Ventiseiesimo Artisticforum - Le nostre opere d'arte preferite

alessandra

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Il voto

Grazie per le spiegazioni, Ariano e Monica, senza di voi non avrei mai capito di cosa si trattava :) Guardandolo nel link, dove appare un po' più ingrandito, alla luce di quanto avete scritto lo trovo un quadro di grande impatto, tutte queste persone così diverse che assistono al sacrificio ... peccato non poter vedere bene le loro espressioni. Dal vivo dev'essere tutta un'altra cosa.
 

ila78

Well-known member
Vladimir Kush. Il titolo dovrebbe essere "Diary of discovery"

Diary-of-Discoveries-L.jpg


Quale posto migliore di forumlibri per proporre questo quadro? Io ho trovato molto carina l'idea, forse non è originale il fatto che i libri "danno le ali" e fanno volare, ma secondo me lo è il modo in cui ciò è rappresentato qui. Le pagine volano sempre più in alto, verso la luce a mo' di uccelli, come a dire che la lettura può far raggiungere mete elevate, impensabili, che la ricchezza data dalla lettura e dalla cultura rende sicuri e audaci, dà consapevolezza.

Sono indietrissimo coi commenti....:W

Parto da questo: che vi devo dire? A me PIACE! Associa tre elementi fondamentali per il mio benessere: un libro, il mare e la sensazione di libertà e solo questo basta per farmelo apprezzare. Anche il tratto un po' "infantile" e i colori netti senza sfumature non mi disturbano. Ci sono anche le conchiglie sul davanzale che fanno pensare che il momento della lettura sia venuto dopo una bella passeggiata sulla spiaggia.
La lettura fa volare in alto verso mete altrimenti irraggiungibili. Me gusta.
 

ila78

Well-known member
Torniamo all'ordine iniziale :) La prossima opera è "Il voto" di Francesco Paolo Michetti

http://www.aelionguardiagrele.it/wp-content/uploads/2012/03/Il-voto-Michetti1.jpg
Il-voto-Michetti1.jpg

Effettivamente visto in dimensione reale deve "rendere" di più, anch'io l'ho compreso solo dopo aver letto le spiegazioni di Ariano e Monica. Molto intenso. Mi ricorda alcune processioni religiose che ho avuto modo di vedere nel sud della Spagna (ma anche nel nostro Sud). Fanno emozionare anche gli atei più incalliti (tipo me). :)
 

ariano geta

New member
Jack Vettriano ha uno stile molto accattivante, forse non particolarmente originale ma sicuramente gradevole. La figura femminile distesa, una femme fatale colta in una attimo di stanchezza, è per certi aspetti cliché ma è il cliché che a me piace, quanto meno per la raffinatezza nell'uso dei colori e la bravura tecnica dell'artista. Personalmente lo appenderei volentieri in salotto :)
 

alessandra

Lunatic Mod
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347689After_the_Thrill_is_Gone_by_Jack_Vettriano_266_big.jpg


Ho appena letto Tropico del Cancro e d'istinto ho associato questo quadro al libro :mrgreen: Solo che la donna raffigurata è forse troppo raffinata perché si pensi a lei come a una "compagna di scorribande":mrgreen:, diciamo così, di Miller, non avrebbe tenuto le scarpe :D e non ci sarebbero stati forse quadri alle pareti..L'impressione che mi dà è quella di un post-sbornia, sembra quasi semi-addormentata, sigaretta in mano, ma addosso ha un vestito o un lenzuolo? Un bellissimo quadro comunque, dipinto tanto bene che sembra un'immagine reale.
 

Monica

Active member
La prossima opera è di Jack Vettriano :)

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Bel quadro, elegante e molto sensuale:quella donna così abbandonata appena coperta da un lenzuolo che fuma in modo del tutto rilassato .Belli anche i colori caldi nelle tonalità del giallo e del marrone.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Concordo con i vostri commenti, forse quadro un po' "di maniera" come dice Ariano, ma spesso è meglio essere ripetitivi (se lo si sa fare bene) che originali. Un quadro veramente molto caldo e intenso.

Se non avessi letto il commento di Ale, la posa della donna mi avrebbe fatto pensare ad un fine giornata piuttosto stressante, ma anche il contesto "alla Miller" ci sta benissimo.

Credo che la forza del quadro risieda proprio nell'abilità del pittore di lasciare l'osservatore nel dubbio; stanchezza, semplice relax o serata "impegnativa"? Aggiungo una quarta ipotesi; la donna mi potrebbe anche sembrare triste, forse a causa di un abbandono.
 

ila78

Well-known member
La prossima opera è di Jack Vettriano :)

347689After_the_Thrill_is_Gone_by_Jack_Vettriano_266_big.jpg

Scelto principalmente per l'eleganza e la sensualità della posa anche se dello stesso autore ne ho visti altri molto ma molto più espliciti :D concordo con voi che il momento si presta a parecchie interpretazioni, anche se io quando l'ho vista ho pensato a una cosa molto più "tragica" suggeritami dall'abito bianco candido: una sposa in preda a una crisi di pentimento pre altare o, peggio, immediatamente dopo "Oddio che cavolo ho fatto?!?!? Fumiamoci su". :mrgreen:
Anche se credo che il candore sia voluto per focalizzare l'attenzione su di lei, tutti gli altri colori sono molto neutri. :wink:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Bellissime le vostre interpretazioni sull'abbandono e sul pentimento da matrimonio! E se fosse invece un matrimonio mancato (nel senso che lo sposo non si è presentato :mrgreen:)?
Capita :mrgreen:
 

