Raniero Toscano
Lettore dell'estremo sud
Mi accorgo adesso che la cartolina che avevo messo era diversa... misteri della rete!
Il Pulled pork barbecue deve essere buono!
Il Pulled pork barbecue deve essere buono!
Evvai! E ora devi recensirlo sennò non vale! Dai dai dai! Voglio la tua recensione di Steinbeck. O l'hai già fatta? :?? Non ho guardato, ora controllo.
Posti visitati
Alabama - Estate di follia di Mark Childress, pp. 511 (dall'8 al 13 febbraio)
Viaggio da Seattle-USA al Confine canadese con l'Alaska: Il viaggio di James A. Michener, pp. 270 (dal 20 febbraio al 1 marzo)
Alaska - La bambina di neve di Eowyn Ivey , pag. 409 (da giovedì 12 marzo fino a a domenica 29 marzo)
Arizona: Tramonto sulle Chocolate Mountains di Susan Elderkin, pagine 294 (da venerdì 3 aprile a venerdì 17 aprile)
Arkansas: Una mano piena di nuvole di Jenny *ingfield, pagine 368, (da lunedì 20 aprile a martedì 28 aprile)
California: Al Dio sconosciuto di John Steinbeck, pagine 232, traduzione di Eugenio Montale (da giovedì 30 aprile a giovedì 11 giugno)
Prossima meta: Colorado
Evvai! E ora devi recensirlo sennò non vale! Dai dai dai! Voglio la tua recensione di Steinbeck. O l'hai già fatta? :?? Non ho guardato, ora controllo.
:wink:
Elisa, la parte che intendevo, di cui ti accennavo qui sopra, che mi ha diciamo lasciato il segno è questa (ora che l'hai finito te lo posso dire):Anche punto sei? È il mio libro preferito, forse in assoluto. Non so che mi ha preso quando l'ho letto, ma per la prima (e a quanto ricordo unica) volta, quasi alla fine, Joseph va, spinto da Juanito, a parlare con un prete. Ebbene, alla fine del colloquio il prete dice una cosa che mi procurò dei brividi in tutto il corpo. Fu come se qualcosa mi attraversasse e mi scuotesse e mi facesse comprendere meglio il compito che con inarrestabile determinazione e come in "trance" Joseph si apprestava a porre a termine. O forse ero io in "trance" mentre leggevo. Ma a quel punto del libro non si poteva capire le sue intenzioni, sebbene proprio quasi al termine del romanzo. E nemmeno Joseph lo sapeva che cosa avrebbe fatto.
Questo libro ha una forza, Steinbeck e le sue pagine hanno una forza che ben poche volte ho percepito in un romanzo. Io non so se sia talento o duro lavoro, ma scrivere tre capolavori così, come "Al Dio sconosciuto", "Furore" e "La valle dell'Eden" (e forse anche il sottovalutato "La battaglia") non è da tutti.
Sono oltremodo curioso, Elisa, di conoscere le tue considerazioni finali. Fammi sapere assolutamente, nella mia bacheca, in privato o in PB, dove si recensisce il libro, quali sono i tuoi pensieri, il tuo giudizio al termine della lettura.
:wink:
Ciao e buona continuazione!
PS: perché non ha vissuto di più o scritto altri capolavori del genere, Steinbeck? Non ho trovato più libri così profondi e pregni di significato. Steinbeck è uno scrittore biblico.
Elisa, la parte che intendevo, di cui ti accennavo qui sopra, che mi ha diciamo lasciato il segno è questa (ora che l'hai finito te lo posso dire):
L'ira di Joseph lo abbandonò d'un tratto. «Me ne andrò, Padre», disse stanco. «Avrei dovuto saperlo. Ritornerò alla roccia e attenderò.»
Si mosse verso l'uscio, e Padre Angelo lo seguì. «Pregherò per la vostra anima, figlio mio. C'è troppo dolore in voi.»
«Arrivederci, Padre, e grazie», e Joseph si allontanò nel buio.
Quando se ne fu andato, Padre Angelo ritornò alla sua seggiola. Era scosso dalla forza di quell'uomo. Alzò gli occhi a una delle immagini, una Discesa dalla Croce, e pensò: "Grazie a Dio quest'uomo non ha un messaggio. Grazie a Dio, non ha una volontà che si debba ricordare, a cui si debba credere". E con un moto d'improvvisa eresia: "Altrimenti ci potrebbe essere un nuovo Cristo, qui nel West". Padre Angelo si alzò, allora, e andò in chiesa. E pregò per l'anima di Joseph davanti all'altare maggiore, pregò perdono per la propria eresia, e poi, prima di andarsene, pregò che la pioggia venisse presto a salvare la campagna moribonda.
Ecco, il prima e il dopo lo sai. E sai anche che tutto ciò deve esser letto e assimilato immergendosi nella storia senza lunghe pause. Credo che bisogna tuffarsi dentro, entrare nella campagna, nei boschi, scendere in paese con Joseph Wayne, per percepire la grandezza di "Al Dio sconosciuto".
Questo è uno dei più bei passi, quello che mi è rimasto più impresso in mente in tutta la mia "carriera" di lettore. Un pezzo biblico, che non dimenticherò mai. Leggere quella frase: "Altrimenti ci potrebbe essere un nuovo Cristo, qui nel West", dopo più di trent'anni di letture, dopo quasi tutto il romanzo, dopo aver accompagnato Joseph in California e avendolo ascoltato parlare con suo padre, l'albero a cui il fratello ha tagliato le radici (anche quello, altro pezzo memorabile), dopo averlo seguito nel suo immedesimarsi con la terra, con il cielo, le nuvole e forse, nello stesso tempo, nella sua convinzione di onnipotenza nell'impotenza :?, mi ha bloccato e fatto capire l'immensità di John Steinbeck, ancora di più che il finale di Furore. E che non avremo più scrittori né opere di questa levatura. Ma questo, naturalmente, è personale.
Ma che forza questo libricino; un piccolo, grande capolavoro di poco più di duecento pagine.
Salutone! :wink:
Si, lo farò. Devo recensire anche altro. Dovrò darmi da fare :wink:.sì molto spiazzante questa riflessione di Padre Angelo, mi ha colpito molto, alcune di queste riflessioni puoi pure metterle in PB che ho visto che non hai scritto nulla
sono oltre 100 pagine di L'ombra dello scorpione di King e fino adesso il Colorado non è stato nemmeno nominato, sono passata in mettà stati della nazione e mi auguro che prima o poi ci caschi dentro altrimenti dovrò scegliere un altro libro per il Colorado
chi ha letto il romanzo sa dirmi se ci passo o meno?:MUCCA
sono oltre 100 pagine di L'ombra dello scorpione di King e fino adesso il Colorado non è stato nemmeno nominato, sono passata in mettà stati della nazione e mi auguro che prima o poi ci caschi dentro altrimenti dovrò scegliere un altro libro per il Colorado
chi ha letto il romanzo sa dirmi se ci passo o meno?:MUCCA