1° MiniSfida - On The Road (in viaggio)

Raniero Toscano

Lettore dell'estremo sud
Mi accorgo adesso che la cartolina che avevo messo era diversa... misteri della rete!

Il Pulled pork barbecue deve essere buono!
 

Raniero Toscano

Lettore dell'estremo sud
Ho lasciato il North Carolina con nostalgia, il viaggio è stato piacevole e triste allo stesso tempo...

Aggiorno la mia situazione e mi preparo a scegliere il prossimo stato:

Posti visitati:

New Jersey - Bastardo numero uno di Janet Evanovich, pagine 328 (8-13 febbraio 2015)

Colorado - Aspetta primavera, Bandini di John Fante, pagine 238 (18-25 aprile 2015)

California - La strada per Los Angeles di John Fante, pagine 218 (8-11 maggio 2015)

Alabama - Il buio oltre la siepe di Harper Lee, pagine 292 (12-13 maggio 2015)

Alaska - La bambina di neve di Eowyn Ivey, pagine 409 (13-18 maggio 2015)

Washington - I sei volti dell'amore di Sarah Jio, pagine 303 (18-25 maggio 2015)

Florida - Un volto tra la folla di Stephen King-Stewart O’Nan, versione ebook (26-27 maggio 2015)

Connecticut - Se per un anno una lettrice di Nina Sankovitch, pagine 274 (27-29 maggio 2015)

New York - Una luna magica a New York di Suzanne Palmieri, pagine 298 (31 maggio-05 giugno 2015)

North Carolina - Le pagine della nostra di Nicholas Sparks, pagine 150 (07-09 giugno 2015)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff

Posti visitati

Alabama - Estate di follia di Mark Childress, pp. 511 (dall'8 al 13 febbraio)

Viaggio da Seattle-USA al Confine canadese con l'Alaska: Il viaggio di James A. Michener, pp. 270 (dal 20 febbraio al 1 marzo)

Alaska - La bambina di neve di Eowyn Ivey , pag. 409 (da giovedì 12 marzo fino a a domenica 29 marzo)

Arizona: Tramonto sulle Chocolate Mountains di Susan Elderkin, pagine 294 (da venerdì 3 aprile a venerdì 17 aprile)

Arkansas: Una mano piena di nuvole di Jenny *ingfield, pagine 368, (da lunedì 20 aprile a martedì 28 aprile)


California: Al Dio sconosciuto di John Steinbeck, pagine 232, traduzione di Eugenio Montale (da giovedì 30 aprile a giovedì 11 giugno)

Prossima meta: Colorado


 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂

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Alabama - Estate di follia di Mark Childress, pp. 511 (dall'8 al 13 febbraio)

Viaggio da Seattle-USA al Confine canadese con l'Alaska: Il viaggio di James A. Michener, pp. 270 (dal 20 febbraio al 1 marzo)

Alaska - La bambina di neve di Eowyn Ivey , pag. 409 (da giovedì 12 marzo fino a a domenica 29 marzo)

Arizona: Tramonto sulle Chocolate Mountains di Susan Elderkin, pagine 294 (da venerdì 3 aprile a venerdì 17 aprile)

Arkansas: Una mano piena di nuvole di Jenny *ingfield, pagine 368, (da lunedì 20 aprile a martedì 28 aprile)


California: Al Dio sconosciuto di John Steinbeck, pagine 232, traduzione di Eugenio Montale (da giovedì 30 aprile a giovedì 11 giugno)

Prossima meta: Colorado


Evvai! E ora devi recensirlo sennò non vale! Dai dai dai! Voglio la tua recensione di Steinbeck. :mrgreen: O l'hai già fatta? :?? Non ho guardato, ora controllo.
:wink:
 

elisa

Motherator
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Evvai! E ora devi recensirlo sennò non vale! Dai dai dai! Voglio la tua recensione di Steinbeck. :mrgreen: O l'hai già fatta? :?? Non ho guardato, ora controllo.
:wink:

no, non l'ho ancora fatta, posso anticiparti che mi è piaciuto e che mi ha indotto a più di una riflessione