Nerst

enjoy member
347689After_the_Thrill_is_Gone_by_Jack_Vettriano_266_big.jpg


Bhè a me più che un lenzuolo sembra proprio un vestito. La posa è del tutto abbandonata nel corpo e nell' umore, e questo me lo suggerisce la sigaretta che sta fumando. Senza neppure togliersi le scarpe, non importa, l' importante è staccare dal mondo. I cuscini piegati danno il senso del peso e la testa rivolta allo schienale del divano suggerisce ricerca di protezione. Il sonno a momenti arriva.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
bligabu1.jpg


Oggi partiamo con i commenti su questo quadro di Antonio Ligabue, Autoritratto con spaventapasseri

Ligabue era una specie di selvaggio e visse in una condizione di perenne randagismo; per un piatto di minestra faceva quadri, tanto che ancora oggi alcune osterie emiliane hanno appese alcune delle sue tele. Se chiedete informazioni sull’artista vi diranno che le ha fatte "al mat" ("il matto").

Per fare le sue sculture di animali metteva la terra in bocca poi la sputava e con l'impasto produceva delle cose. Una bestia che si faceva artista e che faceva del mondo il proprio strumento.

Fece una serie di autoritratti sempre con lo sguardo di sbieco, proprio come questo, tanto che qualcuno ipotizzò una precisa scelta artistica. In realtà il motivo era molto semplice: siccome se li faceva di fronte ad uno specchio, doveva stare con gli occhi storti se voleva contemporaneamente guardarsi e dipingere sulla tela. Alcuni dicono che in realtà aveva paura a guardarsi dritto per dritto.

A Ligabue, Augusto Daolio dedicò una bellissima canzone ("Dammi un bacio, Dam un bes"). Lui chiedeva baci in giro a tutti, come fanno i bambini, gli schizzati e i pazzi furiosi. "Dam un bes", diceva sempre, e rideva senza denti con la gente che scappava a chiamare le autorità.

Ligabue non faceva l’arte, nel senso di riprodurla o di costruirla, Ligabue era l’arte, perché, molto semplicemente, non poteva arrivare a pensarla.
 

Grantenca

Well-known member
Ogni volta che, in un raggio di Km. ragionevole, c'è qualche esposizione di questo pittore cerco di andarla a vedere. Questa pittura mi affascina per la sua immediatezza e verità. In questo quadro non solo il ritratto ma anche il paesaggio e sopratutto i colori danno l'idea dei catastrofici conflitti che sconvolgevano la mente dell'autore.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Quello che scrive Zingaro e qualcosa che ho letto in giro sulla biografia di Ligabue (ricordo vagamente lo sceneggiato con Flavio Bucci che, tra l'altro, gli somiglia maledettamente, ma ero troppo piccola) mi fa pensare a quanto sia stato sfortunato a vivere in un periodo in cui non esisteva rimedio, o quasi, per le malattie mentali; certi disturbi si sviluppavano indisturbati e, agli occhi dell'ignoranza della gente, chi aveva una mente instabile veniva etichettato come "il matto". Questo autoritratto fa sorridere e intenerisce allo stesso tempo, nel volto si scorge una persona guardinga e insieme un bambino innocente. Nei colori vivi dello sfondo si intravede ottimismo.
 

ila78

Well-known member
bligabu1.jpg


Oggi partiamo con i commenti su questo quadro di Antonio Ligabue, Autoritratto con spaventapasseri

Effettivamente sembra il prototipo del classico "matto del paese" quello che da ragazzini (crudeli) prendevamo in giro. I colori vivi e netti ricordano un po' Van Gogh (o sbaglio?) che di testa non stava benissimo neanche lui.

Follia geniale. Affascinante. :D
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Effettivamente sembra il prototipo del classico "matto del paese" quello che da ragazzini (crudeli) prendevamo in giro. I colori vivi e netti ricordano un po' Van Gogh (o sbaglio?) che di testa non stava benissimo neanche lui.

Follia geniale. Affascinante. :D

E' stato accostato a Van Gogh in effetti, sia a livello artistico che per quanto riguarda i fatti personali.

Entrambi riversarono su tela la propria follia (una follia non metaforica, purtroppo). Il loro modo pittorico, per certi versi molto simile, forse era quello necessario per certe turbolenze neurologiche.

La sostanziale differenza tra i due è che Van Gogh era inserito nel sistema artistico dell'epoca, in questo dunque molto lucido, mentre Ligabue era totalmente all'oscuro di ciò che stava capitando, non dico in Europa e non dico nel mondo dell'arte, ma fuori dal suo paesino. Era totalmente ignorante oltre che destabilizzato mentalmente.
 
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