuparmi per la tua salute mentale? :mrgreen:

Perchè la fantascienza viene snobbata? Questa è una bella domanda. Personalmente uhm, non fa per me. La trovo parecchio distante dai miei interessi. Tutto quello che ha a che fare con la scienza e la tecnologia mi prende poco e non riesco a lasciarmi coinvolgere in romanzi che trattano queste questioni.

Il racconto di Natale è troppo lungo, lo leggerò un'altra volta! :ad:

Fernanda Pivano, ma è tanto grave ch'io l'abbia sentita nominare per la prima volta oggi?

L'intervista impossibile! :ad: Stupenda!

Ayu, io mi commuovo ascoltando la musica, chi è messa peggio? :mrgreen: Comunque settimana prossima vado a vedere la mostra!

Anche io prima o poi voglio essere intervistata, è divertente! :mrgreen:

Ila[/], ma Enzo e Carla dicono che la ballerina non va mai e poi mai indossata! :mrgreen:
Ma i pantaloni neri e la camicia bianca non fanno un po' cameriera? :?

La sacher :sbav:



Per quanto riguarda la mia salute mentale ti ringrazio per la premura....non sei l'unica a preoccuparti!!! . Per tutto il resto sono l'unico colpevole!
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Allora, mi faccio aiutare dalla spiegazione fornita di quest’opera durante la mostra: l’ebreo errante è la figura in alto a sinistra e in lui il senso del precipitare è molto forte... si vede proprio il peso del sedere che lo tira giù :mrgreen: mentre le gambe restano in alto, invece in basso a sinistra un rabbino (quindi non l’ebreo comune, ma colui che custodisce la Legge di Dio, cerca di mettere in salvo la Torah... Credo che nel complesso simboleggino entrambi una rottura, ma allo stesso tempo del tentativo di trovare comunque una via d'uscita. Chagall resta Chagall anche nel momento della disperazione: il suo sguardo tende sempre verso la luce. :)

Ho confuso il rabbino con l'ebreo errante.

Questo errore è stato utile, ho potuto leggere un tuo commento molto interessante :HIPP



Grazie! :oops: :D Sulla discussione altro che! Che dicono gli altri? A parte il mio articolo, vi piace Chagall? Avete apprezzato in particolare uno dei quadri di cui ho parlato o ne avete nel cuore degli altri? Qualcun altro ha visto la mostra (io so di sì! ;))? E complico le cose: visto che non l'ho fatto l'altra volta, cosa ne pensate di Munch, che per certi versi è molto più difficile da capire e da apprezzare, così cupo e apparentemente pessimista com'è?
Credete anche voi che si possa fare un confronto fra i due, anche solo come artisti antitetici l'uno rispetto all'altro? :wink:

Un ottimo spunto per migliorare la mia ignoranza pittorica. Mi do qualche giorno per risponderti per benino
 
Ultima modifica:

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Intervista doppia, Ila e Isola!

Le lacrime agli occhi (per il ridere) dopo aver letto l’intervista doppia, sono dovute alle seguenti impressioni:

- Avete augurato alla compagna di vestire, nell’ordine; i panni di una morta sul rogo e di una ghigliottinata.
- Stringi stringi, alla fine per entrambe nella botte piccola il vino è sempre troppo poco. La qual cosa mi unisce a voi in modo fraterno.
- Chi non muore è meglio che si levi di torno, è, pure questo, concetto piuttosto crudo che mi fa sentire la vostra vicinanza.
- Se qualcuno ti regala 1000 euro meglio spenderli prima che se li pappi lo stato è stramagnifico.
- Il fatto che ci voglia la carta di credito bella piena per godersi Parigi, l’ho letto subito dopo un bellissimo commento di Ila a Notre Dame. Il che testimonia un sapersi prendere in giro tipico delle persone con una marcia in più. Cosa che la stessa Ila sostiene nella risposta 17.

Intervista carinissima e molto dolce.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Ho confuso il rabbino con l'ebreo errante.
Questo errore è stato utile, ho potuto leggere un tuo commento molto interessante :HIPP

non stare a credere... io l'ho capito perchè era uno dei quadri meglio spiegati all'interno della mostra... tanti riferimenti di tante opere (tipo il gallo, la capra che suona il violino, l'asino, il candelabro, la pendola, ecc) risulterebbero incomprensibili se non si sapesse a priori il loro significato simbolico...
 

bouvard

Well-known member
Grazie! :oops: :D Sulla discussione altro che! Che dicono gli altri? A parte il mio articolo, vi piace Chagall? Avete apprezzato in particolare uno dei quadri di cui ho parlato o ne avete nel cuore degli altri? Qualcun altro ha visto la mostra (io so di sì! ;))? E complico le cose: visto che non l'ho fatto l'altra volta, cosa ne pensate di Munch, che per certi versi è molto più difficile da capire e da apprezzare, così cupo e apparentemente pessimista com'è?
Credete anche voi che si possa fare un confronto fra i due, anche solo come artisti antitetici l'uno rispetto all'altro? :wink:

Ho deciso di farmi togliere il saluto da Ayu con alcune eresie :mrgreen:
Mi dispiace ma né Chagall, né Munch sono tra i miei pittori preferiti :paura::mrgreen:
Può sembrare un paradosso lo so, ma io che ho spesso la testa fra le nuvole (parole di mia sorella :mrgreen:) che amo i non-sense, i giochi di parole, tutto ciò che è trionfo, dominio della fantasia, in fatto di pittura sono invece "tradizionalista" :boh: le persone in posizioni impossibili, quel loro fluttuare nell'aria - che avrà senz'altro un suo significato ed anche profondo - mi lasciano perplessa :boh: appena guardo la maggior parte di quei quadri la prima impressione è di non capirci niente :boh: un po' come quando guardo un quadro di Picasso e devo cercare i diversi pezzi di una figura in giro per tutta la tela :boh: so che quello scomporre ha un suo significato, ma io immediatamente colgo solo il caos, la confusione, l'affollamento di cose diverse :boh: la stessa cosa, mi dispiace, mi capita con i quadri di Chagall, sembrano gli scarabocchi di un bambino, ed invece dietro c'è una complessità che solo se si conoscono le sue tematiche, le sue origini, la sua tecnica, si riesce a penetrare, riuscendo a dare un senso a quella confusione e astrattezza, invece per me un quadro quando lo guardo deve trasmettermi qualcosa immediatamente, senza dovermi scervellare su quello che vuol dire, lo scervellamento deve venire dopo, quando vado oltre l'impressione immediata. Devo riconoscere che però i colori di alcuni quadri sono davvero fantastici :ad: ed immagino che dal vivo debbano esserlo ancor di più :ad:
Sono andata a cercarmi i quadri esposti a Milano ed uno che mi ha affascinato c'è:
Nudo sopra Vitebsk, forse riesco a mettere il link

Exibart.blog - parola chiave: nudo sopra vitebsk

Mi ha colpito perché forse un altro pittore avrebbe messo la donna che dorme sotto e la città sopra a significare che forse sta sognando quello, invece Chagall ha posto la città sotto (la realtà?) e la donna che dorme sopra (l'ideale?) :? non so il significato del quadro, ma mi piace :D ...dai che forse sono riuscita a salvare il saluto :mrgreen:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
dicono che la legge che regola l'universo
è il caos.
perciò sembrerebbe quasi ovvio
che per recuperare il senso delle cose
l'essenza della natura,
si debba cercare di smettere di razionalizzare.
o ancor più,
intendere come razionale il caos.
solo così si può penetrare la logica
altrimenti inspiegabile
del tutto come insieme indistinto
di componenti distinte
 
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