"Io non ho né fortuna né sfortuna. Non ho cognizione né di bene né di male. Mi è negato anche il vero senso della differenza che c'è tra piacere e dolore. Tutte le cose sono una, e tutte sono parte di me."
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Anche punto sei? È il mio libro preferito, forse in assoluto. Non so che mi ha preso quando l'ho letto, ma per la prima (e a quanto ricordo unica) volta, quasi alla fine, Joseph va, spinto da Juanito, a parlare con un prete. Ebbene, alla fine del colloquio il prete dice una cosa che mi procurò dei brividi in tutto il corpo. Fu come se qualcosa mi attraversasse e mi scuotesse e mi facesse comprendere meglio il compito che con inarrestabile determinazione e come in "trance" Joseph si apprestava a porre a termine. O forse ero io in "trance" mentre leggevo. Ma a quel punto del libro non si poteva capire le sue intenzioni, sebbene proprio quasi al termine del romanzo. E nemmeno Joseph lo sapeva che cosa avrebbe fatto.
Questo libro ha una forza, Steinbeck e le sue pagine hanno una forza che ben poche volte ho percepito in un romanzo. Io non so se sia talento o duro lavoro, ma scrivere tre capolavori così, come "Al Dio sconosciuto", "Furore" e "La valle dell'Eden" (e forse anche il sottovalutato "La battaglia") non è da tutti.

Sono oltremodo curioso, Elisa, di conoscere le tue considerazioni finali. Fammi sapere assolutamente, nella mia bacheca, in privato o in PB, dove si recensisce il libro, quali sono i tuoi pensieri, il tuo giudizio al termine della lettura.
:wink:
Ciao e buona continuazione!

PS: perché non ha vissuto di più o scritto altri capolavori del genere, Steinbeck? Non ho trovato più libri così profondi e pregni di significato. Steinbeck è uno scrittore biblico.
Elisa, la parte che intendevo, di cui ti accennavo qui sopra, che mi ha diciamo lasciato il segno è questa (ora che l'hai finito te lo posso dire):

L'ira di Joseph lo abbandonò d'un tratto. «Me ne andrò, Padre», disse stanco. «Avrei dovuto saperlo. Ritornerò alla roccia e attenderò.»
Si mosse verso l'uscio, e Padre Angelo lo seguì. «Pregherò per la vostra anima, figlio mio. C'è troppo dolore in voi.»
«Arrivederci, Padre, e grazie», e Joseph si allontanò nel buio.
Quando se ne fu andato, Padre Angelo ritornò alla sua seggiola. Era scosso dalla forza di quell'uomo. Alzò gli occhi a una delle immagini, una Discesa dalla Croce, e pensò: "Grazie a Dio quest'uomo non ha un messaggio. Grazie a Dio, non ha una volontà che si debba ricordare, a cui si debba credere". E con un moto d'improvvisa eresia: "Altrimenti ci potrebbe essere un nuovo Cristo, qui nel West". Padre Angelo si alzò, allora, e andò in chiesa. E pregò per l'anima di Joseph davanti all'altare maggiore, pregò perdono per la propria eresia, e poi, prima di andarsene, pregò che la pioggia venisse presto a salvare la campagna moribonda.

Ecco, il prima e il dopo lo sai. E sai anche che tutto ciò deve esser letto e assimilato immergendosi nella storia senza lunghe pause. Credo che bisogna tuffarsi dentro, entrare nella campagna, nei boschi, scendere in paese con Joseph Wayne, per percepire la grandezza di "Al Dio sconosciuto".
Questo è uno dei più bei passi, quello che mi è rimasto più impresso in mente in tutta la mia "carriera" di lettore. Un pezzo biblico, che non dimenticherò mai. Leggere quella frase: "Altrimenti ci potrebbe essere un nuovo Cristo, qui nel West", dopo più di trent'anni di letture, dopo quasi tutto il romanzo, dopo aver accompagnato Joseph in California e avendolo ascoltato parlare con suo padre, l'albero a cui il fratello ha tagliato le radici (anche quello, altro pezzo memorabile), dopo averlo seguito nel suo immedesimarsi con la terra, con il cielo, le nuvole e forse, nello stesso tempo, nella sua convinzione di onnipotenza nell'impotenza :?, mi ha bloccato e fatto capire l'immensità di John Steinbeck, ancora di più che il finale di Furore. E che non avremo più scrittori né opere di questa levatura. Ma questo, naturalmente, è personale.
Ma che forza questo libricino; un piccolo, grande capolavoro di poco più di duecento pagine.
Salutone! :wink:
 

elisa

Motherator
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Elisa, la parte che intendevo, di cui ti accennavo qui sopra, che mi ha diciamo lasciato il segno è questa (ora che l'hai finito te lo posso dire):

L'ira di Joseph lo abbandonò d'un tratto. «Me ne andrò, Padre», disse stanco. «Avrei dovuto saperlo. Ritornerò alla roccia e attenderò.»
Si mosse verso l'uscio, e Padre Angelo lo seguì. «Pregherò per la vostra anima, figlio mio. C'è troppo dolore in voi.»
«Arrivederci, Padre, e grazie», e Joseph si allontanò nel buio.
Quando se ne fu andato, Padre Angelo ritornò alla sua seggiola. Era scosso dalla forza di quell'uomo. Alzò gli occhi a una delle immagini, una Discesa dalla Croce, e pensò: "Grazie a Dio quest'uomo non ha un messaggio. Grazie a Dio, non ha una volontà che si debba ricordare, a cui si debba credere". E con un moto d'improvvisa eresia: "Altrimenti ci potrebbe essere un nuovo Cristo, qui nel West". Padre Angelo si alzò, allora, e andò in chiesa. E pregò per l'anima di Joseph davanti all'altare maggiore, pregò perdono per la propria eresia, e poi, prima di andarsene, pregò che la pioggia venisse presto a salvare la campagna moribonda.

Ecco, il prima e il dopo lo sai. E sai anche che tutto ciò deve esser letto e assimilato immergendosi nella storia senza lunghe pause. Credo che bisogna tuffarsi dentro, entrare nella campagna, nei boschi, scendere in paese con Joseph Wayne, per percepire la grandezza di "Al Dio sconosciuto".
Questo è uno dei più bei passi, quello che mi è rimasto più impresso in mente in tutta la mia "carriera" di lettore. Un pezzo biblico, che non dimenticherò mai. Leggere quella frase: "Altrimenti ci potrebbe essere un nuovo Cristo, qui nel West", dopo più di trent'anni di letture, dopo quasi tutto il romanzo, dopo aver accompagnato Joseph in California e avendolo ascoltato parlare con suo padre, l'albero a cui il fratello ha tagliato le radici (anche quello, altro pezzo memorabile), dopo averlo seguito nel suo immedesimarsi con la terra, con il cielo, le nuvole e forse, nello stesso tempo, nella sua convinzione di onnipotenza nell'impotenza :?, mi ha bloccato e fatto capire l'immensità di John Steinbeck, ancora di più che il finale di Furore. E che non avremo più scrittori né opere di questa levatura. Ma questo, naturalmente, è personale.
Ma che forza questo libricino; un piccolo, grande capolavoro di poco più di duecento pagine.
Salutone! :wink:

sì molto spiazzante questa riflessione di Padre Angelo, mi ha colpito molto, alcune di queste riflessioni puoi pure metterle in PB che ho visto che non hai scritto nulla
 

elisa

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Alabama - Estate di follia di Mark Childress, pp. 511 (dall'8 al 13 febbraio)

Viaggio da Seattle-USA al Confine canadese con l'Alaska: Il viaggio di James A. Michener, pp. 270 (dal 20 febbraio al 1 marzo)

Alaska - La bambina di neve di Eowyn Ivey , pag. 409 (da giovedì 12 marzo fino a a domenica 29 marzo)

Arizona: Tramonto sulle Chocolate Mountains di Susan Elderkin, pagine 294 (da venerdì 3 aprile a venerdì 17 aprile)

Arkansas: Una mano piena di nuvole di Jenny *ingfield, pagine 368, (da lunedì 20 aprile a martedì 28 aprile)


California: Al Dio sconosciuto di John Steinbeck, pagine 232, traduzione di Eugenio Montale (da giovedì 30 aprile a giovedì 11 giugno)

Dove sono adesso

Colorado: L'ombra dello Scorpione di Stephen King


 

elisa

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un piatto tipico del Colorado sono i Cowboy cookies

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Dory

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Finito il mio lungo soggiorno nello stato di Washington tra riserve di Nativi Americani e sonorità rock-blues.

Un libro che mi ha accompagnato per parecchio perché l'ho intervallato ad altre letture, ma che sono stata felice di aver letto lentamente perché i suoi personaggi sono diventati degli amici.
Reservation blues è un libro molto carino e divertente, anche se racconta una storia tutto sommato triste. Il suo autore Sherman Alexie è nato nella riserva di Wellpinit in cui è ambientato il libro, e tutta la sua produzione, poesie, romazi, racconti, musica e anche sceneggiature, hanno come soggetto le tribù indiane del Nord America.
Ha vinto molti premi, ma una parte della critica ritiene la sua rappresentazione del mondo dei Nativi Americani un po' troppo stereotipata e tendente un po' a generalizzare e fondere usanze e modi di dire appartenenti a tribù diverse.
Probabilmente se si vuole approfondire la conoscenza sulle tribù di Nativi Americani e sulla loro storia è meglio leggere un saggio, ma se si vuole leggere un romanzo divertente, magico, surreale, che strappa qualche lacrimuccia e può comunque aprire gli occhi e incuriosire su questa importantissima parte della storia americana, di cui l'immagine più vivida che probabilmente tutti noi abbiamo nella testa è quella dei film western (indiani=cattivi; uomo bianco=buoni), allora questo è il libro giusto da cui partire.

L'edizione in italiano del libro è fuori catalogo, dovreste leggerlo in inglese, ma lo consiglio vivamente anche a chi sta imparando l'inglese perché è davvero molto semplice da leggere.

Chiudo con qualche citazione:

Da "I dieci comandamenti della Riserva dati agli indiani Spokane dagli Stati Uniti d'America"

2. Non dovrete creare un governo indipendente e auto-sufficiente per voi stessi perché io sono un burocrate geloso e punirò i bambini Indiani per le colpe dei loro padri fino alla settima generazione di quelli che mi odiano.

- Merda, Junior, - disse Victor - ci sono solo tre strade in questa Riserva, e tu mi stai dicendo che ci siamo persi? -
- Questa dannata mappa è inutile, - disse Junior - un sacco di strade nemmeno ci sono. Quella in cui siamo adesso non c'è sulla mappa. -
- Sentite, - disse Thomas - le mappe comunque danno solo dei consigli. -
Il furgone blu si fermò improvvisamente ad un bivio. - Da che parte andiamo? - Chiese Thomas perché stava guidando.
- Non lo so, - dissero Victor e Junior perché non stavano guidando.
- Decidiamo alla vecchia maniera Indiana, - disse Thomas perché cercava di essere tanto tradizionale quanto fosse possibile nel ventesimo secolo.
- Cioè? - domandarono Victor e Junior perché erano tanto contemporanei quanto la TV via cavo.
 

Dory

Reef Member
Posti visitati

California - Chiedi alla polvere, John Fante, pp. 234 (dal 08/02 al 28/02)
Oregon - Qualcuno volò sul nido del cuculo, Ken Kesey, pp. 394 (dal 01/03 al 29/04)
Stato di Washington - Reservation blues, Sherman Alexie, pp. 306 (dal 10/04 al 20/06)

Posto in cui mi trovo ora

Idaho - L'uomo che si innamorò della luna, Tom Spanbauer, pp. 393 (dal 20/06)

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Curiosità carina da Wiki: L'Idaho è forse l'unico stato il cui nome è il risultato di una bugia. Quando si doveva scegliere un nome per il nuovo territorio, l'eccentrico lobbysta George M. Willing suggerì "Idaho", un termine indiano che sostenne significasse "perla delle montagne". Venne poi rivelato che Willing si era inventato il nome, e l'originale Territorio dell'Idaho venne ribattezzato "Colorado". Alla fine la controversia venne abbandonata, e l'odierno Idaho riottenne il nome inventato quando il "Territorio dell'Idaho" venne creato formalmente nel 1863.

Proseguo il mio viaggio partendo proprio dalla città di Spokane nello stato di Washington (ambientazione di Reservation blues. Se guardate la mappa, non è segnata ma è vicina a Coeur d'Alene). Attraverserò in bicicletta la stretta lingua (appena un centinaio di km) di stato dell' Idaho che separa lo stato di Washington dal Montana. E' una strada che già conosco perché l'ho già fatta in furgoncino blu assieme alla band protagonista di Reservation blues, quando sono stati a suonare ad Arlee nel Montana.

Sono ancora nel 'Far West', in un territorio dove gli insediamenti dei Nativi Americani sono stati invasi dai cercatori d'oro.
Tom Spanbauer, autore del libro che ho appena iniziato, non lo conoscevo. Ho scoperto che è stato maestro di Chuck Palahniuk, che nemmeno ho mai letto ma conosco e so che è molto apprezzato qui sul forum. In effetti ero indecisa se leggere questo libro o Ninna nanna di Palahniuk, ma poi ho optato per questo perché mi incuriosiva di più. Le prime venti pagine mi hanno già conquistato.

La mia colonna sonora

Paul Revere and the Raiders

gruppo formatosi nel 1958 a Boise in Idaho.
Indian Reservation (The Lament of the Cherokee Reservation Indian) fu una loro hit del 1971 dedicata ai Nativi Americani.




Ricordano molto i Beatles :mrgreen:



Ecco come sono adesso, simpatici vecchietti! :mrgreen::mrgreen:



Ho appena scoperto che Paul Revere è morto ad Ottobre del 2014 all'età di 76 anni. :(
 

Dory

Reef Member
Pessima idea la bicicletta, non è proprio il mezzo giusto per il paesaggio roccioso dell'Idaho.

Meglio questo fantastico e veloce cavallo che ho chiamato Mystral

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Naturalmente ho preso anche cappello, stivali e lazo, non si sa mai...

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elisa

Motherator
Membro dello Staff
sono oltre 100 pagine di L'ombra dello scorpione di King e fino adesso il Colorado non è stato nemmeno nominato, sono passata in mettà stati della nazione e mi auguro che prima o poi ci caschi dentro altrimenti dovrò scegliere un altro libro per il Colorado :D

chi ha letto il romanzo sa dirmi se ci passo o meno?:MUCCA
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
sono oltre 100 pagine di L'ombra dello scorpione di King e fino adesso il Colorado non è stato nemmeno nominato, sono passata in mettà stati della nazione e mi auguro che prima o poi ci caschi dentro altrimenti dovrò scegliere un altro libro per il Colorado :D

chi ha letto il romanzo sa dirmi se ci passo o meno?:MUCCA

ci passi, assolutamente.

ricordo la città di Boulder , che ho appena verificato esistere davvero (con King non si sa mai)..
 

ila78

Well-known member
sono oltre 100 pagine di L'ombra dello scorpione di King e fino adesso il Colorado non è stato nemmeno nominato, sono passata in mettà stati della nazione e mi auguro che prima o poi ci caschi dentro altrimenti dovrò scegliere un altro libro per il Colorado :D

chi ha letto il romanzo sa dirmi se ci passo o meno?:MUCCA

Ci passi, ci passi...100 pagine di quel romanzo sono pochissime, prosegui e vedrai che ci arrivi. :wink:
 

Dory

Reef Member
La mia esplorazione dell'Idaho a cavallo è stata breve ma molto intensa.
Il libro di Spanbauer, L'uomo che si innamorò della luna, mi ha spiazzato, scioccato e catturato.
Rimando alla recensione che metto in piccola biblioteca per ulteriori dettagli, ma lascio qui una citazione:

"Il popolo indiano è come stato investito da un vento gigante che l'ha scaraventato in ogni direzione per anni e anni di seguito. Ha ammazzato quasi tutti, questo vento gigante, e poi ha abbandonato gli altri come morti. Quando i vivi [...] cercavano di tornare a casa propria, non la trovavano più, e non trovavano nemmeno le montagne e le valli dove erano vissuti. Gli indiani sono stati scaraventati in giro così a lungo e si sono abituati alla miseria e alla morte al punto da non sapere più neanche perché vivevano"

Il vento dell'Idaho, le miniere d'oro dell'Idaho, i mormoni dell'Idaho, le montagne dell'Idaho, i pini dell'Idaho.
 

Dory

Reef Member
Posti visitati

California - Chiedi alla polvere, John Fante, pp. 234 (dal 08/02 al 28/02)
Oregon - Qualcuno volò sul nido del cuculo, Ken Kesey, pp. 394 (dal 01/03 al 29/04)
Stato di Washington - Reservation blues, Sherman Alexie, pp. 306 (dal 10/04 al 20/06)
Idaho - L'uomo che si innamorò della luna, Tom Spanbauer, pp. 393 (dal 20/06 al 01/07)

Posto in cui mi trovo ora

Stato di New York - Il mare è mio fratello, Jack Kerouac, pp. 450 (dal 01/07)

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Il mio viaggio avrebbe dovuto proseguire verso est lungo il confine con il Canada, ma siccome non ho trovato nessun libro convincente da leggere in Montana e siccome sono un po' stanca delle montagne e mi manca il mare, ho deciso di prendere il primo volo per New York City.
Il protagonista del libro di Kerouac si trova proprio a New York, dove sta gironzolando senza meta perché ha finito tutti i suoi soldi.
 
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